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Proteggere i dati e nessuna sorveglianza di massa, ecco il primo standard globale sull’IA dell’Unesco

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Un documento di portata storica, che definisce i valori e i principi comuni che guideranno la costruzione dell'infrastruttura legale necessaria per garantire il sano sviluppo dell'intelligenza artificiale a livello mondiale, almeno nel settore della scienza, dell’educazione e della cultura.

Scarica il testo “Recommendation on the ethics of Artificial Intelligence”

Il tempo dell’intelligenza artificiale

Il tempo dell’intelligenza artificiale (IA) è arrivato. La tecnologia è già in uso in molte imprese nel mondo e soprattutto con l’esplosione della pandemia di Covid-19 più di un’organizzazione su tre a livello globale ha deciso di investire in queste soluzioni, sia per potenziare la produttività, sia per migliorare i livelli di resilienza.

Ne consegue che la spesa in soluzioni di intelligenza artificiale, da parte delle imprese di tutto il mondo, ha raggiunto i 50 miliardi di dollari nel 2020 e potrebbe arrivare a 167 miliardi di dollari entro il 2027, secondo stime Fortune Business Insight.

Anche la Pubblica Amministrazione ad ogni livello sta valutando un suo impiego più esteso nei prossimi anni, ma ovviamente c’è da affrontare il tema etico.

Che ne sarà dei dati dei cittadini e di quelli sensibili e strategici a livello governativo, industriale e di nazione? Come saranno trattati? Chi ci assicura che la tecnologia, a seconda di come venga utilizzata, non causi discriminazioni su base etnica, culturale, linguistica, politica, di orientamento sessuale? Come impedire la sorveglianza di massa di persone e organizzazioni?

Il quadro regolatorio dell’Unesco

Sono domande su cui sta riflettendo la stessa Unione europea, ma che per prima al momento solo l’Unesco, l’Organizzazione delle Nazioni unite per l’Educazione, la scienza e la cultura, è riuscita a sistemare in un quadro regolatorio sufficientemente articolato.

Il primo standard etico globale sull’IA è stato infatti presentato dall’agenzia delle Nazioni unite nata per promuovere la pace e la comprensione tra le nazioni con l’istruzione, la scienza, la cultura, la comunicazione e l’informazione, che d’altronde ha come obiettivo “Il rispetto universale per la giustizia, per lo stato di diritto e per i diritti umani e le libertà fondamentali”.

Nel testo base della Raccomandazione agli Stati membri dell’Unesco si evidenziano i punti di forza della tecnologia, quindi i suoi vantaggi, e quelli che ancora oggi sono considerati dei rischi, che è meglio non correre.

I punti chiave

Quattro i punti chiave: proteggere i dati di persone e organizzazioni (ogni individuo deve potere essere in possesso pieno dei suoi dati, deve potere avere il pieno controllo su di essi); divieto di sorveglianza di massa; monitorare sempre e valutare i risultati dell’impiego dell’IA; protezione dell’ambiente (sviluppare ed alimentare l’IA a impatto ambientale zero).

Questo è un mondo che si ritrova ad affrontare già diverse minacce, dai cambiamenti climatici all’inquinamento, dalla crisi economica a quella sociale, dalle disuguaglianze crescenti alle sempre possibili guerre. L’IA dovrebbe aiutare a risolvere almeno qualcuno di questi problemi, non aggiungerne altri.