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Renzi nel board della biotech israeliana Enlivex, ma perché?

La società biotecnologica Enlivex chiama Matteo Renzi nel board e parte un piano di acquisto di criptovalute

L’ex Premier italiano Matteo Renzi è entrato nel consiglio di amministrazione della società israeliana di biotecnologia Enlivex. La notizia l’ha data il Corriere della Sera, ma anche lo stesso Nasdaq. Contemporaneamente, Enlivex ha anche annunciato un piano di acquisto di criptovaluta Rain, legata ai “prediction markets”.

La società con sede a Ness Ziona, pochi chilometri a Sud di Tel Aviv, ha inoltre completato un consistente round di finanziamento, tramite cui ha raccolto 212 milion idi dollari e stablecoin Tether (USDT), che serviranno in gran parte per l’acquisto dei token Rain.

Rain è un protocollo completamente decentralizzato dedicato alle previsioni e alle opzioni finanziarie, costruito sulla rete Arbitrum. La sua caratteristica principale è l’assoluta apertura: chiunque può creare e scambiare opzioni personalizzate su qualsiasi tipo di mercato.

Renzi: “Vedo un enorme potenziale nelle tecnologie legate alla blockchain e nei modelli predittivi

Matteo Renzi, commentando il suo ingresso, ha sottolineato l’importanza dell’innovazione orientata al futuro: “Una buona leadership nasce dalla capacità di capire cosa può accadere domani. L’innovazione deve essere responsabile e avere uno scopo”.

“Sono felice di entrare nel board di Enlivex, un’azienda biotech con una visione strategica chiara. Vedo un enorme potenziale nelle tecnologie legate alla blockchain e nei modelli predittivi – ha poi affermato Renzi in una nota – strumenti che possono favorire più trasparenza, partecipazione e una prospettiva di lungo periodo”.

Siamo lieti di accogliere Matteo Renzi nel board di Enlivex – ha dichiarato Shai Novik, presidente del CdA – e siamo pronti a lavorare insieme per creare valore per i nostri azionisti”.

Come riportato dal quotidiano milanese, fonti vicine all’ex premier e leader del partito Italia dei Valori fanno sapere che “l’incarico sarà a titolo gratuito”, condizione obbligatoria visto quanto previsto dalla legge approvata di recente, “che impedisce ai parlamentari italiani di ricevere compensi da società extra-europee”.

Renzi in conflitto di interessi?

Viene da chiedersi subito, se un rapporto di questo tipo, tra un senatore della Repubblica e leader di un partito che partecipa attivamente ad ogni competizione elettorale, non possa in qualche modo “pesare” sulle decisioni di politica internazionale, in questo caso riguardanti lo Stato di Israele.
Non solo strettamente politiche, però, anche in relazione ai rapporti commerciali tra Roma e Tel Aviv. Qui il celebre elefante nel negozio di cristalli è sempre la solita, vecchia e onnipresente questione del conflitto di interessi, che ritroviamo ogni qualvolta un politico avvia rapporti con il mondo imprenditoriale e finanziario.

Nel sito di Enlivex, alla voce “Leadership”, troviamo Renzi in compagnia di diversi ex-politici o figure con passati incarichi di alto livello all’interno di istituzioni politiche chiave, tra cui Ofer Malka (ex-dirigente del ministero dei Trasporti israeliano e già considerato vicino a Renzi in un altra società di investimenti globali nella finanza digitale) e Elli Köstinger, ex-ministro federale austriaco dell’Agricoltura.

Che cosa sono i “prediction market

Nel mondo delle criptovalute, con “prediction market” (mercato di previsione) si intende una piattaforma in cui gli utenti possono scommettere o fare trading su esiti futuri di eventi di varia natura, come elezioni, risultati sportivi, eventi economici o sviluppi tecnologici.

Questi mercati operano tramite la blockchain, dove gli utenti acquistano e vendono token o contratti che rappresentano la probabilità che un certo evento accada. Il prezzo di questi token riflette la probabilità percepita del verificarsi dell’evento: più alto è il prezzo, più alta è la probabilità stimata.

Nel funzionamento tipico dei prediction market decentralizzati, gli scambi avvengono tramite smart contract che garantiscono la trasparenza e l’esecuzione senza intermediari. Al termine dell’evento, i possessori dei token vincenti ricevono un pagamento, mentre gli altri perdono l’importo investito. Questo tipo di mercato aggrega l’intelligenza collettiva degli utenti, fornendo previsioni molto accurate poiché il prezzo dei token si modifica rapidamente in base alle nuove informazioni disponibili sul mercato.

L’intreccio tra biotech e fintech

Enlivex sta portando avanti due strategie parallele: da un lato sviluppa soluzioni avanzate per cure sanitarie di nuova concezione, dall’altro sta costruendo una tesoreria basata su tecnologie blockchain.

Sono poche le aziende quotate che possiedono, in modo così significativo, token legati ai mercati predittivi. Per Enlivex, spiega Clinton Nwachukwu, analista di VentureBurn, questa scelta rappresenta “una scommessa su una nuova economia dell’informazione”. La società è convinta, si legge, che “i mercati predittivi aperti e decentralizzati influenzeranno in futuro il modo in cui i prezzi verranno definiti in molti settori”.

Il recente aumento di capitale mostra chiaramente le ambizioni di questa strategia, ma pone anche molti interrogativi.

I mercati predittivi, infatti, sono ancora una realtà giovane e la partecipazione degli investitori istituzionali è piuttosto limitata. Enlivex vuole muoversi per prima, perché ritiene che essere pionieri in questo settore possa offrire un vantaggio strutturale nel lungo periodo.

Resta da vedere se questo modello si imporrà sul mercato e diventerà comune anche ad altre aziende.

Oltre l’80% degli americani vorrebbe una regolamentazione più stringente dei mercati predittivi

Negli Stati Uniti, i prediction market sono scarsamente regolamentati e quel poco di norme che esistono si dividono tra livello federale e statale. A livello federale, la Commodity Futures Trading Commission (CFTC) sta lavorando a regole specifiche per questi mercati e ha permesso a piattaforme come PredictIt di operare in ambito accademico, anche se con limitazioni. A livello statale, invece, questi strumenti sono frequentemente considerati illegali se assimilati a forme di gioco d’azzardo non autorizzato, soprattutto per eventi come elezioni e sport.

Si può anche distinguere tra mercati regolamentati, come Kalshi, supervisionati da un’autorità di regolamentazione e conformi a un quadro legislativo ben preciso, e non regolamentati, quindi decentralizzati e negoziati fuori dalle borse ufficiali, di cui un esempio è Polymarket.

La questione della regolamentazione è vivace negli Stati Uniti, con forte pressione pubblica e politica. Circa l’80% degli americani vuole regole più stringenti per i prediction market, vedendoli come una forma di scommessa che necessita di normative simili a quelle dello sport betting, prevalentemente a livello statale. Il dibattito quindi rimane aperto oltreoceano, da una parte si richiama l’esigenza continua di innovazione finanziaria, dall’altra invece si invoca una regolamentazione specifica, soprattutto per proteggere i diritti dei cittadini.

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