Lo scenario

Quando caleranno le bollette: possibili previsioni autunno 2022

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Dall’inizio del mese di giugno, ad aggravare la situazione, è arrivato il temuto taglio delle forniture di gas dalla Russia. Si tratta di un elemento che potrebbe avere un impatto davvero significativo sul mercato energetico europeo.

Rubrica settimanale Sos Energia, frutto della collaborazione fra Key4biz e SosTariffe. Una guida per il consumatore con la comparazione dei prezzi dell’elettricità, del gas e dell’acqua. Per consultare tutti gli articoli, clicca qui.

Il caro bollette è oramai uno dei temi “caldi” dell’attualità economica italiana ed europea. Già dalla seconda metà dello scorso anno, infatti, i prezzi delle materie prime energetiche hanno iniziato a far registrare una sostanziale crescita. Nel giro di pochi mesi, i prezzi al dettaglio per luce e gas hanno toccato valori da record negativo con picchi mai raggiunti prima. Questa crescita senza freni si è tradotta in una vera e propria stangata per i consumatori finali.

Dall’inizio del mese di giugno, ad aggravare la situazione, è arrivato il temuto taglio delle forniture di gas dalla Russia. Si tratta di un elemento che potrebbe avere un impatto davvero significativo sul mercato energetico europeo. In poche settimane, il prezzo all’ingrosso del gas (considerando l’oramai ben noto indice TTF) è schizzato verso l’alto. Rispetto ad inizio giugno, infatti, il costo al MWh del gas naturale è più che raddoppiato (da circa 80 €/MWh ad oltre 160 €/MWh) e il mercato continua a mostrare una certa instabilità.

Le previsioni per l’autunno 2022 non sono buone. Il rischio di una nuova stangata sui prezzi dell’energia è concreto. Le contromisure all’aumento delle materie prime sono poche ma potrebbero avere una certa efficacia. Di certo, il tema dei prezzi di luce e gas e, quindi, del caro bollette continuerà ad essere un argomento da prima pagina anche per i prossimi mesi. Vediamo, quindi, cosa potrebbe succedere alle bollette di luce e gas in autunno.

Prezzi di luce e gas stabili fino a fine settembre 2022

Partiamo dall’andamento dei prezzi del Mercato Tutelato in Italia, un riferimento anche per il Mercato Libero. Come confermato da ARERA, l’aggiornamento trimestrale dei prezzi, entrato in vigore a inizio luglio e valido fino a fine settembre, non ha apportato sostanziali modifiche ai prezzi al dettaglio di luce e gas per i clienti in regime di Maggior Tutela. Di fatto, le condizioni tariffarie del secondo trimestre dell’anno sono state prorogate anche per il terzo trimestre.

Questo dato rappresenta una buona notizia sia per chi è ancora nel Mercato Tutelato che per chi ha intenzione di passare subito al Mercato Libero. Quotazioni stabili, infatti, si tradurranno nell’assenza di aumenti per chi resta nel Mercato Tutelato mentre chi passa al Mercato Libero potrà continuare a beneficiare di offerte più vantaggiose e con prezzi ridotti rispetto alla Maggior Tutela, ottenendo così un risparmio significativo.

Ricordiamo che per individuare le migliori tariffe disponibili, ad oggi, sul mercato è possibile affidarsi al comparatore di SOStariffe.it per offerte luce e gas. Basta indicare una stima del proprio consumo annuo (recuperando il dato dalla bolletta oppure stimandolo con il tool integrato nel comparatore) per individuare rapidamente le tariffe da attivare direttamente online.

Per completare l’attivazione sarà poi possibile raggiungere il sito del fornitore e completare la procedura di sottoscrizione (basterà avere i dati anagrafici dell’intestatario e il codice POD per la luce o il codice PDR per il gas, entrambi riportati in bolletta, per completare l’operazione). Per i prossimi mesi, quindi, i clienti del Mercato Tutelato eviteranno ulteriori aumenti e chi sceglierà di passare ad una nuova offerta del Mercato Libero potrà continuare a trovare condizioni tariffarie vantaggiose.

Le bollette caleranno in autunno?

Cosa succederà, però, a partire dal prossimo mese di ottobre? Al momento, fare una previsione è molto complicato. Il mercato energetico continua ad essere particolarmente instabile e sarà necessario capire bene quali saranno gli sviluppi relativi agli approvvigionamenti di gas dalla Russia e da altri Paesi (è notizia di pochi giorni fa l’intenzione dell’Algeria, uno dei principali fornitori europei di gas, di aumentare i prezzi del gas).

I fattori in gioco sono numerosi. Le bollette di luce e gas saranno inevitabilmente condizionate dall’andamento del mercato all’ingrosso che potrebbe influenzare, in positivo o in negativo, la spesa dei clienti finali nel corso dei prossimi mesi. Rincari o tagli dei prezzi dipenderanno molto da quello che accadrà nel corso dei prossimi mesi.

