Il Bando

Recupero aree urbane degradate: il Governo investe 194 milioni di euro in 3 anni

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Bando MIT per interventi di riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate: risorse per 194 milioni di euro che saranno suddivise tra il 2015 ed il 2017. I progetti potranno essere presentati fino al 30 novembre.

Dall’utopia del cemento ad una nuova idea di città che parte proprio dalle sue periferie, che dovranno essere più vivibili, più belle, accoglienti, verdi, accessibili a tutti ed in grado di offrire servizi efficienti alla collettività. La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha emanato lo scorso 15 ottobre il decreto “Interventi per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate”, destinato ai Comuni italiani per attivare progetti e interventi dedicati al recupero urbano e la rigenerazione del territorio cittadino, sia a livello sociale, sia di infrastrutture e servizi.

All’iniziativa, di cui è proponente il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, si affianca un bando con dotazione finanziaria pari a 194,1 milioni di euro: 44.1 milioni per il 2015, 75 milioni per il 2016 e altrettanti per il 2017.

Sono ammessi a presentare domanda di finanziamento, entro il 30 novembre 2015, i Comuni che evidenzino sul territorio la presenza di aree urbane degradate. Gli interventi potranno riguardare sia la riqualificazione urbanistica, sia la riqualificazione socio culturale di aree cittadine particolarmente difficili.

Sul sito istituzionale dell’Anci sono pubblicate le specifiche del bando, unitamente ai dati statistici di tutti i comuni e ad un foglio excel che permette di calcolare, regione per regione, l’indice di disagio sociale e l’indice di disagio edilizio necessari per mostrare le evidenze di degrado urbano e giustificare la domanda di fondi.

Le domande di partecipazione dovranno essere inviate alla Presidenza del Consiglio dei Ministri- Dipartimento per le pari opportunità, a mezzo posta elettronica certificata al seguente indirizzo: areeurbane.po@pec.governo.it.