Key4biz

Rapporto sullo stato di Internet, aumenta del 14% la velocità di connessione globale

Akamai Technologies ha pubblicato oggi il suo “Rapporto sullo stato di Internet relativo al secondo trimestre 2016”. Basato sui dati raccolti dalla Akamai Intelligent Platform, il rapporto offre informazioni dettagliate su statistiche globali chiave come velocità di connessione, metriche di adozione della banda larga, disservizi di Internet di rilievo, esaurimento degli indirizzi IPv4 e adozione dello standard IPv6.

I dati e i grafici del Rapporto sullo stato di Internet relativo al secondo trimestre 2016 sono disponibili sul sito di Akamai dedicato allo stato di Internet e tramite la relativa app per dispositivi iOS e Android. Inoltre la community Akamai ospita discussioni relative al Rapporto sullo stato di Internet.

La crescita continua della velocità di connessione media è una tendenza rassicurante in un periodo come questo, durante il quale i retailer online si preparano per la concitata stagione degli acquisti natalizi“, ha dichiarato David Belson, redattore del Rapporto sullo stato di Internet di Akamai. “Tuttavia, i recenti disservizi di Internet causati da svariati motivi, dai blackout ordinati dal governo statunitense fino al blackout generato da una innocua scimmietta su tutto il territorio del Kenya, sono qui a ricordarci i numerosi fattori che possono influire negativamente sull’accesso e sull’utilizzo di Internet, che invece tendiamo spesso a dare per scontati“.

Ddi seguito I dati salienti del Rapporto sullo stato di Internet relativo al secondo trimestre 2016

Velocità di connessione: proseguono i trend di crescita nei paesi europei

Nel secondo trimestre le variazioni su base annuale delle velocità di connessione medie sono state positive per tutti paesi europei, a eccezione dell’Irlanda, che ha registrato un calo del 18%, portandosi a 13,9 Mbps. Gli incrementi più marcati nell’area Europa sono stati registrati da Norvegia (20,1 Mbps) e Croazia (7,7 Mbps), entrambe con un aumento del 55%, mentre in fondo alla classifica troviamo i Paesi Bassi (17,0 Mbps) con l’aumento più contenuto su base annua, pari all’8,7%.

Nel secondo trimestre del 2016 la Norvegia mantiene il primo posto tra i paesi europei sottoposti a sondaggio, nonostante una riduzione su base trimestrale del 5,8% nella velocità di connessione media, attestandosi su 20,1 Mbps.

La velocità di connessione media su scala globale è scesa del 2,3% rispetto al primo trimestre del 2016, attestandosi a 6,1 Mbps, con un incremento del 14% su base annuale.

Italia: rispetto al Q1 2016, il nostro Paese guadagna una posizione a livello mondiale (53esima posizione), mantenendosi salda alla 28esima a livello EMEA. In coda a noi, solo Croazia, Grecia e Cipro. La velocità media di connessione si attesta a 8,2 Mbps, con un aumento dello 0,5% rispetto al trimestre precedente (Q1 2016) e del 29% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (Q1 2015).

La velocità di connessione di picco media su scala globale è aumentata del 3,7% raggiungendo i 36,0 Mbps nel secondo trimestre, con un incremento del 2,5% su base annuale.

La Romania si conferma il paese europeo con le velocità di connessione di picco medie più alte, con un incremento trimestrale del 2,2%, attestandosi a 84,2 Mbps. In totale, 26 paesi europei hanno raggiunto velocità di connessione di picco medie di almeno 50 Mbps nel secondo trimestre.

La media delle velocità di picco raggiunta in Italia nel trimestre in esame è pari a 39,4 Mbps, aumentando del 7,9% rispetto al trimestre precedente e del 30% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (Q1 2015). Passa dalla quartultima alla terzultima posizione a livello EMEA e scende anche a livello mondiale, passando dalla 75 alla 77esima posizione dei paesi presi in esame.

Le variazioni su base annuale sono state positive in tutti i paesi europei sottoposti a sondaggio, con incrementi compresi tra il 59% della Croazia (41,2 Mbps) e l’1,3% dell’Irlanda (59,5 Mbps).

Connettività a banda larga: Norvegia e Danimarca registrano notevoli incrementi su base annuale nell’adozione di connessioni a 25 Mbps 

Italia: Sul fronte adozione della banda larga (>4 Mbps), l’Italia supera di due posizioni la Francia ma resta indietro rispetto agli altri paesi EMEA attestandosi alla 29esima posizione EMEA. Rispetto al trimestre precedente il nostro paese registra un lieve calo del 2,4%, ma se confrontiamo lo stesso periodo dell’anno scorso (Q2 2015) si nota una crescita del 16%, raggiungendo 81% del totale.

A livello globale, l’adozione della banda larga a 10 Mbps è cresciuta dello 0,7% su base trimestrale, mentre i tassi di adozione della banda larga a 15 Mbps e 25 Mbps sono scesi rispettivamente dello 0,8% e del 2,1%.

