I progetti

Reti energetiche “smart”: ok a fondo Ue da un miliardo. Nasce sistema di trasporto di CO2 per lo stoccaggio

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Simson (Ue): “Saranno finanziati dieci progetti per sviluppare un sistema di infrastrutture energetiche più moderno, sicuro e intelligente, un tassello essenziale per realizzare il Green Deal europeo e conseguire i nostri ambiziosi obiettivi climatici per il 2030”.

Via libera dagli Stati membri dell’Unione europea alla proposta della Commissione di istituire un fondo da 998 milioni di euro per finanziare progetti chiave per la realizzazione delle infrastrutture energetiche strategiche nel continente.

Dieci i progetti selezionati in questa prima fase, all’interno del quadro del meccanismo per collegare l’Europa o CEF, con l’obiettivo duplice di dar vita ad una serie di infrastrutture fondamentali per migliorare i livelli di indipendenza ed efficienza energetica e allo stesso tempo di rendere possibile una rapida ripresa economica degli Stati dell’Unione.

Questi dieci progetti contribuiranno a un sistema di infrastrutture energetiche più moderno, sicuro e intelligente, un tassello essenziale per realizzare il Green Deal europeo e conseguire i nostri ambiziosi obiettivi climatici per il 2030”, ha dichiarato Kadri Simson, Commissaria per l’Energia.

Reti energetiche smart in 10 progetti

Si parte con il finanziamento più cospicuo, di 720 milioni di euro per la seconda fase del progetto per la sincronizzazione degli Stati baltici e la realizzazione dell’Harmony Link, un cavo elettrico che collegherà Polonia e Lituania attraverso il Mar Baltico e sarà parte integrante della futura rete offshore nel Mar Baltico.

Ci sono poi tra gli altri progetti che saranno sovvenzionati, le reti elettriche smart in Ungheria e Repubblica Slovacca del progetto “Danube InGrid”, la costruzione di un hub per l’energia eolica nel Mare del Nord e per la prima volta una rete di trasporto di diossido di carbonio (CO2) verso il Mare del Nord.

Quest’ultima iniziativa selezionata dall’Ue è la prima del suo genere e servirà a sviluppare ulteriormente l’utilizzo delle tecnologie di cattura e stoccaggio della CO2 (CCS).

Nello specifico, si tratta del progetto “Porthos” di trasporto del CO2 che vede in prima fila Paesi Bassi e Belgio attraverso i porti di Rotterdam, Anversa e North Sea Port. Obiettivo: dare vita una rete ad accesso aperto per il trasporto di CO2 verso un sito di stoccaggio in mare aperto.

Prossimi passi per il meccanismo CEF-Energia

I futuri finanziamenti nell’ambito del CEF–Energia, si legge in una nota della Commissione, sono subordinati all’accordo definitivo tra le istituzioni Ue sul quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027 e saranno in linea con l’imminente revisione del regolamento sulle reti transeuropee dell’energia (TEN-E).

La Commissione dovrebbe presentare la proposta sul TEN-E entro fine 2020, in modo da garantire un quadro capace di adattarsi alle esigenze future che consenta all’Unione di finanziare le infrastrutture indispensabili per realizzare il Green Deal europeo.