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Referendum: in rete vince il NO nel 71% delle conversazioni online

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Non è un sondaggio e nemmeno l’espressione di un’intenzione di voto, ma il sentiment della rete resta favorevole al NO anche se il SI è in ripresa.

Non è un sondaggio e nemmeno esprime un’intenzione di voto sul referendum, ma l’analisi del sentiment degli internauti in vista del 4 dicembre è comunque un indicatore significativo che arriva dai commenti lasciati in rete a partire dal mese di agosto a novembre. In questo lasso di tempo, a due giorni appena dal referendum costituzionale, la rete ha registrato il 71% di commenti negativi verso il Decreto Legislativo proposto dal Ministro Boschi. Il restante 28% dei commenti è invece a favore del Referendum. Recuperando il 5% rispetto al la prima fase di rilevazione.

E’ quanto emerge dall’analisi condotta da Reputation Manager, istituto italiano specializzato nell’analisi e misurazione della reputazione online di brand e figure di rilievo pubblico (scarica qui il Pdf), che ha monitorato oltre 10.000 contenuti online relativi al Referendum Costituzionale, per comprendere il tenore del dibattito sul web, tra il sì e il no. Oggetto dell’analisi sono i contenuti UGC (User Generated Content), cioè il contenuto generato dagli utenti nei diversi canali online: post/commenti ad articoli, blog, ecc….

Secondo l’analisi, nella prima fase relativa al periodo agosto – settembre, si era registrato il 76% di commenti contro il Decreto Legislativo proposto dal Ministro Boschi. Il restante 23% dei commenti era invece a favore del Referendum. Nel periodo ottobre – novembre la distanza tra i due schieramenti si è però ridotta di ben 5 punti percentuali. I commenti a favore del Sì sono passati dal 23% al 28%, mentre quelli a favore del No sono scesi dal 76% al 71%.

Questi dati non rappresentano un’intenzione di voto, si legge nella nota di Reputation Manager, ma fotografano (parzialmente e limitatamente al campione di commenti raccolti) la percezione degli utenti sul tema e ciò che viene maggiormente discusso in rete.

Con il passare dei mesi, il sentiment è cambiato e il dibattito si è acceso con il tono delle conversazioni dei sostenitori del no che si è fatto sempre più acceso.

Le figure chiave – All’interno delle conversazioni online analizzate, il protagonista assoluto è Matteo Renzi, che viene citato nel 54% delle conversazioni nel primo periodo di analisi e nel 36% dei commenti nel secondo (-18%), seguito dal Movimento 5 Stelle (-2% di citazioni nell’ultimo periodo), da Massimo D’Alema, che cresce del 12%, e il Presidente Sergio Mattarella, menzionato il 2% in più rispetto al primo bimestre di analisi.