Drammatico

Qualcosa di buono

a cura di cinematografo.it |

2014 – USA

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Kate è una donna bellissima, sposata con un uomo premuroso e tanto innamorato. È una pianista di musica classica e ha molto successo nel suo lavoro. Inoltre, è circondata da amiche e amici che la stimano e le vogliono bene. La sua vita così dorata finisce con il cambiare notevolmente quando le viene diagnosticata la SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica, chiamata anche morbo di Lou Gehrig). Inizia così l’incubo. Unico bagliore è Bec, una giovane studentessa universitaria di musica, aspirante cantante. La ragazza conduce una vita disordinata, caotica, lontana da ogni tipo di responsabilità. Per racimolare un po’ di soldi accetta la proposta di lavoro fatta da Kate: dovrà assisterla durante il giorno quando il marito è al lavoro. Il matrimonio con Evan è messo a dura prova a causa della malattia e la crisi è inevitabile. Bec sarà il loro punto di scontro e di incontro. Spontanea e goffa, aiuterà Kate ad andare avanti e a ritrovare, per quanto possibile, il sorriso.

Qualcosa di buono, diretto da George C. Wolfe e tratto dall’omonimo romanzo di Michelle Wildgen, ha per protagoniste la due volte Premio Oscar, per Boys Don’t Cry e Million Dollar Baby, Hilary Swank e la ‘ribelle’ Fiona, della fortunata serie americana Shameless, Emmy Rossum.

È la storia di un’amicizia come tante, ma allo stesso tempo unica nel suo genere. Kate, rigida e perfezionista, si lascia andare con Bec, sfacciata e sognatrice, concedendosi piccole pazzie negli ultimi mesi di vita. Bec è il suo ‘angelo custode’, la sua ancora di salvezza e distrazione. È lei che la salva dal dolore della malattia e dal dramma interiore per il matrimonio finito. Kate si sente un peso per Evan e soffre per il tradimento dell’uomo. Vuole lasciarlo libero di vivere, di andare per la propria strada, pur essendo ancora entrambi innamorati.

Kate è sempre stata una perfezionista‘, commenta Hilary Swank. ‘Credo che per una lunga serie di ragioni Kate abbia sempre amato avere il controllo totale di ogni aspetto della sua vita, ma ora quel controllo viene improvvisamente spazzato via. L’unico aspetto che è ora in grado di controllare è il modo con cui affrontare tutto ciò che le sta accadendo. Personalmente ritengo che la bellezza del personaggio risieda nella sua capacità di comprendere se stessa lungo ogni passo di questo cammino, constatare le conseguenze che implica sui rapporti e avere non solo una visione più chiara delle persone che la circondano, ma anche riuscire a mostrarsi in un modo in cui non era mai stata capace di fare. Questa sua capacità ha avuto un effetto particolarmente potente su di me‘.

Qualcosa di buono ha molto in comune con Quasi Amici, il film di successo diretto da Oliver Nakache e Eric Toledano, con François Cluzet e Omar Sy. Entrambe storie al limite tra sogno e realtà, tra vita e morte, tra gioia e dolore, in cui due persone si salvano a vicenda. Ma in Qualcosa di buono c’è anche molto del drammatico Still Alice, scritto e diretto da Richard Glatzer e Wash Westmoreland, che ha regalato l’Oscar come migliore attrice protagonista a Julianne Moore. Kate, come la professoressa Alice Howland, cerca di ‘sopravvivere’ alla malattia, la prima con la SLA e la seconda con l’Alzheimer, interrogandosi e misurandosi con il corpo che cambia.

Qualcosa di buono è un dramma dalle diverse sfumature e con più momenti di estrema tristezza. Una storia che fa riflettere. Il ritratto di due donne accumunate dalla passione per la musica che scoprono se stesse e costruiscono nel giro di pochi mesi un’amicizia indistruttibile, che non è dovuta alla malattia di Kate, ma all’umorismo, alla naturalezza e ai momenti di spensieratezza che vivono assieme.

Il film, tanto divertente quanto rivelatore, tratta argomenti che vanno dal sesso alle lezioni di cucina, passando per la commovente intimità di un’amicizia sincera e di fiducia reciproca. Il risultato è una storia essenziale, fatta di sostentamento quotidiano e confessioni a notte fonda.

Regia: George C. Wolfe

Attori:

Hilary Swank (Kate), Emmy Rossum (Bec), Josh Duhamel (Evan), Loretta Devine (Marilyn), Ernie Hudson (John), Marcia Gay Harden (Elizabeth), Frances Fisher (Gwen), Jason Ritter (Wil), Julian McMahon (Liam), Ali Larter (Keely)

Soggetto: dal romanzo omonimo di Michelle Wildgen

Sceneggiatura: Jordan Roberts e Shana Feste

Fotografia: Steven Fierberg

Musiche: Jeanine Tesori

Montaggio: Jeffrey Wolf

Scenografia: Aaron Osborne

Costumi: Marie-Sylvie Deveau

Durata: 93’

Genere: Drammatico

Data di uscita del film in sala: 27 agosto 2015

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