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Riforma del copyright, Francesco Posteraro (Agcom): ‘Con la Ue passi avanti verso maggior tutela del diritto d’autore’

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Il Commissario Agcom, Francesco Posteraro, sulla riforma Ue del diritto d’autore: ‘Significativo passo in avanti grazie all’inclusione del tema nella Strategia europea per il digital single market, specie se sarà preso in considerazione anche il ruolo degli intermediari diversi dagli ISP’.

La Ue procede nel piano di riforma del diritto d’autore. L’Europarlamento ha approvato nei giorni scorsi una risoluzione che contribuirà ad arricchire la proposta che il Commissario Ue alla Digital Economy, Günther Oettinger, dovrà consegnare entro la fine dell’anno.

Tanti gli aspetti cruciali di questo lavoro sul copyright di cui si è ampiamento parlato anche ieri a Roma presso lo Spazio Europa della Rappresentanza Ue al convegno Going Local 2015.

Un’occasione di confronto a tutto tondo sulla proposta della Commissione Ue per il Digital Single Market che ha visto un momento dedicato appunto alla riforma sul diritto d’autore.

Il Commissario dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Francesco Posteraro, relatore del Regolamento Agcom in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica, ha dichiarato a Key4biz che il copyright “se pure è divenuto più pervasivo di un tempo, è nel contempo, specie sul web, assai più vulnerabile. Non a caso, l’esigenza di una più attenta tutela della creatività in internet è stata autorevolmente sottolineata dal Capo dello Stato in due recenti interventi”.

 

Posteraro ha osservato che “Il Regolamento Agcom, al quale è stato fatto cenno anche nel precedente panel, nei primi quindici mesi della sua attuazione ha fatto registrare risultati incoraggianti, a cominciare dall’uscita dell’Italia, dopo 25 anni, dalla watch list USA dei Paesi che non tutelano adeguatamente la proprietà intellettuale. Oltre metà dei procedimenti conclusi è stata definita per adeguamento spontaneo, senza che sia stato necessario adottare nemmeno un ordine di rimozione, a riprova del fatto che, quando non si ha a che fare con la pirateria, il Regolamento risolve i problemi rapidamente e senza spese per i titolari dei diritti”.

Il Commissario Agcom ha precisato che “gli ordini di blocco hanno riguardato tutti siti esteri dediti professionalmente alla pirateria, sui quali erano complessivamente presenti alcuni milioni di contenuti protetti da copyright. E inoltre il Regolamento ha contribuito alla diffusione di una maggiore sensibilità nei confronti dei valori che sono alla base della tutela apprestata dall’ordinamento al diritto d’autore”.

Per Posteraro, “questa tutela potrà compiere un significativo passo in avanti grazie all’inclusione del tema nella Strategia europea per il digital single market, specie se sarà preso in considerazione anche il ruolo degli intermediari diversi dagli ISP, fra i quali innanzi tutto gli aggregatori di contenuti. Seppure a stretto rigore non titolari di responsabilità editoriale, attraverso le funzioni di ricerca questi ultimi influiscono in misura non trascurabile sulla gestione dei contenuti e, quindi, sulle scelte degli utenti”.

Il Commissario Agcom ha poi indicato che “nel documento conclusivo di una recente indagine conoscitiva della Commissione trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera si dice efficacemente che questi operatori agiscono in una “zona grigia”. Sarebbe forse il caso di illuminarla un po’.”

Posteraro ha poi chiarito la questione relativa alla sottoposizione del Regolamento Agcom al giudizio della Corte costituzionale.

Il Commissario ha puntualizzato che “Al giudizio della Corte non è sottoposto il Regolamento Agcom, del quale il Tar del Lazio ha riconosciuto la piena conformità alla legge. Lo sono invece le norme di legge su cui il regolamento è fondato, fra le quali assumono rilievo soprattutto quelle del decreto legislativo n. 70 del 2003, ossia di un testo che ha recepito pedissequamente una direttiva europea. Anche per questo, Agcom attende con fiducia l’esito del giudizio costituzionale.”