via libera alle 6 linee guida

Recovery plan, 191 miliardi (per ora non 209) per l’Italia più digitale e green

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Il ministro per gli Affari europei, Enzo Amendola, al termine della riunione a palazzo Chigi: "Complessivamente sono 191,4 miliardi, che potrebbero aumentare fino a 209 miliardi, da investire per: ecologia, digitale, innovazione, competitività del sistema produttivo, istruzione, formazione".

Ok dal Comitato interministeriale Affari europei (Ciae) alle linee guida per il Recovery Plan italiano. Complessivamente sono 191,4 miliardi, che potrebbero aumentare fino a 209 miliardi da Recovery fund: 127,6 miliardi di prestiti e 63,7 miliardi di sussidi. Tutto questo è emerso dal Ciae che si è svolto questa mattina a Palazzo Chigi.

Dunque via libera alle 6 linee guida nazionali del recovery plan individuate dal Governo. Ecologia, digitale, innovazione, competitività del sistema produttivo, istruzione, formazione: in questi settori l’Italia intende spendere i 191,4 miliardi del Recovery fund. Per il progetto della società unica della rete tlc andranno, secondo quanto risulta a MF-MilanoFinanza, “2-2,7 miliardi di euro direttamente dalle risorse che l’Ue metterà a disposizione con il Recovery Fund” .

Amendola: “Risorse per un’Italia più digitale, verde, competitiva e giusta”

“Stamattina al Ciae abbiamo discusso le linee guida del nostro Recovery Plan. Sei missioni per un’Italia più digitale, verde, competitiva e giusta. Rispetteremo il cronoprogramma Ue: non sprechiamo un’occasione storica di rilancio del nostro Paese”. Così il Ministro per gli Affari europei Vincenzo Amendola in merito al Recovery Fund, a margine del vertice a Palazzo Chigi. 

A gennaio 2021 le schede dei progetti

“La riunione con il presidente Conte, i ministri e gli enti locali”, ha aggiunto Amendola, “è stata l’occasione per ribadire che le schede progetto del Piano di rilancio saranno presentate da gennaio, come per tutti i 27 Paesi europei”. A breve”, ha continuato, “arriveranno anche dalla Commissione nuove linee guida che fisseranno i paletti entro i quali i progetti dovranno muoversi: costi, contributi, cronoprogramma. Tre le colonne del Piano di rilancio”.

“Scuole più verdi e più digitali”

“Rendere le nostre scuole più verdi, più digitali e anche più vicine al territorio in termini di servizi sarà uno dei nostri obiettivi. Questa sarà una delle sei missioni, non solo dal punto di vista della qualità della formazione, anche universitaria, ma anche della dotazione infrastrutturale”. ha spiegato il ministro parlando dei progetti per l’utilizzo dei fondi del Recovery Fund

“Inoltre, ha dichiarato il ministro, “vorrei ricordare che occorre incrociare le azioni del piano italiano con il Quadro finanziario 2021-27 dell’Europa, che mette a disposizione quasi altrettanti fondi del Pnrr. Invieremo il lavoro fatto al Parlamento per avviare un confronto con deputati e senatori”.

Il cronoprogramma

Il governo promette di seguire il cronoprogramma della commissione Ue. Il commissario Gentiloni ha detto che dal 15 ottobre si apre una consultazione informale con la Commissione sulle linee guida e poi da gennaio 2021 ci sarà la presentazione ufficiale del piano con progetti e costi.