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Privacy Ue: proposte norme più severe per WhatsApp, Skype, Facebook & Co

La Commissione Europea ha pubblicato oggi una nuova proposta per aggiornare il vecchio quadro normativo sulla privacy nelle comunicazioni elettroniche, che risale ormai alla Direttiva 2002/58/CE che peraltro si applica soltanto agli operatori Tlc tradizionali. La nuova direttiva ePrivacy entrerà in vigore entro il 25 maggio del 2018 e oggi la Commissione ha proposto un giro di vite sulla protezione dati delle chat di messaggistica r dei social come WhatsApp, Skype, Facebook, Messenger, Gmail, Viber e iMessage che dovranno sottostare alle medesime regole in termine di protezione dati degli operatori Tlc.

Il nuovo regolamento proposto dalla Commissione introduce l’obbligo del consenso per il trattamento di qualsiasi dato personale online.

In particolare, la Commissione propone che siano protetti sia il contenuto delle comunicazioni (siano esse via chat, email o telefonate internet-based), sia i ‘metadati’ come durata della chiamata o localizzazione, che dovranno essere cancellati se l’utente non dà il consenso all’utilizzo. Vengono poi semplificate le regole sui ‘cookies’, visto che oggi l’utente deve dare il consenso all’utilizzo ogni volta che apre un nuovo sito web. Con le nuove regole ci sarà invece un modo per settare di default, sul browser, il livello di protezione desiderato, per evitare di dover rispondere alle numerose richieste. La proposta chiarisce poi che non serve consenso per quei cookies non intrusivi della privacy, come quelli che servono a migliorare l’esperienza di internet (ad esempio, quelli grazie ai quali un sito ricorda lo storico dei tuoi acquisti).

Critiche alla proposta della Commissione dalle associazioni del settore Tlc ETNO e Gsma, che pur condividendo la necessità di proteggere i consumatori, ritengono che “la Normativa vigente per la protezione dei dati fornisca già un quadro sufficiente sia dal punto di vista della neutralità tecnologica sia dal punto di vista dell’orientamento al futuro – si legge in una nota – un utilizzo basato sulla fiducia dei dati raccolti dagli operatori Tlc è fondamentale per realizzare i benefici del Digital Single Market”. E ancora: “Il regolamento finale tenga conto dei nuovi servizi e che tutti i provider siano soggetti alle stesse regole. Se non si superano le attuali inconsistenze e restrizioni agli operatori telecom, in Europa sarà preclusa la possibilità di espandere la scelta dei consumatori e di offrire nuovi servizi competitivi ai cittadini”. Tanto più che gli sforzi economico per la realizzazione delle nuove reti 5G sono in capo alle telco, chiosano ETNO e Gsma.

Maggiore protezione online e nuove opportunità per le imprese

Il regolamento sulla riservatezza e le comunicazioni elettroniche proposto dalla Commissione, si legge in una nota, garantirà una maggiore tutela della vita privata delle persone e schiuderà nuove opportunità commerciali.

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