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Rete nazionale, incontro tecnico al Mimit con Cdp e Vivendi

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L'incontro ha visto la partecipazione dei tecnici dei ministeri coinvolti, i rappresentanti di Cdp (azionista di TIM con quasi il 10% del capitale) e quelli di Vivendi (primo socio del gruppo telefonico con quasi il 24%), guidati dal ceo Arnaud de Puyfontaine.

Come previsto, è stato un incontro a carattere ‘tecnico’ quello al ministero delle imprese e del Made in Italy sul dossier della rete nazionale, come l’ha ribattezzata il Sottosegretario Alessio Butti, e che ha visto la partecipazione dei tecnici dei ministeri coinvolti, i rappresentanti di Cdp (azionista di TIM con quasi il 10% del capitale) e quelli di Vivendi (primo socio del gruppo telefonico con quasi il 24%), guidati dal ceo Arnaud de Puyfontaine. A quanto si apprende un nuovo incontro è stato fissato per martedì prossimo.

Il vertice si è aperto con il saluto di Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, che, più volte ha sottolineato l’importanza di una rete a controllo pubblico e della salvaguardia dei livelli occupazionali. Urso, con Giancarlo Giorgetti, ministro del MEF, e insieme ad Alessio Butti, sottosegretario all’Innovazione con delega alle telecomunicazioni, costituiscono il comitato ristretto che negozierà con tutti gli stakeholder la soluzione del dossier rete nazionale.

Rete Nazionale, “Garantire il controllo pubblico

Butti, in merito al progetto per la realizzazione della Rete Nazionale, osservando di “aver ereditato una situazione complessa”, ha dichiarato alle Commissioni competenti del Parlamento che: “il governo conferma i propri obiettivi nell’interesse dell’Italia, delle sue aziende, dei suoi cittadini e consumatori”

e cioè:

•     “Tutelare gli interessi nazionali, delle società coinvolte e dei loro azionisti.

•     Garantire il controllo pubblico a questa infrastruttura nazionale fondamentale per il nostro Paese.

•     Dare attuazione piena alle norme nazionali e comunitarie. 

•     Garantire, infine, gli equilibri economici, finanziari ed occupazionali”. 

La rete nazionale è prioritaria per il Governo, ma ha precisato Butti, “il PNRR deve essere realizzato indipendentemente dal tema della Rete Nazionale e dalle discussioni sul futuro degli operatori di telecomunicazioni in campo”.