Finestra sul mondo

Puigdemont chiede di negoziare, Incendi in California, Esportazioni record in Germania, Brexit

di Agenzia Nova |

Poteri, economia, finanza e geopolitica nelle ultime 24 ore

Finestra sul mondo è una rubrica quotidiana con le notizie internazionali di Agenzia Nova pubblicate in collaborazione con Key4biz. Poteri, economia, finanza, lette in chiave di interdipendenza con un occhio alla geopolitica. Per consultare i numeri precedenti, clicca qui.

Spagna, Puigdemont sospende la dichiarazione di indipendenza e chiede di negoziare

11 ott 11:01 – (Agenzia Nova) – Carles Puigdemont, presidente della Generalitat catalana, frena sulla dichiarazione di indipendenza e cerca di guadagnare tempo per evitare qualsiasi mossa avventata dal punto di vista politico. “Il popolo della Catalogna ha chiesto di diventare uno Stato indipendente sotto forma di Repubblica. Gli effetti di tale dichiarazione implicita vengono sospesi in attesa di dialogo e di giungere a una soluzione concordata col governo spagnolo”, ha dichiartao Puigdemont nel suo discorso di ieri riportato dai quotidiani spagnoli “El Mundo” e “La Vanguardia”. L’intenzione e’ quella di lanciare la palla nelle mani del governo di Madrid nella speranza di ottenere un maggior sostegno internazionale, che per ora e’ stato negato. Puigdemont ha espresso anche severe critiche nei confronti del re Felipe VI per il suo discorso rivolto ai cittadini spagnoli in seguito al referendum sull’indipendenza catalana e alla conseguente crisi politica. La cautela espressa da Puigdemont trova giustificazione anche nell’inarrestabile allontanamento di varie aziende e istituti bancari dalla Catalogna verso altre regioni spagnole.

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Colombia, frattura nel governo per legge sulla giustizia

11 ott 11:01 – (Agenzia Nova) – Il ministro dell’Ambiente colombiano, Luis Gilberto Murillo, e il ministro delle Infrastrutture, Jaime Pumarejo, entrambi membri del partito Cambiamento radicale (Cr) hanno rassegnato oggi le loro dimissioni, ponendo fine all’alleanza politica tra il presidente Juan Manuel Santos e l’ex vicepresidente Germa’n Vargas Lleras (Cr) iniziata nel 2010. La rottura, scrive il quotidiano “El Tiempo”, e’ dovuta al processo di pace con le Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia), che Vargas non ha mai sostenuto pienamente, nonche’ alle ambizioni politiche dell’ex vicepresidente, che vuole presentarsi come candidato alle elezioni presidenziali del 2018. Lo strappo definitivo si e’ avuto con la votazione della cosiddetta Giustizia speciale per la pace (Jpe), il progetto di legge che regolamenta la giustizia in base alla quale verranno giudicati gli ex guerriglieri e militari autori di reati gravi nel corso del conflitto tra forze armate e Farc.

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Usa, incendi in California: le vittime salgono a 13 gli edifici distrutti sono oltre 1500

11 ott 11:01 – (Agenzia Nova) – Salgono a 13 le vittime degli incendi che da tre giorni stanno devastando la California negli Stati Uniti. Lo riferisce il quotidiano statunitense “New York Times”. Gli incendi stanno interessando soprattutto la California del nord, in particolare le contee di Napa, Sonoma e Yuba. Oltre 1500 edifici, inclusi quelli delle rinomate aziende vinicole, sono andati distrutti.

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Regno Unito, Fmi taglia le previsioni di crescita e mette in guardia dagli effetti negativi della Brexit

11 ott 11:01 – (Agenzia Nova) – Il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita nel lungo periodo per il Regno Unito, dove gli effetti negativi della Brexit iniziano a farsi sentire. Nel suo ultimo World Economic Outlook l’Fmi ha ridotto le stime di crescita dall’1,9 per cento all’1,7 per cento. Nei prossimi cinque anni, si legge nel rapporto, la Grecia registrera’ un livello si crescita pari al 11,5 per cento, superiore al Regno Unito, che si fermera’ al 10,3 per cento. L’Fmi ha anche ridotto le previsioni di crescita per quest’anno dello 0,3 per cento, aumentando quelle per Germania, Francia e Italia. Ma secondo lo studio il Regno Unito crescera’ piu’ velocemente rispetto a Francia e Italia nel 2018. Le stime sono in linea con quelle pubblicate nel mese di luglio. Maurice Obstfeld, capo economista dell’Fmi, ha dichiarato che il taglio alle previsioni di crescita e’ il risultato della Brexit: “abbiamo previsto gia’ nel periodo pre-referendum che ci sarebbero stati effetti negativi sull’economia britannica nel lungo periodo. Credo che stiamo iniziando a vederli”. Le prime stime dell’Fmi sulla crescita economica nel 2017, pubblicate nel 2012, parlavano di una crescita del 2,84 per cento. Due mesi prima del referendum dello scorso giugno l’istituto finanziario ha previsto una crescita del 2,2 per cento. Dopo la vittoria del “leave” l’Fmi ha ulteriormente ridotto al sua stima all’1,1 per cento.