Nonostante una riduzione trimestrale del 5,0%, la Svizzera conserva il primo posto nell’adozione della banda larga a 10 Mbps tra i paesi europei sottoposti a sondaggio, con un tasso di adozione pari al 65%. Incrementi su base annuale sono stati registrati da tutti i paesi europei, con tassi di adozione più che raddoppiati per Croazia (381%), Cipro (202%) e Italia (111%).

Italia: Sul fronte adozione dell’high broadband, l’Italia è in costante crescita: sono 19% le connessioni sopra i 10Mbps. Nel secondo trimestre del 2016, l’Italia registra un aumento del 5,5% rispetto al trimestre precedente (Q1 2016) e del 111% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (Q2 2015). Insieme a Croazia (381%) e Cipro (+202%), l’Italia è l’unico paese EMEA ad avere anno su anno tassi di adozione più che raddoppiati.

La Norvegia mantiene la prima posizione nella classica dell’adozione della banda larga a 15 Mbps, con il 48% degli indirizzi IPv4 che si sono connessi alla piattaforma Akamai a velocità medie pari o superiori alla soglia. Nel complesso, nove paesi europei hanno registrato incrementi di adozione su base trimestrale, con aumenti compresi tra il 14% dell’Italia e lo 0,4% del Regno Unito. Le variazioni su base annuale nell’adozione della banda larga a 15 Mbps sono state positive per tutti i paesi europei sottoposti a sondaggio.

Italia: Tutti i paesi EMEA coinvolti nello studio mostrano una crescita esponenziale segnalando variazioni a doppia e tripla cifra anno su anno. L’Italia, in realtà non sta andando benissimo: a fronte di una media oltre il 20%, registra solo il 7,9% delle connessioni uguali o superiori ai 15 Mbps. Nella classifica mondiale sale di 4 posizioni (48esimo posto), mentre a livello EMEA si attesta alla 27esima con un aumento del 159% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (Q2 2015). Rispetto al trimestre precedente (Q1 2016), 9 paesi EMEA tra quelli analizzati hanno visto una crescita nel tasso di adozione della broadband 15Mbps e l’Italia ha guidato il gruppo con un aumento del 14%.

Il secondo trimestre del 2016 ha visto sei paesi europei presenti nella classifica globale delle prime 10 regioni/paesi per quanto riguarda l’adozione di connessioni a 25 Mbps: Norvegia (classificata al 2° posto), Svezia (al 4°), Lituania (al 5°), Svizzera (al 6°), Finlandia (al 7°) e Danimarca (al 10°). Incrementi notevoli su base annuale nell’adozione di connessioni a 25 Mbps sono state registrate da Norvegia (172%) e Danimarca (133%).

IPv4 e IPv6: il Belgio si conferma il leader globale nell’adozione dello standard IPv6

Il numero di indirizzi IPv4 univoci connessi alla Akamai Intelligent Platform ha superato di poco gli 800 milioni, ossia l’1% meno rispetto al primo trimestre 2016.

Il Belgio si riconferma leader globale nell’adozione dello standard IPv6, con il 38% di connessioni alla piattaforma Akamai avvenute tramite IPv6, con un aumento del 5,1% rispetto al trimestre precedente.

Altri sei paesi europei sono entrati nella classifica globale delle prime 10 regioni/paesi per quanto riguarda l’adozione dello standard IPv6: Grecia (classificata al 2° posto), Germania (al 3°), Svizzera (al 4°), Portogallo (al 6°), Estonia (all’8°) e Francia (al 10°). Il Portogallo è stato l’unico paese presente nella classifica globale dei primi 10 a registrare una riduzione su base trimestrale, con una diminuzione dell’8,6% rispetto al primo trimestre. Al contrario invece, la Francia ha messo a segno un notevole incremento trimestrale del 20%.

Continua a crescere il volume delle richieste IPv6 provenienti da fornitori di servizi via cavo, wireless e mobili, con Sky Broadband, TELENET e Kabel Deutschland in cima all’elenco dei provider europei, rispettivamente con 56%, 54% e 52% delle proprie richieste inviate alla piattaforma Akamai tramite il protocollo IPv6 nei rispettivi paesi.

Connettività mobile: il Regno Unito ha registrato la velocità di connessione mobile media più elevata

Nel secondo trimestre del 2016, il Regno Unito ha nuovamente registrato la velocità di connessione mobile media più elevata pari a 23,1 Mbps (dai 27,9 Mbps del primo trimestre), mentre il Belgio si è classificato al secondo posto con 21,1 Mbps (dai 19,4 Mbps del primo trimestre).

Italia: Nel trimestre in esame, in Italia la velocità media di connessione mobile raggiunge i 10,6 Mbps con picchi medi di 72,9 Mbps.

Exit mobile version