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Rajoy vuole scongiurare ritorno di Puigdemont, Università Cambridge difende tutor Regeni, Politiche migratorie, Ponte sulla Manica

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Spagna, Rajoy prova a scongiurare il ritorno politico di Puigdemont

19 gen 10:49 – (Agenzia Nova) – Il governo spagnolo sta vagliando tutte le opzioni sul tavolo per impedire l’investitura telematica o delegata dell’ex presidente della Generalitat catalana Carles Puigdemont. L’esecutivo ritiene prioritario impedire che il re Felipe VI firmi il decreto di investitura. Lo riferisce il quotidiano spagnolo “El Pais”, che aggiunge come fonti a conoscenza della strategia del governo spagnolo ritengono difficile che esista una base legale credibile per un ricorso alla Corte Costituzionale, dal momento che il leader del blocco indipendentista e’ un deputato con pieni diritti e la Corte potrebbe solo sospendere la sessione prevista per il voto in caso di convocazione per via telematica. Questa ipotesi inoltre consentirebbe al movimento secessionista di sostenere che i poteri dello Stato prevaricano per la seconda volta la volonta’ dei cittadini catalani. Nel frattempo, l’Assemblea nazionale catalana (Anc) ha annunciato che chiedera’ al futuro Governatore di rafforzare i Mossos d’Esuqadra per far fronte ai possibili futuri scontri con le autorita’ statali. Il quotidiano spagnolo “El Mondo” riferisce infatti che l’Anc considera questo rafforzamento della polizia della Generalitat un pilastro fondamentale per affrontare “l’involuzione repressiva che lo Stato spagnolo sta portando avanti”, dopo “l’uso brutale delle forze di polizia statale per fermare il referendum, durante il quale centinaia di seggi elettorali sono stati violentemente spazzati via e parte degli elettori sono stati attaccati senza alcun tipo di moderazione”. Carles Puigdemont ha inoltre rilasciato un’intervista radiofonica questa mattina in cui ribadisce la possibilita’ di governare da Bruxelles grazie alle nuove tecnologie. “Non c’e’ nulla nei regolamenti del Parlamento che proibisca le formule di investimento che stiamo esplorando”, ha affermato durante una connessione dal Belgio.

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L’Universita’ di Cambridge difende la tutor di Giulio Regeni

19 gen 10:49 – (Agenzia Nova) – Il vice cancelliere dell’Universita’ di Cambridge (equivalente al vice rettore, ndr), Stephen Toope, ieri giovedi’ 18 gennaio ha attaccato con durissime parole la “vergognosa campagna di denigrazione” scatenata a suo dire da alcuni media e uomini politici italiani contro la professoressa Maha Abdelrahman, la tutor di Giulio Regeni torturato e ucciso al Cairo nel febbraio del 2016: lo riporta oggi, con grande risalto in prima pagina, il quotidiano “The Times”. Dopo aver ribadito che l’Universita’ inglese e l’intera comunita’ accademica britannica sono ancora scioccati per l’orrenda morte del “promettente giovane ricercatore” italiano, e rinnovato i sentimenti della loro vicinanza al dolore della sua famiglia, il vice-rettore di Cambridge ha bollato come “molto preoccupante” il tentativo di coinvolgere la professoressa Abdelrahman nella vicenda: sia lei che l’Universita’, ha rivendicato il professor Toope, hanno offerto piena collaborazione all’inchiesta condotta dalla magistratura italiana e non hanno niente da nascondere. Tra i media italiani che hanno sollevato dubbi sul ruolo della tutor di Regeni nelle circostanze che hanno portato al suo assassinio, il “Times” cita in particolare il quotidiano “La Repubblica” e tra gli uomini politici l’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi: sarebbero loro, questa e’ l’implicita accusa, ad alimentare la “vergognosa campagna pubblica di denigrazione per pura opportunita’ politica” denunciata dalle parole del vice rettore di Cambridge. Il quale, sentito dal giornalista del “Times” Nicola Woolcock, ha spiegato che finora la sua Universita’ non ha mai espresso pubblici commenti sull’indagine giudiziaria perche’ obbligata a rispettare il segreto istruttorio: un obbligo “apertamente ignorato da alcune altre parti”, ha accusato il professor Toope in chiaro riferimento agli italiani. L’articolo del giornale inglese si conclude infine con questa dichiarazione del vice rettore di Cambridge: “Il brutale omicidio di Regeni chiede giustizia, ma all’ottenimento della giustizia non possono certo contribuire questi tentativi di ostacolare l’unica cosa che ha guidato la breve e ispirata carriera di Giulio: e cioe’ la ricerca della verita’”.

