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Reddito di cittadinanza, da marzo il via alle domande ma solo con lo Spid

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Pasquale Tridico, consigliere economico di Di Maio e ‘padre’ del reddito di cittadinanza: ‘Dall’1 marzo il via alle domande. Poi dall'1 aprile, dopo le verifiche dell'Inps, sarà possibile andare alle Poste a ritirare la tessera già carica’. Per compilare la domanda obbligatoria l’identità digitale.

Per chi ancora non l’avesse, ci sono tre mesi di tempo per richiedere lo Spid (Sistema pubblico di identità digitale) e farsi trovare così pronti, dal primo marzo, a compilare online la domanda per il reddito di cittadinanza, che scatterà dal primo aprile. A rivelare le date chiave del sussidio è stato, al quotidiano La Stampa, Pasquale Tridico, consigliere economico di Luigi Di Maio e ‘padre’ del reddito di cittadinanza nella versione targata M5S.

Tridico non ha specificato ancora la modalità con cui i richiedenti potranno inviare la domanda, ma, come è stato già annunciato da altri esponenti governativi del Movimento, sarà possibile farlo attraverso il sito ufficiale dell’iniziativa a cui sta lavorando il Team digitale guidato da Luca Attias.

Di Maio: ‘Il Team Digitale sta lavorando al portale per il reddito di cittadinanza, sarà tutto digitale: dall’identificazione alla documentazione fino al sussidio’

Di Maio si è detto “molto contento” che il nuovo Commissario straordinario per l’attuazione dell’Agenda digitale stia portando avanti “in continuità il lavoro fatto prima con Diego Piacentini“, “collaboriamo con loro anche sul reddito di cittadinanza”, ha detto il vicepremier, “abbiamo fatto con loro una serie di cose che ci serviranno per il portale”.Il processo di identificazione, la presentazione dei documenti, l’accesso al reddito di cittadinanza”, ha fatto notare il ministro, “sarà fatto tutto in digitale mentre con il Rei (Il reddito di inclusione varato dal Governo Gentiloni) bisognava andare al centro per l’impiego a consegnare le carte”. “Ora è stato fatto”, ha sottolineato Di Maio, “un gran lavoro di coordinamento degli enti che avevano accesso alle banche dati”.

 Dunque oltre a godere degli altri requisiti, si potrà beneficiare del reddito di cittadinanza solo se si avrà lo Spid: “Tutti dovranno certificarsi tramite l’identità digitale, lo Spid. Chi è povero spesso non ha Internet. Ci saranno punti Internet disponibili”, ha fatto ancora sapere il ministro del lavoro.

Come richiedere lo SPID

Per ottenere le credenziali SPID ci si rivolge ad uno degli 8 Identity Provider che offrono il servizio per creare l’identità digitale. In base al soggetto che scegli, è possibile avviare la procedura di identificazione scegliendo tra diverse modalità disponibili. Su https://spid.gov.it/richiedi-spid si avvia la procedura di registrazione.

E una volta compilata la domanda come verrà erogato il reddito?

Dall’1 aprile, dopo le verifiche dell’Inps sui requisiti dei richiedenti, arriverà una lettera a casa con due inviti. Il primo per andare alle Poste, dove sarà possibile ritirare la tessera già carica (a dicembre Di Maio ha detto che “saranno normali tessere Poste Pay, con un microchip intelligente anti-furbetti”) che potrà essere usata per qualunque acquisto tranne che per il gioco d’azzardo: è previsto che venga speso almeno il 70% dell’importo che altrimenti viene perso.

Tutti gli acquisti e il passaggio dei soldi sarà tracciato con l’app io.italia.it: “servirà anche a tracciare il passaggio dei soldi del reddito di cittadinanza e valutare se il sistema funziona o no”, ha detto Piacentini nella videointervista al Corriere.it prima di terminare il mandato.

Reddito di cittadinanza, 5 milioni i beneficiari, in media 500 euro a persona

Il secondo invito è per recarsi al centro per l’impiego più vicino per sottoscrivere il “patto per il lavoro”. È lo schema previsto dal governo per l’introduzione della misura voluta dal M5S. Tutti i dettagli sono contenuti in un decreto (in cui ci sarà anche Quota 100 per le pensioni) che attende la definizione di alcuni ultimi aspetti e il via libera da parte del vicepremier Luigi Di Maio. L’ipotesi è che il decreto arrivi la prossima settimana. Saranno 5 milioni i beneficiari, cioè 1,4 milioni di nuclei familiari.

“Mi aspetto che al massimo un milione di individui si attiveranno subito sul mercato del lavoro, sarebbe un successo”, ha spiegato il professor Pasquale Tridico. Tra i beneficiari non ci saranno più gli stranieri residenti in Italia da almeno 5 anni: “Sarà per coloro che sono cittadini italiani”, ha affermato oggi Luigi Di Maio a margine della sua visita ad Alleghe.

Per coprire la platea saranno sufficienti i 7,1 miliardi di euro stanziati nella Legge di Bilancio 2019. Sono molti però i limiti inseriti nel decreto.

Innanzitutto potrà ricevere il reddito chi ha un Isee (l’indicatore della situazione economica) sotto ai 9.360 euro, un patrimonio mobiliare che non superi i 30 mila euro, un reddito annuo inferiore a 6 mila euro se si vive da soli o a 12.600 euro a fronte di una coppia con quattro figli minori.

Al reddito si aggiungono 5mila euro se si ha un figlio disabile, “così non si penalizza chi fa qualche risparmio per i propri cari che hanno più bisogno”. Ci sono poi altri limiti: non accede al reddito chi ha acquistato negli ultimi sei mesi un’auto nuova di grossa cilindrata, un Suv negli ultimi due anni, navi da diporto (non le barche dei pescatori). La media dell’aiuto sarà di 498 euro per individuo. Per arrivare alla cifra completa occorre moltiplicare i 780 euro per il coefficiente familiare, in questo modo l’aiuto aumenta in base al nucleo.

I 780 euro inoltre sono divisi in due parti: 500 euro di base più 280 per la casa.

In sostanza chi è in affitto riceve i 280 euro, chi ha una casa di proprietà no. Nel decreto ci saranno anche misure a favore delle imprese, come ha chiesto la Lega.

Un modo per rendere un po’ più digeribile all’elettorato del Carroccio un provvedimento considerato assistenzialista. In pratica l’azienda che assume a tempo indeterminato un beneficiario del reddito di cittadinanza può avere sgravi fino a 18 mensilità del reddito. “Se un’impresa è furba e si prende qualcuno appena entrato nel mercato del lavoro avrà molti mesi di sgravi”, spiega Tridico. Le mensilità rimanenti andranno direttamente all’azienda che fa contratti a tempo indeterminato. Un ruolo cruciale avranno i centri per l’impiego, cui in manovra è stato destinato un miliardo per l’ammodernamento, nuove assunzioni (4 mila dipendenti) e un innovativo software. Le offerte di lavoro per i beneficiari saranno tre e se si rifiutano tutte si perde l’aiuto. Nei primi 6 mesi l’offerta dovrebbe arrivare nei 100 km dal luogo di residenza, tra i 6 mesi e i 12 entro 250 km, dopo un anno è possibile che la distanza aumenti, tenendo conto anche del nucleo familiare e di figli disabili. Su questo punto dirà l’ultima parola Di Maio. La distanza aumenterà anche dopo il primo o il secondo rifiuto.