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‘Reti virtualizzate, un investimento per il futuro’. Intervista a Amer Doha (Italtel)

Gli accordi tra systems integrators e operatori di telecomunicazioni sono fondamentali per razionalizzare le infrastrutture di rete e aumentare il risparmio OPEX. Abbiamo discusso con Amer Doha, Responsabile Professional Services Strategy & Marketing di Italtel, dei vantaggi per gli operatori della ‘virtualizzazione’ della rete – cioè la migrazione di alcune funzioni, tradizionalmente eseguite da elementi hardware, su infrastrutture virtualizzate.

D. Partiamo da qualche informazione basic: qual è lo scenario in cui sta prendendo piede la tecnologia NFV?

Doha. Le rispondo allora partendo da un ‘fondamentale’ essenziale: il settore delle Telecomunicazioni sta affrontando numerose trasformazioni complesse e strategiche legate anche al fatto che alcuni servizi tradizionali come voce e messaggistica vengono progressivamente offerti quasi gratuitamente dagli Over-The-Top. Di conseguenza i margini di profitto sono in continuo calo. La competizione aggressiva sta inoltre generando una costante riduzione dei prezzi per l’utente finale. Ecco quindi che gli operatori sono sottoposti ad una forte pressione economica e a vincoli temporali molto stringenti per trasformare completamente e radicalmente le loro operations.

D. Perché è importante investire nella virtualizzazione della rete? E quali sono I risparmi effettivi per gli operatori tlc?

Doha. Di fronte alla pressante necessità di gestire reti e servizi a costi inferiori, di semplificare le reti e automatizzare i processi di distribuzione, l’adozione della tecnologia NFV che estende il Cloud Computing dal contesto IT alle Telco si può a ragion veduta considerare un importante investimento per il futuro. Guardando ai vantaggi economici posso dirle che gli operatori che hanno implementato funzioni di rete virtualizzate hanno ottenuto, grazie alle soluzioni di consolidamento e semplificazione di Italtel, un risparmio Opex nell’ordine del 60%.

D. In cosa consiste la vostra offerta?

Doha. Italtel fornisce una soluzione ‘chiavi in mano’ e opera come consulente tecnico e consulente per i fornitori di apparecchiature, contribuendo a costruire il business case per il processo di consolidamento di un’infrastruttura all-IP. La nostra soluzione NFV è un framework All-IP completo che abilita gli operatori di telefonia mobile e quelli di telefonia fissa, sia per l’offerta business che residenziale e consente loro di migliorare l’esperienza dell’utente rendendola più simile all’offerta OTT, ma con un livello di affidabilità e qualità maggiore, grazie a nuove funzionalità come voce ad alta definizione (HD) insieme a Presence, IM/Chatting, Video Communication e Web Real Time Communication.

D. In che modo Italtel assiste gli operatori nella trasformazione del loro business?

Doha. Italtel ha iniziato il suo percorso verso l’NFV nel 2010 con la reingegnerizzazione del proprio catalogo in logica di virtualizzazione e da gennaio 2013 è membro del gruppo di standardizzazione ETSI per la Network Functions Virtualization. Possiamo quindi vantare una lunga expertise nel percorso verso la virtualizzazione delle reti. Detto questo, il nostro ruolo è quello di affiancare gli operatori nella gestione di questa trasformazione, che deve avvenire in maniera il più possibile rapida e senza che i clienti subiscano interruzioni del servizio. Il tutto continuando a soddisfare gli obblighi normativi.

D. Italtel è stata scelta da molti operatori per il decommissioning delle reti in rame. Ci fa qualche esempio?

Doha. Diversi operatori, tra cui il belga Proximus, hanno scelto Italtel per il suo knowhow nel settore delle telecomunicazioni e, soprattutto, per il suo approccio semplice, basato su una metodologia provata e testata. Una fiducia che ci ha consentito, per darle qualche numero, di migrare oltre 5 milioni di linee PSTN e 250 mila linee ISDN.

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