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Francia-Inghilterra, firmato nuovo trattato sulle politiche migratorie

19 gen 10:49 – (Agenzia Nova) – Il presidente francese Emmanuel Macron ha incontrato ieri la premier britannica Theresa May nell’accademia militare di Sandhurst, nei pressi di Londra, per un vertice bilaterale durante il quale e’ stato firmato un nuovo accordo riguardante le politiche migratorie. Ne parlano i quotidiani francesi, sottolineando che la Gran Bretagna sborsera’ 50 milioni di euro per sostenere le operazioni di sicurezza alla frontiera. “Le Figaro” scrive che, malgrado la Brexit, l’intesa tra i due leader e’ stata cordiale, mentre “Les Echos” nota quanto sia importante per la Gran Bretagna ostentare un’amicizia con Parigi. “Londra ha ceduto alle pressioni per accrescere i suoi sforzi” in materia di politiche migratorie. L’accordo firmato, che andra’ a integrare gli accordi di Touquet nel 2003, ha provocato un’ondata di polemiche in Inghilterra, soprattutto da parte delle frange piu’ conservatrici ed euroscettiche, che hanno criticato la scelta di finanziare le attivita’ di gestione francesi. Londra ha promesso inoltre di accogliere i minorenni non accompagnati e i migranti che hanno una parte della famiglia in Gran Bretagna.

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Gran Bretagna-Francia, il ministro degi Esteri Boris Johnson propone la costruzione di un ponte sulla Manica

19 gen 10:49 – (Agenzia Nova) – Il ministro degli Esteri britannico Boris Johnson ha proposto la costruzione di un ponte sul Canale della Manica per unire la Gran Bretagna alla Francia: ne parlano tutti i principali giornali britannici riferendo dei contenuti del vertice bilaterale anglo-francese svoltosi ieri giovedi’ 18 gennaio a Sandhurst, in Inghilterra. Secondo il quotidiano conservatore “The Telegraph”, Boris Johnson nell’incontro con il presidente francese Emmanuel Macron ha definito “ridicolo” il fatto che due delle maggiori economie del mondo siano ancora unite “solo da un unico binario ferroviario”, riferendosi al collegamento sotterraneo dell’Eurotunnel che consente il trasporto via treni di passeggeri e merci. Il giornale ricorda che Johnson in passato si era detto favorevole ad un secondo tunnel stradale sotterraneo, ma ora sembra essersi convertito all’idea di un ponte che scavalchi il Canale della Manica; e quando ha evocato la realizzazione di un secondo collegamento sopra il mare, Macron gli ha risposto: “Sono d’accordo, facciamolo”. A quanto risulta, i due hanno gia’ deciso di mettere in piedi un comitato congiunto di esperti per esaminare la fattibilita’ dell’opera. Tutti gli analisti sono concordi nel definire questa disponibilita’ francese come una mano tesa ai britannici in vista del divorzio dall’Unione europea; tuttavia sottolineano anche il fatto, assai piu’ concreto, che nel corso del vertice Macron ha chiarito alla premier Theresa May come la Gran Bretagna dopo la Brexit dovra’ pagare se vuole garantire alla City di Londra il libero accesso ai servizi finanziari europei: per le speranze nutrite dalla May in vista delle trattative commerciali sul post-Brexit, si tratta di un duro colpo che si aggiunge all’obbligo della Gran Bretagna di contribuire con 45 milioni di sterline (oltre 50 milioni di euro, ndr) alle operazioni della polizia di frontiera nel porto francese di Calais per impedire agli immigrati illegali di raggiungere l’Inghilterra. Macron in sostanza ha ribadito la “linea dura” adottata dalla Francia e dall’Ue; e nella conferenza stampa congiunta al termine del vertice lo ha detto brutalmente: “Se desiderate accedere al mercato unico europeo, siete i benvenuti. Ma cio’ significa che dovrete continuare a contribuire al bilancio Ue e sottomettervi alla sua giurisdizione. Queste sono le regole, proprio come gia’ avviene nei rapporti con la Norvegia”. Solo cosi’, ha spiegato i presidente francese, l’Ue potra’ preservare il mercato unico interno che e’ il cuore del progetto europeo.

