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Procurement pubblico e genAI: la soluzione ‘Spazio etico’ di Lepida

L’intelligenza artificiale generativa (genAI) può trasformare il procurement pubblico rendendolo: efficiente, mediante l’automazione di attività ripetitive; trasparente, incrementando la tracciabilità delle decisioni; efficace, abilitando un supporto decisionale basato su dati.

In questo approccio il principale punto di attenzione è che l’AI Act classifica il procurement come “alto rischio” e fornisce requisiti essenziali (dati di qualità, documentazione, supervisione umana).

La normativa, però, copre la fase pre-deployment, ma non i rischi dinamici e contestuali che emergono nell’uso quotidiano della GenAI.
Per questo motivo, nell’ambito dei Thematic Working Group dei DIH europei, Lepida ha proposto una soluzione di “Spazio Etico” per la genAI che permette operativamente di affrontare i rischi di interazione con la genAI mappando le procedure in tre dimensioni: sensibilità dei dati utilizzati; rischio della domanda posta; sensibilità delle informazioni fornite dall’utente.

Ogni interazione, mappata in questo Spazio, consente al sistema di genAI di attivare controlli proporzionati, avvisi e risposte verificabili.

In questo modo si possono mappare neutralità, inclusività e concorrenza leale nelle gare, rafforzando l’AI Act con un meccanismo pratico e dinamico di gestione dei rischi, anche nel procurement pubblico.

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