I dati

Pubblicità in Italia a +2,5% nei primi otto mesi del 2018 grazie a web, radio e cinema

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Tra gennaio e agosto 2018, boom della pubblicità al cinema, con un incremento di oltre il 20%, segue il web advertising con un +8,3% di spesa, e quindi la radio, con un +6,3% (ma +18% solo ad agosto).

Riparte il comparto pubblicitario in Italia nei primi otto mesi dell’anno in corso. Gli investimenti in pubblicità sono cresciuti del 2,5% tra gennaio ed agosto del 2018, secondo i nuovi dati Nielsen, e il solo agosto ha registrato complessivamente un +4,9%.

Parliamo di una spesa nazionale che nell’insieme si aggira attorno ai 3,8 miliardi di euro, nel cumulato gennaio-agosto 2018.

Pur essendo un mese non particolarmente attrattivo per gli investimenti pubblicitari, la buona crescita di agosto conferma l’andamento già registrato nei mesi precedenti, grazie a un’onda lunga che si è protratta anche durante l’estate”, ha spiegato Alberto Dal Sasso, Ais Managing Director di Nielsen.

Il clima non propriamente sereno che prospettavamo in avvicinamento nei mesi scorsi si sta trasformando in una forte turbolenza economica favorita dai cosiddetti venti sovranisti, che stanno soffiando in tutta Europa e da una manovra molto sfidanti”.

Se il mercato rimanesse stabile per i restanti quattro mesi, il 2018 si chiuderebbe con una crescita del +1,5% rispetto all’anno precedente. È una prospettiva plausibile”, ha proseguito Dal Sasso.

Aspettiamo di vedere il consolidato di settembre come segno determinante per la fine dell’anno, tenendo in considerazione questo dato come indicativo dell’andamento dell’autunno pubblicitario di questo complicato 2018”.

In particolare, si legge nella nota Nielsen, a trainare la spesa in pubblicità nel nostro Paese, tra gennaio e agosto 2018, è stato il cinema, con un incremento su base annua di oltre il 20%, il web advertising con un +8,3%, e quindi la radio, con un +6,3% (ma +18% solo ad agosto).

Bene anche la TV, che cresce ad agosto del +4,4% e chiude i primi otto mesi del 2018 a +1,5%.

Negativo, invece, il segno per i quotidiani, che nel singolo mese calano del -0,9%, consolidando il periodo cumulato a -5,7%. Stessa sorte per i periodici, sia ad agosto, sia nei primi otto mesi dell’anno in corso, con cali rispettivamente del -3,5% e del -8,4%.