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Nasa, record 2017 il secondo anno piu’ caldo in assenza di El Nino

19 gen 10:49 – (Agenzia Nova) – Scienziati dell’Agenzia spaziale statunitense (Nasa) hanno oggi reso noto che il 2017 e’ stato il secondo anno piu’ caldo per la Terra da quando sono iniziate le rilevazioni, quindi dal 1880. Un dato che sorprende, sottolinea il quotidiano “New York Times” perche’ lo scorso anno non si e’ palesato El Nino, il fenomeno dell’innalzamento delle temperature nell’area del Pacifico equatoriale, che condiziona il riscaldamento generale. Dalla Nasa dicono si tratta della “nuova normalita’”, che si e’ cominciata a registrare nel 2001, in generale a causa delle emissioni di anidride carbonica e altri gas serra che hanno determinato l’innalzamento di oltre 1 grado della temperatura del pianeta dalla fine del 19mo secolo. Per evitare le peggiori conseguenze dei cambiamenti climatici gli scienziati Nasa affermano che la temperatura della Terra non deve innalzarsi oltre i 2 gradi.

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Canada, sondaggio mondiale mostra crollo del consenso canadese per l’amministrazione del presidente Trump

19 gen 10:49 – (Agenzia Nova) – Un nuovo sondaggio mondiale mostra oggi che e’ crollato il consenso dei canadesi nei confronti del presidente statunitense Donald Trump. Lo riferisce il quotidiano “Toronto Star”, precisando che Ottawa e’ il paese occidentale che ha maggiormente “punito” l’operato dell’inquilino della Casa Bianca. Il sondaggio condotto da Gallup registra il peggior consenso nei confronti degli Stati Uniti dal 2007 quando sono iniziate questo tipo di rilevazioni. Il gradimento della leadership statunitense e’ sceso di 20 punti in un anno e si attesta ora al 30 per cento a livello mondiale, tanto quanto la Cina. La Germania ha sostituito il consenso degli Stati Uniti come potenza mondiale, conquistando il 41 per cento, mentre la Russia e’ al 27 per cento. I canadesi intervistati sull’operato del governo Usa hanno fatto scendere l’asticella del gradimento al 40 per cento in un anno. Il 76 per cento della popolazione canadese ha disapprovato la gestione dell’amministrazione Trump nel suo primo anno di governo, il 20, invece, si e’ ritenuta soddisfatta.

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Usa, la Casa Bianca sostiene il provvedimento provvisorio dei Repubblicani sul bilancio

19 gen 10:49 – (Agenzia Nova) – Il presidente Donald Trump ha annunciato oggi di sostenere la legge di bilancio di breve termine del Partito repubblicano (Gop) alla Camera dei rappresentanti. Lo riferisce il sito “Politico”, precisando che dalla Casa Bianca hanno fatto sapere che “in attesa di un accordo, il presidente non intende essere ostaggio del Partito democratico e lasciare senza fondi i militari e la sicurezza nazionale”. Poche ore fa un tweet di Trump aveva creato scompiglio nel Gop quando il presidente ha sostenuto che il programma di assistenza sanitaria per i bambini economicamente svantaggiati (Chip) doveva “far parte di una soluzione di lungo termine, non di una estensione di breve termine o di 30 giorni”. Nei complicati negoziati per evitare lo “shutdown” (il blocco delle attivita’ ammnistrative per la mancanza di fondi federali) di questo fine settimana, i repubblicani avevano ieri lavorato ad un accordo promettendo ai democratici che avrebbero rifinanziato per sei anni il Chip a patto che il Partito votasse per il varo di un una legge di bilancio provvisoria. Una strategia della quale Trump forse non era a conoscenza.

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Francia, una nuova fase di mediazione con gli occupanti di Notre-Dame-des-Landes

19 gen 10:49 – (Agenzia Nova) – La decisione del governo francese di abbandonare il progetto di un aeroporto a Notre-Dame-des-Landes, vicino a Nantes, apre una fase di mediazione con i manifestanti che occupano abusivamente l’area. Buona parte dei terreni sono agricoli e vengono attualmente coltivati dagli occupanti. Secondo “Le Figaro”, sara’ necessario condurre un censimento, visti i tanti profili presenti all’interno della comunita’, mentre “Libe’ration” parla del lavoro fatto per rendere abitabile il luogo. Il premier Edouard Philippe ha annunciato che sara’ necessario liberare le strade che attraversano l’area, come la D281, attualmente chiusa alla circolazione. Il ministro dell’Interno, Ge’rard Collomb, ha lanciato un ultimatum di 8 giorni per sgomberare la via. Intanto, il ministro dell’Economia, Bruno Le Maire, ha aperto le negoziazioni con il gruppo Vinci per stabilire i costi dell’annullamento del contratto di concessione. Il titolare di Bercy ha detto di voler pagare il prezzo “piu’ ridotto possibile”. Il governo ha annunciato dei lavori di ristrutturazione per l’aeroporto di Nantes, gestito da Vinci. Il costo dell’operazione dovrebbe ammontare a 450 milioni di euro.

