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PSN, la mozione per conoscere strategia Governo su sovranità digitale

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La Camera è chiamata a votare la mozione per impegnare il Governo a coinvolgere in modo prioritario i fornitori di servizi cloud italiani per il cloud nazionale e la realizzazione del Polo Strategico Nazionale con l’obiettivo di valorizzare imprese e competenze dell’Italia ed evitare sia di far crescere con i nostri fondi europei il PIL di altri Stati sia di perdere in pochi anni il controllo sull’economia del nostro Paese.

Sono giorni decisivi per “disegnare” il cloud nazionale e il Polo Strategico Nazionale dei dati critici e strategici della Pubblica amministrazione ed evitare che possano finire nelle mani delle big tech, con il reale rischio di una sorveglianza di massa e la perdita della capacità di processare i dati: se la capacità di computing passa completamente nelle mani di Google, Amazon, Apple&Co., si perderà il controllo sull’economia del Paese.

Il contesto

Il PNRR stanzia significative risorse economiche per implementare il cloud nelle Pubbliche amministrazioni. I fondi sono dedicati alla creazione del Polo Strategico Nazionale (PSN): una nuova infrastruttura in grado di custodire i dati e servizi critici e strategici ed anche per l’erogazione di servizi cloud a servizio delle PA, con data center distribuiti geograficamente sul territorio nazionale. Una parte delle risorse economiche sarà dedicata a favorire, non c’è l’obbligo, la migrazione verso il PSN dei dati delle PA dotati oggi di data center non sicuri.

Quale strategia per la sovranità digitale?

Il PNRR stanzia significative risorse economiche per implementare il cloud nelle Pubbliche amministrazioni. Quella del cloud nazionale e Polo Strategico Nazionale è la partita più importante per lo sviluppo tecnologico e la sovranità digitale dell’Italia nei prossimi anni, ma si gioca già adesso. Ora il Governo deve scegliere quale strategia di sviluppo adottare, per esempio, per le imprese italiane specializzate nella fornitura di servizi cloud. Se coinvolgerle in modo prioritario oppure affidare, in modo diretto o indiretto, alle Big Tech il controllo e la relativa l’estrazione di valore dai dati dei cittadini, degli Enti, delle Pa e degli asset strategici dell’Italia? 

Questo secondo, irresponsabile, scenario, prefigura anche l’impossibilità di garantire la sovranità digitale, perché diverse leggi USA, non solo il famoso Cloud Act, ma anche ‘FISA 702′ e ‘EO 12333’ possono obbligare le società statunitensi al trasferimento dei dati degli italiani alle agenzie e ai servizi Usa, mantenendo anche segreta questa l’attività.

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Voto su mozione per conoscere la strategia del Governo su sovranità digitale

Per conoscere la strategia sulla sovranità digitale che il Governo adotterà sul cloud nazionale l’Aula della Camera dei Deputati voterà su una mozione che impegna il Governo a coinvolgere in modo prioritario i fornitori di servizi cloud italiani per il cloud nazionale e la realizzazione del Polo Strategico Nazionale con l’obiettivo di valorizzare imprese e competenze dell’Italia ed evitare sia di far crescere con i nostri fondi europei il PIL di altri Stati sia di perdere in pochi anni il controllo sull’economia dei dati, che è ormai l’economia di ogni Paese, Italia inclusa.