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RaiWay, verso la nomina del quarto consigliere

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RaiWay si prepara all’ormai imminente sbarco in Borsa. Si tratta di mettere sul mercato una quota minoritaria della società delle torri che fa capo alla Rai, fino al 49%, come ha recentemente ribadito al question time il Ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi.

Il nuovo board di RaiWay è stato rinnovato nei giorni scorsi, manca ancora però la nomina del quarto consigliere indipendente, probabilmente una donna, per completare il management che seguirà tutta la fase di quotazione. La prossima settimana, forse già lunedì, dovrebbe esserci un Cda e, con molta probabilità, una nuova assemblea degli azionisti per procedere alla cooptazione del consigliere mancante.

L’Ipo di RaiWay è una scelta importante per la Rai, che permetterà non solo di fare cassa (si parla di circa 600 milioni di euro, ndr) ma anche di rimettere in moto un’azienda, per troppo tempo caratterizzata da un forte immobilismo, che potrebbe diventare centrale sul mercato europeo delle tlc.

Il momento del resto è propizio. Mediaset ha già fatto la sua mossa vendendo il 25% di Ei Towers per 283 milioni di euro e adesso guarda con attenzione alle torri di Telecom Italia che però preferisce procedere cautamente e attendere la quotazione di RaiWay per poter poi valutare il da farsi, ma già si parla di vendita.

Anche altri operatori tlc, come Wind, hanno già manifestato l’intenzione di cedere le loro torri. Segno che il mercato è in pieno fermento e che la strategia delle telco punta alla dismissione di questi asset per poter poi affittare il servizio da terzi.

E’ di oggi la notizia che la Gazzetta Ufficiale ha pubblicato il Dpcm recante i criteri e le modalità di dismissione della partecipazione detenuta indirettamente dal ministero dell’Economia nel capitale di RaiWay.

L’alienazione potrà essere effettuata, anche in più fasi, attraverso il ricorso, singolo o congiunto, a un’offerta pubblica di vendita ovvero a una trattativa diretta da realizzare attraverso procedure competitive trasparenti e non discriminatorie.

L’offerta pubblica di vendita è individuata come “prioritaria e preferenziale”, la Rai potrà procedere a trattativa diretta “solo qualora le condizioni dell’azienda e dei mercati finanziari non consentano una positiva realizzazione dell’operazione mediante offerta pubblica”.

Intanto RaiWay è a caccia del quarto consigliere indipendente. Al momento delle nomine era circolato il nome di Patrizia Grieco, presidente di Enel, ma la sua candidatura è venuta meno data l’evidente incompatibilità con il ruolo al vertice del gruppo elettrico (detenuto al 31,2% dal Mef che, a sua volta, controlla la Rai e quindi indirettamente anche RaiWay).

Il nome non è stato ancora individuato, ma si parla già di una donna perché la società ha deciso di adeguarsi volontariamente alle nuove norme sulle quote rosa nei consigli di amministrazione e di controllo delle società pubbliche costituite in Italia.

In teoria Rai Way ha tempo fino al giorno prima della quotazione per cooptare l’ultimo consigliere, ma la società vuole arrivare a Piazza Affari con il board al completo.

Il neo presidente è Camillo Rossotto che resta anche direttore Finanza e Pianificazione Rai. Riconfermato come amministratore delegato per Stefano Ciccotti. E’ entrato in Cda pure Salvatore Lo Giudice, che manterrà l’incarico di direttore Affari Legali in Rai.

I tre consiglieri indipendenti ed esterni all’azienda che entreranno ufficialmente in carica dal primo giorno di inizio delle negoziazioni sono: Joice Bigio, che proviene dal board di Fiat, Fabio Colasanti, già Direttore Generale Information Society della Commissione Europea, e l’esperto di Finanze Patrizio Messina.

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