Per evitare ulteriori stangate, l’Europa sta lavorando ad un nuovo meccanismo che porterà a fissare un tetto al prezzo del gas all’ingrosso. Un meccanismo simile è già stato applicato, tramite un’apposita deroga, alla Spagna ed al Portogallo. In futuro, però, il “price cap” per il gas potrebbe essere esteso a tutti i Paesi dell’UE con l’obiettivo di ridurre al minimo, o anche di azzerare, l’impatto dei possibili rincari del mercato all’ingrosso in autunno.

Il tetto al prezzo del gas dovrebbe essere fissato intorno agli 80-90 €/MWh. Si tratta di una quotazione nettamente inferiore all’attuale valore dell’indice TTF, che ha superato quota 160 €/MWh questa settimana, ma di molto superiore a quello garantito, fino a maggio 2023, per Spagna e Portogallo (da 40 a 70 €/MWh con una crescita graduale nel corso dei prossimi mesi).

L’applicazione di questo meccanismo, però, dovrebbe limitare gli aumenti per i consumatori, proteggendo i clienti finali da nuovi rincari legati ad un peggioramento delle condizioni del mercato all’ingrosso. Il tetto al prezzo del gas non si tradurrà in reali cali di prezzo o comunque non sarà sufficiente a riportare il mercato alle condizioni “pre-crisi”.

Le bollette, quindi, continueranno a viaggiare su quotazioni molto elevate nel corso dell’autunno e dei mesi successivi. All’orizzonte non c’è ancora una soluzione reale ad un problema che, di mese in mese, diventa sempre più rilevante per tutta l’economia europea. Il tetto al prezzo del gas, che dovrebbe essere definito nel corso delle prossime settimane, potrà rappresentare un’arma contro ulteriori rincari del mercato energetico.

Il Governo prepara ulteriori contromisure contro il caro bollette

Per contrastare l’emergenza in corso, il Governo italiano continua ad applicare misure transitorie con l’obiettivo di ridurre al minimo i rincari. La stabilità dei prezzi di luce e gas per questo trimestre, ad esempio, è fortemente legata al nuovo intervento arrivato nelle scorse settimane con la proroga delle misure già definite nei mesi scorsi e attive dall’ottobre del 2021.

Fino al prossimo mese di settembre, infatti, ci sarà l’azzeramento degli oneri di sistema in bolletta, sia per la luce che per il gas. Contestualmente, è previsto il taglio dell’IVA al 5% per il gas (una misura utile anche se meno rilevante rispetto ai mesi invernali per contenere i rincari). A questi due provvedimenti si affiancano ulteriori interventi pensati per sostenere le fasce più deboli.

È così che è stato rinnovato il potenziamento dei Bonus Luce e Gas per disagio economico e del Bonus Luce per disagio fisico. Le agevolazioni in questione potranno contare su di un bonus integrativo che andrà a sommarsi all’importo previsto dalla normativa. Tale bonus integrativo è valido fino alla fine del mese di settembre.

Ricordiamo che per l’accesso ai Bonus Luce e Gas per disagio economico è necessario avere un ISEE inferiore a 12 mila euro, oppure 20 mila euro in caso di “famiglia numerosa” con almeno 4 figli a carico. L’accesso al bonus è automatico. Basta aver richiesto l’ISEE per poter registrare l’accredito in bolletta del bonus.

Per quanto riguarda il Bonus Luce per disagio fisico, invece, è necessario presentare una domanda al comune o al CAF allegando una certificazione ASL attestante la necessità di utilizzare un’apparecchiatura elettromedicale necessaria per il sostentamento della vita e che comporta un consumo extra di energia elettrica.

Molto probabilmente, tutte le misure definite dal Governo registreranno un’ulteriore proroga. Nei prossimi mesi, infatti, si dovrebbe registrare un’estensione delle agevolazioni per tutto il quarto trimestre del 2022. Fino a che la crisi energetica andrà avanti, quindi, non sarà possibile allentare le misure già previste. I rincari che si registrerebbero sarebbero troppo alti e insostenibili per l’economia italiana.

Cosa succederà alle bollette di luce e gas in autunno quindi?

Il quadro della situazione, in questo momento, è chiaro. All’orizzonte difficilmente ci saranno dei cali di prezzo per le quotazioni all’ingrosso dell’energia. Di conseguenza, anche le bollette di luce e gas continueranno a viaggiare su livelli alti. Sono in fase di sviluppo delle contromisure pensate per contenere i rincari sui clienti finali e, in particolare, sulle fasce più deboli.

Per risolvere l’emergenza, oltre a meccanismi come quello del tetto al prezzo del gas, potrebbe essere necessario attuare interventi ancora più significativi e strutturali. La crisi energetica è strettamente collegata alle forniture di materie prime. L’Europa dovrà trovare il modo di entrare in possesso di materie prime energetiche con condizioni economiche agevolate.

Puntare sulle rinnovabili, già nel breve termine, potrebbe essere una soluzione parziale al problema. Gli elementi da valutare sono, in ogni caso, numerosi. Per le famiglie italiane, in ogni caso, ci sarà da fare i conti con prezzi alti per luce e gas ancora per molti mesi. Il Governo sarà chiamato a nuovi interventi transitori per poter alleggerire il peso dei rincari sulle famiglie e sull’economia del Paese. Nel futuro, in ogni caso, potrebbero arrivare anche nuovi interventi strutturali.