Il progetto

Rete 6G, budget di 6 milioni cofinanziato dalla Ue per il progetto di ricerca TIMES coordinato da CNIT

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La visione di lungo termine nel progetto TIMES è un ecosistema radio smart che lavora a Terahertz (THz), in grado di connettere numerosi dispositivi eterogenei in contesti industriali, con affidabilità paragonabile al via cavo.

Sviluppare un concept innovativo per la comunicazione wireless che superi i limiti delle attuali reti 5G, ottenendo prestazioni simili a quelle delle reti cablate in ambiente industriale. Questa è la nuova frontiera delle telecomunicazioni che i ricercatori del progetto europeo TIMES stanno esplorando per conseguire soluzioni performanti e spingere la tecnologia a un livello superiore, fino all’impiego di reti di sesta generazione (6G).

Co-finanziato dall’Unione Europea nell’ambito della call Horizon Europe, TIMES (“THz Industrial Mesh networks in Smart sensing & propagation environments”) fa parte del partenariato pubblico-privato SNS-JU (European Smart Networks and Services Joint Undertaking), che ha come obiettivo quello di facilitare lo sviluppo della leadership europea nelle reti e servizi 5G e 6G.

5G difficoltà a tenere il passo

Gli attuali approcci 5G hanno difficoltà a tenere il passo con le applicazioni immaginate per le reti wireless del futuro. Queste dovranno supportare nuove applicazioni all’interno di scenari evoluti, come per esempio: robot cooperativi, manutenzione predittiva, veicoli in rapido movimento, controllo a circuito chiuso in tempo reale, comunicazione intra-macchina, etc…

Ecosistema radio che lavora a Terahertz

La visione di lungo termine nel progetto TIMES è un ecosistema radio smart che lavora a Terahertz (THz), in grado di connettere numerosi dispositivi eterogenei in contesti industriali, con affidabilità paragonabile al via cavo. I parametri di riferimentoriguardano la velocità dati, la latenza ultra-bassa, il rilevamento con precisione di localizzazione a livello millimetrico e l’affidabilità con un errore di trasmissione su un miliardo.

Tre sono i pilastri dell’innovazione su cui TIMES sta lavorando: la larghezza di banda (ultra-wide-band), l’implementazione di reti mesh intelligenti (una rete formata da un gruppo di dispositivi che funzionano come un’unica rete) e l’abilitazione del rilevamento e delle comunicazioni integrate ad alta definizione (Integrated sensing and communications).

Progetto triennale

Il progetto, della durata di tre anni, prevede le prime applicazioni a gennaio 2025, con un budget stimato di sei milioni di euro. TIMES vede la collaborazione dei seguenti 10 partner tra enti di ricerca e aziende da cinque paesi europei coordinati dal CNIT – Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni (IT): Aetna Group Spa (IT), Anteral Sl (ESP), BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence (IT), CNRS – Centre National de la Recherce Scientifique (FR), Fraunhofer Gesellschaft (DE), Huawei Technologies Duesseldorf Gmbh (DE), Technische Universitat Braunschweig (DE), Telenor Asa (NO), University of Stuttgart (DE).

TIMES è stato finanziato nell’ambito della Fase 1 – Stream B del programma di lavoro SNS JU, che si concentra sulle nuove tecnologie per le reti commerciali in un periodo di tempo a medio e/o lungo termine. SNS finanzia progetti che danno forma a una solida tabella di marcia e innovazione (R&I) e a un’agenda di implementazione coinvolgendo una massa critica di parti interessate europee e facilitando la cooperazione internazionale su varie iniziative 6G.