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Regno Unito, deputati chiedono a David Davis di pubblicare studi su impatto Brexit

11 ott 11:01 – (Agenzia Nova) – Piu’ di 120 deputati hanno firmato una lettera chiedendo a David Davis, segretario di Stato per l’uscita dall’Unione europea nel governo di Theresa May, di pubblicare le informazioni riservate che il suo dipartimento sta raccogliendo sugli effetti della Brexit su occupazione e standard di vita nel Regno Unito. Nella missiva il governo viene accusato di “tenere all’oscuro non solo il parlamento ma anche i cittadini”, e si sottolinea come tenendo i dati riservati si impedisca ai deputati di chiedere conto ai ministri. Il dipartimento incaricato dell’uscita dall’Ue ha perfino rifiutato di rivelare quali settori sono stati oggetto di indagine, rispondendo che gli studi verranno pubblicati “a breve” e a “tempo debito”. “Lasciare l’Unione europea avra’ un impatto enorme sulla nostra economia per le generazioni future”, si legge nella lettera, firmata da deputati laburisti, liberal-democratici e del Partito nazionale scozzese. “Crediamo sia importante avere un dibattito franco sull’impatto della Brexit sulla nostra economia e su cosa puo’ essere fatto per mitigare i rischi”. Cio’, tuttavia, “e’ possibile solo se le analisi sull’impatto dell’uscita dall’Ue vengono pubblicati”.

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Francia, reattori nucleari troppo vulnerabili

11 ott 11:01 – (Agenzia Nova) – Le piscine di raffreddamento di 62 reattori nucleari in Francia non sono abbastanza protetti da eventuali attacchi terroristici. Lo afferma l’ultimo rapporto di Greenpeace, riportato da “Libe’ration”, “Les Echos” e “Le Monde”. “Un attacco contro le strutture potrebbe provocare una catastrofe nucleare maggiore, con un rilascio importante di gas e particelle radioattive” si legge nel documento, che parla di conseguenze “gravi” per la popolazione. Lo studio e’ stato condotto da sette esperti che per 18 mesi hanno studiato le strutture dei reattori francesi. Per evitare la diffusione di informazioni sensibili, Greenpeace ha consegnato il rapporto nelle mani della autorita’ senza rendere pubblici i dettagli delle “falle” individuate. Per tutte risposta Edf ha fatto sapere che le sue strutture son tutte “sicure” in quanto “sono state concepite per resistere alla caduta di un aereo”. La societa’ ha previsto un budget di 700 milioni di euro per rinnovare gli stabilimenti entro il 2023. Una cifra ritenuta insufficiente da Greenpeace, che parla di una somma compresa tra 1 e 2 miliardi di euro necessaria per apportare le modifiche necessarie.

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Germania, nuovo record delle esportazioni nel mese d’agosto

11 ott 11:01 – (Agenzia Nova) – L’export nazionale tedesco, secondo l’Ufficio federale di statistica, e’ aumentato nel mese di agosto del 3,1 per cento rispetto al mese precedente. L’aumento e’ il piu’ significativo da un anno a questa parte. Gli economisti interpellati dall’agenzia stampa “Reuters” avevano previsto un aumento dell’1,0 per cento, dopo un lieve aumento dello 0,2 per cento a luglio. Le importazioni invece nel mese di agosto sono salite del 1,2 per cento, piu’ del doppio di quanto preventivato. Nel complesso, la Germania ha venduto beni per un valore 103,1 miliardi di euro all’estero, con un incremento del 7,2 per cento rispetto ad agosto 2016. Il commercio con gli altri Paesi della zona euro e’ stato ben al di sopra della media, con un aumento del 10,6 per cento. Le esportazioni verso i Paesi al di fuori dell’Unione europea, come gli Stati Uniti e la Cina, sono aumentate del 5,6 per cento. In totale le esportazioni tedesche hanno superato le importazioni, rettificando le variazioni stagionali, di 21,6 miliardi di euro. Gli economisti del Fondo monetario internazionale (Fmi) e la Commissione europea reputano i dati un’indicazione del fatto che la Germania ha investito troppo poco nel suo mercato interno, il che potrebbe frenarne la crescita a lungo termine.

