Il progetto

Progetto UE da 28 milioni di euro per il restyling delle auto elettriche

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Partito lo scorso anno, il progetto europeo Ecochamps sostenuto anche dall’italia si propone di rendere più accattivanti, efficienti e competitive le auto elettriche sul mercato entro il 2018

Auto dal design più accattivante, più efficienti in strada e in grado di rendere i nostri spostamenti più ecosostenibili. Si tratta delle automobili 100% elettriche o ibride, che il progetto europeo “Ecochamps vuole promuovere e allo stesso tempo innovare, rendendole più ‘cool’ agli occhi del consumatore e più competitive sul mercato automobilistico europeo e internazionale.

Un’iniziativa partita a maggio 2015, della durata di tre anni, che può contare su un budget di 28,5 milioni di euro, per il 75% erogati dall’Unione europea e a valere sul programma Horizon 2020, e che si pone come obiettivi:

  • migliorare l’efficienza della meccanica del 20% (tra cui l’efficacia delle nuove batterie di accumulo dell’energia elettrica);
  • lavorare sul design esterno ed interno, riducendo volume e peso del mezzo;
  • abbattere i costi dei veicoli e quindi il prezzo finale al consumatore;
  • tagliare le emissioni inquinanti e i gas serra.

Su quest’ultimo punto il progetto Echochamps, a cui hanno aderito 27 partner di un consorzio di Paesi guidato dall’Olanda, che comprende Italia, Germania, Francia, Austria, Regno Unito, Belgio e Spagna, si pone come ulteriore fine quello di sostenere le azioni dell’Ue per il clima e contro il global warming.

Ricordiamo che l’Europa si è data diversi obiettivi da raggiungere nei prossimi anni, a cui la mobilità elettrica, unitamente al potenziamento delle fonti energetiche rinnovabili, può dare una grossa mano:

  • entro il 2020 ridurre del 20% le emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990;
  • entro il 2030 ridurre almeno del 40% le emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990;
  • portare almeno al 27% la quota delle energie rinnovabili nel consumo totale di energia;
  • entro il 2050 ridurre le emissioni in misura sostanziale dell’80-95% rispetto ai livelli del 1990 nell’ambito degli sforzi complessivi richiesti dai paesi sviluppati.