Rapporto Cotec sull’innovazione in Italia, Roma 17 maggio

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Verrà presentato il giorno 17 maggio 2016 presso il Circolo del Ministero degli Affari Esteri il Rapporto 2016 della Fondazione COTEC sull’Innovazione in Italia a confronto con la situazione dei principali Paesi industrializzati. Attraverso i principali indicatori della Ricerca & Innovazione, il Rapporto evidenzia le performance delle attività degli attori pubblici e privati dell’Ecosistema dell’Innovazione.

I dati indicano che la spesa in Ricerca & Sviluppo in Italia si attesta a poco più dell’1% del PIL, nel contesto di un rallentamento che ha coinvolto anche gli altri principali Paesi europei, a causa della situazione economica negativa. L’Italia rimane sotto la media europea anche per quanto riguarda il numero di addetti alla ricerca ogni 1000 componenti della forza lavoro (9,99 contro 11,19) peraltro con un andamento crescente rispetto ai competitor internazionali. Stessa dinamica anche per il numero di ricercatori ogni 1000 componenti della forza lavoro, cresciuto del 70% tra 2000 e 2013, ma ancora al di sotto dei livelli dei principali Paesi industrializzati.

Negativo è anche il dato della popolazione con un diploma di laurea, pur passato dal 10,8% del 2005 al 15% del 2014, ma ancora al penultimo posto tra i Paesi europei, con una media poco sopra il 19%. Per quanto riguarda i brevetti depositati presso l’Ufficio Europeo, l’Italia presenta numeri molto bassi (5,9 brevetti ogni 100.00 abitanti), superiori solo a quelli di Spagna, Portogallo e Polonia, ma ben lontani dai primi (25 brevetti ogni 100.000 abitanti per Germania, Finlandia, Paesi Bassi).

La Bilancia Tecnologica che misura la differenza dei pagamenti in entrata ed uscita dovuti ad attività innovative, segna un andamento positivo: dopo anni di sostanziale deficit, nel 2012 e nel 2013 gli incassi (14.847,27 milioni di dollari) hanno superato i pagamenti (13.516,89 milioni). Significativo è anche il dato che indica come il 56% delle imprese italiane realizzi attività di innovazione, seconde solo a quelle tedesche (69%), in particolare nella classe dimensionale con più di 250 addetti.

Questi dati evidenziano la peculiarità del modello di innovazione adottato dalle imprese italiane, non adeguatamente rilevato dalle statistiche ufficiali sulla Ricerca & Sviluppo, anche per la forte numerosità di imprese operanti in settori, quelli del Made in Italy, per i quali la competitività internazionale è tradizionalmente design driven più che non technology driven.

Oltre ai dati statistici, il Rapporto 2016 presenta una sintesi delle relazioni tecniche del X Simposio COTEC Europa, tenutosi a Roma nel 2015, che hanno affrontato alcune fondamentali tematiche del processo di Rinascimento dell’Industria Europea, in particolare il ruolo dei nuovi attori dell’Ecosistema dell’Innovazione e il contributo delle tecnologie di tipo trasversale, soprattutto per l’innovazione nei settori dei prodotti di consumo durevole.