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 La Germania in forte ritardo sugli obiettivi di contrasto al riscaldamento globale

11 ott 11:01 – (Agenzia Nova) – La Germania e’ ancora lontana dai suoi obiettivi auto-imposti di taglio delle emissioni inquinanti, e la situazione e’ piu’ drammatica di quanto previsto. Ufficialmente il governo federale mira a tagliare le emissioni del 40 per cento rispetto al valore del 1990 entro il 2020. Tuttavia, il divario rispetto all’obiettivo e’ molto maggiore del previsto sulla base di calcoli fatti dal ministero dell’Ambiente. Nella migliore delle ipotesi, entro il 2020 ci sara’ una diminuzione del 32,5 per cento; nel peggiore dei casi, le emissioni diminuiranno solo del 31,7 per cento. Circa 100 le iniziative che dovrebbero ancora contribuire a raggiungere l’obiettivo. Il cancelliere Merkel in campagna elettorale aveva promesso di mantenere l’impegno. Le fonti rinnovabili non bastano, secondo il segretario all’Ambiente Jochen Flasbarth. Ogni 12,5 milioni di tonnellate di CO2 corrispondono a un punto percentuale sul target da raggiungere, ma il bilancio totale delle emissioni sembra non migliorare, soprattutto a causa del settore dei trasporti e del riscaldamento degli edifici. Invece delle stimate 750 milioni di tonnellate di anidride carbonica per il 2020, la Germania ne emettera’ probabilmente 844 milioni. Appare pertanto molto lontano l’obiettivo entro il 2035 di una riduzione rispetto al 1990 del 55 percento delle emissioni. Cio’ causerebbe una vergogna a livello internazionale per la Germania. La nazione dovrebbe emettere 90 milioni di tonnellate in meno per tre anni e secondo il capo dell’Agenzia tedesca per l’energia, Andreas Kuhlmann, senza l’uscita dal carbone cio’ non sara’ possibile.

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Eni attinge alla dieta mediterranea per sintetizzare biocarburanti

11 ott 11:01 – (Agenzia Nova) – La compagnia petrolifera italiana Eni scommette sulla crescita dei biocarburanti, che nel 2015 hanno rappresentato poco piu’ dell’1 per cento dell’output energetico complessivo italiano. Il governo, incalzato dagli obiettivi europei in materia di energie rinnovabili ed ispirato dall’ampio consumo di olio vegetale nella dieta alimentare nazionale, sta tentando di attirare i produttori tramite incentivi fiscali. Circa 100 mila ristoranti in tutto il paese, scrive “Bloomberg”, hanno iniziato cosi’ a riciclare i loro olii esausti, che vengono consegnati ad appositi centri di raccolta e da li’ alle raffinerie di Eni. La sfida, per il governo, e’ convincere anche le famiglie e i privati a mobilitarsi, cosi’ che la compagnia petrolifera possa conseguire i suoi ambiziosi obiettivi di produzione. Eni intende piu’ che raddoppiare la produzione di biocarburanti tra il 2018 e il 2019, ma non e’ tutto: la sua bioraffineria a Venezia puo’ gia’ processare 360 mila tonnellate di olio vegetale e grassi ogni anno, e un aggiornamento previsto per il 2020 portera’ la capacita’ annua a 600 mila tonnellate, che equivarranno a 420 mila tonnellate di biodiesel. Si tratta di un dato significativo, sottolinea “Bloomberg”, considerato che nel 215 l’output totale di biocarburanti in Italia e’ stato pari a 575 mila tonnellate. Eni ha anche accantonato 280 milioni di dollari per la realizzazione di una nuova bioraffineria in Sicilia. Il problema, appunto, e’ l’approvvigionamento della “materia prima”: Canoe, che riunisce le societa’ di raccolta e trattamento degli olii esausti, ne raccoglie ogni anno 70 mila tonnellate, ma il volume potrebbe triplicare a 200 mila tonnellate grazie alla sensibilizzazione delle famiglie italiane. Canoe intende inaugurare una campagna di sensibilizzazione il prossimo anno per raggiungere quell’obiettivo.

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