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Rete Lepida, nel 2018 saranno connesse altre 140 scuole dell’Emilia Romagna

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Alla fine di quest’anno le scuole connesse alla Rete Lepida saranno quasi 1.130 sul territorio regionale. Cresce il traffico verso le piattaforme cloud. Migliorano i dati sulla navigazione protetta https.

Alla fine dell’anno passato si contavano 989 scuole dell’Emilia Romagna già connesse alla Rete Lepida. Entro la fine del 2018, tra sedi invia di progettazione e in via di realizzazione, le città di Reggio Emilia, Modena, Riccione e di altri municipi vedranno connettersi alla rete altri 140 istituti scolastici, arrivando così ad un totale di 1.129 strutture “always on.

È quanto si legge in una nota Lepida spa, in cui emerge chiara la volontà di ampliare la mappa regionale delle scuole in rete. Alcune di queste scuole sono state fatte oggetto di osservazione nel punto di consegna del GARR, cioè la rete nazionale a banda ultralarga dedicata alla comunità dell’istruzione e della ricerca, con lo scopo di registrarne i livelli di connettività e di traffico.

Durante le settimane di osservazione, è stato riscontrato un andamento di traffico periodico con picchi durante la mattina e crolli tipicamente la domenica: in particolare durante una giornata scolastica tipica transitano circa 7 terabyte (TB) di dati contro 1TB la domenica.

Si evidenzia inoltre che il 48,8% dei dati è scambiato in https e il 30,8% in http. Questo significa che la navigazione avviene ancora per circa un terzo degli scambi senza nessun tipo di criptazione, quindi esposto all’intercettazione di terze parti e ai pericoli informatici.

Dai dati risulta che quotidianamente sono compiute circa 100 milioni di query DNS.

In termini di performance di rete, le misure indicano che la velocità media su tutto il periodo di osservazione è di oltre 0,5 gigabit al secondo (Gbps), che il server di test della velocità ospitato da Lepida ha scambiato dati per 100 gigabyte (GB) in queste due settimane e molti altri sono i server di test della velocità che gli utenti interrogano quotidianamente.

Entrando più nel dettaglio delle tipologie di traffico, si scopre che quasi 2,5TB sono scambiati con Instagram e che il traffico verso le piattaforme di cloud sono dell’ordine del 10% del traffico globale (4,5TB la più diffusa, 2,2 la seconda per diffusione).

Analizzando infine il traffico per singola scuola, si rileva che i primi 5 istituti superiori sviluppano 11TB di traffico. La prima scuola media per traffico produce 200MB; il secondo polo scolastico per traffico (materna elementare e media) produce 150MB; in totale le prime 5 scuole inferiori e primarie producono un traffico di 700MB.

Complessivamente, analizzando i top talkers della rete, il traffico sviluppato dagli istituti secondari superiori è 16 volte superiore rispetto al traffico sviluppato dagli altri istituti scolastici, come era ragionevole attendersi.

Il digitale però non è solo tecnologia, fibra e connettività, ma anche cultura, formazione e competenze. La Regione Emilia Romagna ha rilanciato anche per quest’anno il progetto “Genitori connessi, promosso dal Comune di Reggio Emilia con la collaborazione di Coopselios e del Centro e-learning dell’Università di Modena e Reggio Emilia, con l’obiettivo di formare gli insegnanti e le famiglie a un utilizzo pieno e consapevole delle nuove tecnologie introducendole nella “normalità” della propria vita.

Si tratta cioè di formare gli adulti a supportare i loro figli nell’acquisire una cittadinanza digitale consapevole e critica.

Il progetto, che va a definitivo completamento con il 2018, è nato dall’esigenza di dare ai genitori e agli insegnanti strumenti per accompagnare e fortificare la loro relazione con i ragazzi che sono nativi digitali e quindi sempre molto connessi con la rete, acquisendo le competenze necessarie per conoscere sia le opportunità e le possibilità di accedere ad informazioni e a nuovi tipi di servizi, che i rischi legati alle nuove tecnologie.