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Rete unica, Iaria (M5S): ‘Senza una regia pubblica chiara resta uno slogan’

ANTONINO IARIA M5S

Da oggi Key4Biz apre il dibattito, con interviste a parlamentari ed esperti di Tlc, per capire la fattibilità e nel caso i vantaggi della Rete unica con la fusione di FiberCop e Open Fiber. Partiamo con Antonino Iaria, deputato del M5S membro della Commissione IX Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera.

Key4Biz. Quali prospettive per la rete unica, viste le frizioni tra KKR e Governo?

Antonino Iaria. Le frizioni nascono dall’assenza di decisioni. Il progetto non nasce oggi: a novembre 2018 si apre il dossier sotto il Governo Conte I; il 27 agosto 2020 il Conte II approva la proposta di single network e il 31 agosto 2020 CDP e TIM annunciano “AccessCo”. Quella traiettoria si è fermata per inerzia dell’esecutivo attuale e per una gestione confusa del nuovo assetto con KKR. Senza una regia pubblica chiara, la rete unica resta uno slogan.

Key4Biz. Come si risolve il conflitto tra FiberCop e Open Fiber?

Antonino Iaria. Non con decreti estemporanei. Prima si misura l’effetto degli aiuti di Stato e si rimuove la distorsione regolatoria; poi si procede con un’integrazione funzionale dove la duplicazione non ha senso economico, verso un modello wholesale only davvero neutrale. Gli strumenti ci sono, ma il Governo non li usa: tavoli e comunicati non sostituiscono le decisioni.

Key4Biz. Cosa bisogna fare, concretamente?

Antonino Iaria. Una volta chiariti gli aiuti di Stato, da parte del Governo servono tre passi vincolanti:

  1. definire perimetro e governance con CDP garante della neutralità d’accesso;
  2. fissare calendario e milestone di integrazione (criteri tecnici, interoperabilità, livelli minimi di qualità) concordati con Bruxelles;
  3. pubblicare subito gli atti: mappe attivabili reali, criteri di sostituzione tecnologica, stati d’avanzamento certificati.

Senza questi passaggi, ogni trattativa resta sabbia nel motore.

Key4Biz. Quali vantaggi per il Paese e per il 5G dalla rete unica?

Antonino Iaria. Una rete integrata riduce duplicazioni, ottimizza la spesa e accelera backhaul e capillarità per il 5G. Torino, con l’amministrazione Appendino, è stata la prima città a testare su larga scala questa tecnologia: lì la politica locale ha fatto la sua parte. Oggi è il Governo nazionale a non fare nulla per la fase successiva.

Key4Biz. Quale perimetro per la rete unica: con o senza aree nere?

Antonino Iaria. Completo, incluse le aree nere. Escluderle cristallizza il dualismo e rallenta gli investimenti. Già nel 2020 l’impostazione “AccessCo” indicava un operatore unico fortemente regolato con ruolo centrale di CDP: va ripresa e resa operativa, non rinegoziata all’infinito.

Key4Biz. Come aumentare il take-up della fibra?

Antonino Iaria. Il take-up cresce quando la copertura è reale e l’accesso è di qualità. Oggi c’è troppa distanza tra “coperto sulla carta” e “attivabile davvero”. Serve certificare la copertura reale, semplificare gli allacci e costruire incentivi sulla domanda effettiva. Senza trasparenza sugli atti e standard minimi di qualità, discutere di take-up è accademia. Anche qui: Governo fermo.

Key4Biz. KKR: qual è il punto oggi?

Antonino Iaria. Non sono entusiasta del ruolo di KKR ma ormai è dentro, bisogna gestirlo. Dopo l’approvazione governativa del 2024 e il closing del 1° luglio 2024, il tema non è più “se” ma “come” allineare obiettivi e governance all’interesse pubblico. Senza una regia ferma, il braccio di ferro Governo–KKR si traduce in incertezza industriale e investimenti.

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