l'audizione

Rai, Foa è il nuovo presidente. Ok dalla Commissione di Vigilanza: ‘Il mio non mandato politico, ma professionale. Sfiderò Netflix&Co.’

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Via libera della Vigilanza a Foa presidente Rai. Alle ore 13 Marcello Foa è stato audito dalla Commissione di Vigilanza Rai prima della ratifica della sua nomina a presidente Rai: ‘Il mio non è un mandato politico, ma professionale. La Rai per vincere la concorrenza deve essere in grado di sfidare Netflix&Co.’ Alle 19 il voto finale della Commissione per ratificare la nomina.

Marcello Foa è ufficialmente il nuovo presidente della Rai. Il via libera è arrivato dalla Commissione Vigilanza con 27 sì, 3 voti contrari, una scheda nulla e una bianca. Hanno votato 32 componenti della bicamerale su 40.

Prima dell’audizione in Parlamento ha commesso una gaffe o è stata una provocazione, perché contrario a farsi ascoltare dalla Commissione di vigilanza prima della ratifica della sua nomina a presidente della Rai?
Alle ore 13 inizierà la mia deposizione davanti alla Commissione di Vigilanza RAI. Chi avesse piacere potrà seguirla in streaming”, ha scritto su Twitter e Facebook, (dopo ha rettificato), Marcello Foa, il consigliere Rai nominato dal CdA presidente e ascoltato oggi alle 13 dai membri della Commissione di vigilanza Rai. “Qualora vogliate ratificare la mia nomina a presidente Rai, sarò un presidente che darà spazio anche a idee differenti dalle mie. Mi ispirerò alla difesa del pluralismo dell’informazione, servirò il telespettarore con umiltà. Mi atterrei ai soli compiti che spettano al presidente sulle scelte strategiche della Rai, senza invadere il campo dell’Amministratore delegato Fabrizio Salini“, ha detto Foa, dopo aver ricordato il suo curriculm professionale. 

Marcello Foa in audizione alla Commissione di vigilanza

Marcello Foa in audizione alla Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.

La nuova Rai secondo Foa: ‘La sfida a Netflix&Co.’

“Non ho mai ricevuto appoggi politici per far carriera. E il mio mandato conferitomi dal Governo non è politico, ma professionale”, ha aggiunto Foa, che promette, una volta presidente, di “premiare la professionalità e la meritocrazia in Rai, la prima industria culturale del Paese”. E per fronteggiare la nuova concorrenza rappresentata dagli Over the top, Foa ha la sua ricetta: “La sfida e la concorrenza sono oggi animate anche da Netflix, Apple, Amazon. Queste chiedono delle risposte intelligenti e rapide affinché la Rai resti un punto di riferimento dell’industria culturale. Servono quindi nuove logiche di linguaggi e di fruizione”.

Non giudicatemi dai miei retweet

Terminata l’audizione introduttiva, Marcello Foa ha ascoltato le domande di alcuni dei membri della Commissione. Quelli dell’opposizione, come Loredana De Petris, gli ha chiesto spiegazioni sui retweet ‘imbarazzanti’ di Foa, come quello sul presidente Mattarella: “I miei retweet, vanno trattati in maniera professionale. Sono dovuti a una scelta istintiva. Una cosa è ciò che si scrive e un’altra sono i retweet. Non è mai stata intenzione offendere o mancare di rispetto al Presidente Mattarella: non è nel mio costume, raramente attacco e manco di rispetto, men che meno nei confronti della massima carica dello Stato, per il sentimento di stima nei suoi confronti, per il rispetto per il suo ruolo di servitore dello Stato e per la sua storia, che ha visto il sacrificio supremo di un membro della sua famiglia. Non è mai stata né sarà mai mia intenzione mancare di rispetto al Presidente”, ha risposto Foa.

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