Previsioni

Reti private 5G, investimenti visti da 1 a 10 miliardi di dollari annui entro il 2028. Ma è urgente armonizzare lo spettro

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Secondo stime di Juniper Research, il mercato manifatturiero sarà il vertical più ricco e trainerà gli investimenti, seguito dalla industry dell’energia e dei servizi pubblici. Ma per ABI Research è urgente armonizzare lo spettro a livello internazionale.

Investimenti in nuove reti private wireless visti in crescita fino a 10 miliardi di dollari all’anno entro il 2028. Lo prevede Juniper Research, secondo cui nei prossimi 5 anni gli investimenti delle aziende sulle loro reti mobili aumenteranno sensibilmente, raggiungendo 10 miliardi di dollari nel 2028, a fronte del miliardo id dollari di quest’anno.

Il mercato manifatturiero sarà il vertical più ricco e trainerà gli investimenti, seguito dalla industry dell’energia e dei servizi pubblici.

Manifatturiero in spolvero

“Il mercato manifatturiero richiede un coordinamento più fluido di processi e dispositivi automatizzati, richiedendo quindi alti livelli di orchestrazione tramite reti definite dal software”, osserva il team di Juniper Research in questo comunicato stampa.

Produzione caso d’uso chiave

“Questa complessità significa che la produzione sarà un caso d’uso chiave per l’adozione più rapida delle reti private 5G, grazie alla sua infrastruttura che supporta operazioni ad alta densità di dispositivi e proprietà a bassissima latenza”, aggiunge, esortando i fornitori di reti a “offrire un approccio di servizi gestiti alle imprese. Ciò consentirà ai fornitori di reti private di mantenere una relazione continua con i propri clienti e di beneficiare di entrate ricorrenti. Il supporto tecnico continuo e altri servizi a valore aggiunto saranno necessari per massimizzare la proposta di valore per i clienti”, secondo il team di Juniper Research.

Gestione dello spettro sarà determinante

E nessun report sulle reti private sarebbe completo senza uno sguardo al network slicing. “La gestione delle risorse dello spettro sarà il fattore determinante nella qualità della fornitura del servizio per ridurre al minimo le interferenze di rete. Di conseguenza, il network slicing emergerà come una tecnologia chiave per i fornitori per garantire un throughput elevato alle connessioni di rete private per gli utenti finali”, afferma.

Più di mille reti private nel 2023, ma serve più spettro e l’impegno delle telco

Secondo stime di ABI Research, sono più di mille globalmente le reti private realizzate nel 2023 a livello di aziende in netta crescita rispetto all’anno precedente. C’è da dire che le reti private crescono soprattutto nei paesi dove c’è una porzione di spettro dedicata all’uso privato o condiviso, come in Germania ad esempio.

In compenso, si è registrato lo scorso anno un calo di reti private pubbliche. Un trend giudicato positivamente da ABI Research in relazione allo sviluppo delle reti private.

Le imprese cominciano a vedere il vantaggio competitivo di una rete privata e per questo non ne vogliono parlare apertamente, secondo la società di analisi, in una fase in cui si sta passando dalla sperimentazione alla realizzazione di reti funzionanti.

“L’industria delle telecomunicazioni ha urgente bisogno di mantenere le promesse fatte alla comunità aziendale ora. In caso contrario, il 5G aziendale entrerà nei libri di storia come la tecnologia che ha sempre promesso troppo e ha sempre offerto poco”, sostiene ABI Research.

Urgente armonizzare lo spettro a livello internazionale

Il numero di reti private sta crescendo in modo particolarmente forte nei mercati nazionali con accordi di spettro dedicati per lo spettro concesso in licenza o condiviso. In questo contesto, ABI Research sottolinea l’importanza di bande di spettro armonizzate per la connettività aziendale: “Le normative sullo spettro devono guardare a ciò che sta realmente accadendo poiché le aziende hanno spesso più siti in diversi paesi o addirittura continenti. E non sono disposti a cercare soluzioni di connettività separate per ogni sito”.

In questo contesto, le recenti iniziative della Commissione europea, che suggeriscono ai suoi Stati membri di riservare lo spettro tra 3,8 GHz e 4,2 GHz per le imprese, sono secondo la società di analisi un esempio importante da seguire per altre regioni. “La situazione del mercato francese illustra perfettamente questa importanza. Sebbene il regolatore francese ARCEP sia stato il primo in Europa a mettere lo spettro a disposizione delle imprese, l’assorbimento è stato minimo in quanto la banda dello spettro non era attraente. Da quando ARCEP ha aperto lo spettro a 3,8 GHz, come il suo vicino tedesco, nel 2022, i numeri di distribuzione sono aumentati considerevolmente”.