Contro la disinformazione

Pubblicità elettorale, approvate regole più severe nella Ue in vista delle elezioni del 2024

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Le nuove regole, approvate dai paesi europei e dall’Europarlamento lunedì scorso, costringono a maggior trasparenza contro la disinformazione.

Le Big Tech dovranno d’ora in poi adeguarsi alle nuove regole in materia di pubblicità politica appena approvate dal trilogo della Ue. In pratica, le grandi piattaforme (Facebook, Google ecc) dovranno chiaramente etichettare i contenuti di advertising politico, indicare chi lo ha pagato e quanto e a quali elezioni si riferiscono, il tutto in previsione delle elezioni europee in programma l’anno prossimo.

Le nuove regole, approvate dai paesi europei e dall’Europarlamento lunedì scorso, costringono quindi le piattaforme ad essere iper trasparenti per conformarsi.

Tanto più che le trasgressioni potranno essere sanzionate fino al 6% del fatturato annuo.

Pubblicità off limits per entità straniere

Le norme impediranno alle entità di paesi terzi di sponsorizzare pubblicità politica nell’UE nei tre mesi precedenti un’elezione o un referendum.

Ciò includerà il divieto di annunci che profilano le persone in base all’etnia, alla religione o all’orientamento sessuale.

“Le nuove regole renderanno più difficile per gli attori stranieri diffondere disinformazione e interferire nei nostri processi liberi e democratici”, ha detto in una nota il deputato Sandro Gozi, che ha guidato il processo al Parlamento europeo.

I paesi e i legislatori dell’UE hanno raggiunto un accordo dopo aver discusso i dettagli del progetto di regolamento, proposto lo scorso anno dalla Commissione Europea.

Database unico degli annunci

Tutti gli annunci politici online saranno disponibili in un archivio di annunci online.

“Abbiamo anche assicurato un ambiente favorevole per la campagna transnazionale in tempo per le prossime elezioni del Parlamento europeo”, ha affermato Gozi in una nota.

Il Parlamento europeo terrà le elezioni nel giugno del prossimo anno.

Molti però sono preoccupati per la disinformazione e le ingerenze straniere nel periodo che precede le urne.

Le regole a livello di blocco si applicheranno 18 mesi dopo la loro entrata in vigore, prevista per il 2025.

Fino ad allora, misure che regolano la fornitura non discriminatoria di pubblicità politica transfrontaliera. Ciò vale anche per i partiti politici e i gruppi politici europei, che saranno già presenti per le elezioni del Parlamento europeo nel 2024.

Qual è il prossimo passo?

Le misure sono già state concordate dai legislatori dell’UE, ma richiedono ancora l’adozione formale da parte del Consiglio e del Parlamento europeo.

Una volta che ciò accadrà, ci sarà un periodo di 18 mesi prima che le regole si applichino. Tuttavia, le norme sulla fornitura non discriminatoria di pubblicità politica transfrontaliera saranno in vigore per le elezioni del 2024.

“Le elezioni devono essere una competizione aperta, senza tecniche opache o interferenze”, ha detto in una nota Věra Jourová, vicepresidente per i Valori e la trasparenza.

“Le persone devono sapere perché vedono un annuncio, chi lo ha pagato, quanto e quali criteri di targeting sono stati utilizzati. Le nuove tecnologie dovrebbero essere strumenti per l’empowerment e il coinvolgimento dei cittadini, non per la confusione e la manipolazione”.