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Reti di impresa e manifattura digitale, bando prorogato al 4 maggio

La presentazione delle domande d’agevolazione per le reti di impresa che operano nel settore della manifattura e dell’artigianato digitali potrà avvenire fino al 4 maggio. A quella data infatti è stato prorogato il “Bando 2016 – Reti di impresa per l’artigianato digitale”.

Come stabilito dal decreto di proroga firmato ieri 29 marzo 2017 dal direttore generale della DG per gli incentivi alle imprese del Ministero dello Sviluppo Economico, Carlo Sappino: “Il termine finale per la presentazione delle domande di agevolazione di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 21 giugno 2016, previsto alle ore 12.00 del 30 marzo 2017, è posticipato alle ore 12.00 del 04 maggio 2017”.

Si tratta del secondo intervento agevolativo dedicato ad aggregazioni di imprese operanti o che vogliono operare nel campo della “manifattura sostenibile e dell’artigianato digitale” presentato a giugno dell’anno passato.

La misura è rivolta allo sviluppo e alla creazione di centri per l’artigianato digitale, anche virtuali, in cui si svolgano attività di ricerca e sviluppo finalizzate alla creazione di nuovi software e hardware a codice sorgente aperto, in grado di concorrere allo sviluppo delle tecnologie di fabbricazione digitale e di modalità commerciali “non convenzionali”, nonché alla diffusione delle conoscenze acquisite alle scuole, alla cittadinanza, alle imprese artigiane e alle microimprese.

Altri ambiti a cui il bando è rivolto sono gli incubatori, ma anche i centri finalizzati all’erogazione di servizi di fabbricazione digitale come la modellizzazione e la stampa 3D, la prototipazione elettronica avanzata, il taglio laser e la fresatura a controllo numerico, nonché allo svolgimento di attività di ricerca e sviluppo centrate sulla fabbricazione digitale.

L’agevolazione consiste in una sovvenzione parzialmente rimborsabile a copertura del 70 percento dell’importo del programma ammesso alle agevolazioni.

La sovvenzione parzialmente rimborsabile consiste in un finanziamento a tasso zero. La parte di sovvenzione da non restituire (contributo in conto impianti e/o conto gestione) è pari al 20 percento dell’importo complessivo del programma considerato ammissibile.

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