Il Rapporto

Rapporto 2016 Italiadigitale: otto tesi per l’innovazione e la crescita intelligente (video)

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‘Istituire un ministero dedicato all’innovazione e alla promozione della società digitale e sullo stesso perimetro istituire una commissione parlamentare permanente’

È stato presentato la scorsa settimana alla Camera dei Deputati il Rapporto 2016 “Italiadigitale: 8 tesi per l’innovazione e la crescita intelligente dell’Associazione Italiadecide. La presentazione del documento (video integrale) è avvenuta nella Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, della Presidente della Camera, Laura Boldrini, della Ministra per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Marianna Madia, del Presidente dell’Associazione, Luciano Violante, del direttore del Senseable City Lab del Mit, Carlo Ratti, e del direttore scientifico di Italiadecide, Enrico Seta.

Otto indicazioni strategiche sul “pesante ritardo sull’infrastrutturazione di base” e la necessità di infrastrutture a banda larga, fondamentali “come ponti e autostrade”. Tra le proposte si suggerisce di affrontare il tema della rete in fibra ottica, contestualmente con quello delle frequenze, e di coinvolgere nella realizzazione dell’infrastruttura anche attori esterni al mondo delle telecomunicazioni.

Per dare centralità ed esecuzione all’Agenda Digitale, si legge in una nota dell’Agi, il Rapporto sottolinea che “serve un unico centro di responsabilità di rango ministeriale che abbia competenza su direzioni generali e dipartimenti di tutti i ministeri che possono svolgere un ruolo chiave nel governo della trasformazione digitale”. Va in questa direzione l’istituzione di un manager della transizione digitale prevista in tutte le amministrazioni centrali dalla legge Madia.

Una novità a cui dovrebbe accompagnarsi anche la nascita di una commissione parlamentare permanente. Per questo, Italiadecide propone di istituire un ministero dedicato all’innovazione e alla promozione della società digitale e istituire una commissione parlamentare permanente che abbia lo stesso perimetro d’intervento“.

Norme precise che devono poi essere applicate, è riportato nel resoconto della giornata dell’Agenzia giornalistica italiana (Agi) e pubblicato sul sito dell’Associazione della Stampa Parlamentare: molti degli strumenti giuridici previsti dal Codice dell’amministrazione digitale (CAD) non sono stati ancora attuati, lamenta il rapporto. A cominciare da quelli sulla condivisione delle banche dati. “Ma siccome la rete non ha confini territoriali tangibili, servono regole uniche su problematiche particolari, quali quella fiscale, regole che valgano in Italia, in Europa e nel resto del mondo, al fine di evitare tassazioni discriminatorie e di imporre norme antielusione“.

Per quanto riguarda le nuove opportunità di business date dalla sharing economy e dalla digitalizzazione, nel rapporto si segnala la scarsa internazionalizzazione dell’Italia, il basso livello dell’uso di ecommerce (8% contro il 18% Ue) e la mancanza di competenze digitali specifiche per lavoratori e manager.

Siamo al 111° posto tra i Paesi che utilizzano tecnologie digitali nell’organizzazione e del lavoro al 99° per l’impiego di tecnologie nella progettazione di nuovi prodotti e servizi, si sottolinea nel Rapporto. Per facilitare e portare a termine la digital transformation, il 47% dei direttori del personale delle aziende italiane prevede l’inserimento a breve termine di nuove professionalità e competenze da creare soprattutto al proprio interno. Tra queste ci sono i profili: Chief security officier, eCrm, Profiling manager, digital marketing manager, Chief innovation officier.

Le ultime due tesi sviluppate nel rapporto sono dedicate alla formazione e alla sicurezza.

Rapporto 2016 “Italiadigitale: 8 tesi per l’innovazione e la crescita intelligente