L'Osservatorio

Rinnovabili, in Europa investiti 60 miliardi nel 2016. L’elettricità pulita costerà in media il 40% in meno nel 2025

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Diminuisce in tutto il mondo la spresa in fonti rinnovabili fermandosi a 241,6 miliardi, ma cresce la capacità installata. Caleranno anche i costi dei sistemi di accumulo, che passeranno da 227 dollari/kWh a meno di 100 dollari nel 2030.

In tutto il mondo gli investimenti in fonti energetiche rinnovabili (FER) sono diminuiti del 23%, fermandosi a 241,6 miliardi di dollari. Un dato insoddisfacente, compensato però da installazioni record di impianti FER in tutto il mondo.

Nel 2016, a livello globale, il 55% di tutta la capacità installata era rinnovabile. La percentuale di energia elettrica globale proveniente da fonti rinnovabili, secondo i nuovi dati dell’osservatorio mondiale sul mercato energetico “World Energy Market Observatory (WEMO)” di Capgemini, è passata dal 10,3% nel 2015 all’11,3% nel 2016.

Due i motivi per la diminuzione degli investimenti in rinnovabili: “il costo più basso delle spese in conto capitale per MW” e il deciso “rallentamento dei finanziamenti in Cina, Giappone e in alcuni mercati emergenti”.

Nel complesso, gli investimenti in energie rinnovabili nei paesi in via di sviluppo sono diminuiti del 30% a 116,6 miliardi di dollari, mentre quelli delle economie sviluppate sono scesi del 14% a 125 miliardi di dollari.

L’Europa nel complesso ha investito 60 miliardi di dollari nel 2016, soprattutto per l’energia eolica (42 miliardi di dollari) e l’energia solare (10 miliardi di dollari).

L’altro elemento rilevante, nel panorama FER globale, è la diminuzione dei costi delle FER: entro il 2025, il costo dell’energia elettrica proveniente da impianti eolici onshore dovrebbe diminuire del 26%, da impianti eolici offshore (attualmente molto più costosi di quelli onshore) dovrebbe diminuire di almeno il 35%, e da impianti solari fotovoltaici del 59%.

Capitolo a parte è quello dedicato ai sistemi di accumulo, le batterie, che vedranno i costi anche qui calare dai $227/kWh del 2016 a meno di $190/kWh nel 2020, e a meno di $100/kWh entro il 2030.

Nonostante un quadro in chiaro scuro per le FER in tutto il mondo, il documento propone una lettura tutto sommato ottimistica dei dati. Partendo dalle aziende tradizionali, queste ormai hanno intrapreso la via della trasformazione per effetto del pesante impatto della “transizione energetica” e delle mutevoli aspettative dei consumatori.

Proprio questi ultimi, utilizzando le tecnologie smart energy, spingono di fatto le aziende produttrici a fornire nuovi servizi energetici.

Grazie ai vantaggi in termini di competitività, la rapida evoluzione delle tecnologie di produzione energetica renderà sostanzialmente inarrestabile la penetrazione delle energie rinnovabili in tutti i settori produttivi e nella Pubblica Amministrazione, fin dentro le nostre case.