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Accordo fra i servizi segreti turchi e tedeschi

19 gen 10:49 – (Agenzia Nova) – Dopo che i ministri degli esteri di Turchia e Germania hanno intrapreso un percorso di riconciliazione a livello diplomatico, ora le agenzie di sicurezza di entrambi i Paesi stanno cercando di normalizzare il rapporto teso. Mercoledi’ scorso gli esperti della sicurezza si sono riuniti a Berlino sotto la direzione dei Segretari di Stato di entrambi i paesi per lo scambio. Il Segretario di Stato Emily Haber e il suo collega turco Muhterem İnce hanno accettato di collaborare piu’ strettamente ed “efficacemente” in futuro. “Entrambe le parti hanno sottolineato l’importanza della loro cooperazione nella lotta alla criminalita’ transfrontaliera, cosi’ come la dimensione internazionale del terrorismo”, ha affermato il ministero dell’Interno. Le discussioni degli esperti proseguiranno e altre date saranno concordate gia’ nei prossimi giorni. La collaborazione e’ molto importante anche per la Germania che e’ stata “punto di partenza per terroristi jihadisti il cui percorso di viaggio porta in Siria attraverso la Turchia”. Il ministero dell’Interno ha giustificato la necessita’ di una stretta cooperazione. La parte turca e’ particolarmente interessata a un’azione congiunta contro i terroristi del Pkk curdo e contro il gruppo estremista di sinistra Dhkp-C. La Protezione della Costituzione parla di diverse centinaia di sostenitori in Germania. Si e’ discusso anche dei sostenitori del movimento del predicatore islamico Fethullah Guelen, che Ankara ritiene responsabile del tentativo di colpo di Stato del 2016. La Turchia chiede l’estradizione dei sostenitori di Guelen, compresi i funzionari pubblici e il personale militare, che hanno presentato domanda di asilo in Germania.

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Germania, un testimone di cui dubitare sul caso Abu Walaa

19 gen 10:49 – (Agenzia Nova) – Anil O. ha ora 24 anni ed e’ senza dubbio il testimone piu’ importante nel processo contro il predicatore di odio Ahmad Abdulaziz Abdullah A., alias “Abu Walaa”, e i suoi quattro presunti complici. Nelle loro cerchie, c’era anche l’attentatore del mercato di Natale di Berlino, Anis Amri. Anche gli adolescenti che hanno fatto esplodere una bomba di fronte a un tempio sikh a Essen hanno avuto contatti con la cellula, e numerosi uomini e donne del gruppo di Abu Walaa si sono recati in Siria per unirsi allo Stato islamico. Il processo ai cinque islamisti dinanzi all’alta Corte regionale Celle, presieduta da Frank Rosenow, e’ attualmente il piu’ rilevante e sensazionale processo contro i dirigenti della scena islamista in Germania. Il Procuratore generale e’ certo che Abu Walaa era il capo di una rete di reclutamento che ha radicalizzato i giovani uomini e li ha portati nell’Isis come combattenti. Gli investigatori lo considerano addirittura il “rappresentante in Germania” del gruppo terroristico, un “padrino del terrore”. La loro valutazione si basa essenzialmente sulle dichiarazioni del testimone Anil O., che un investigatore di alto rango definisce un “personaggio molto difficile”. E’ indiscusso che Anil O. come salafita abbia mantenuto intensi contatti con la rete dell’agitatore Abu Walaa. E’ anche indiscusso che O. si fosse recato in Siria per unirsi l’Isis. Tuttavia, ci sono molte incongruenze e contraddizioni nelle storie dopo il suo ritorno, anche nelle sue dichiarazioni riguardo il terrorista di Bonn Mutlu Gunal. Anil O. cresce con i suoi due fratelli a Gelsenkirchen, i suoi genitori sono turchi. Nonostante le difficolta’ a casa, Anil O. nel 2014 si e’ laureato al Ginnasio Grillo come miglior studente del suo anno. Nello stesso anno inizia a studiare medicina ad Aquisgrana. O. entra in contatto con l’Islam radicale attraverso la campagna di distribuzione del Corano “Lies” dell’associazione salafita, nel frattempo bandita. Nell’inverno 2013-14 si reca in Siria per la prima volta e presto torna in Germania. Nell’estate 2015, si trasferisce nuovamente in Siria, questa volta con sua moglie e suo figlio. Anil O. si unisce all’Isis: vuole servire l’organizzazione terroristica come medico, ma sei mesi dopo fugge con la sua famiglia respinto dalla crudelta’ dell’Isis, come in seguito ha spiegato ai giudici a Dusseldorf. E’ stato in Turchia per un quarto del 2016, prima di tornare in Germania. Ora gli investigatori nutrono dubbi circa la sua reale redenzione.

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