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Privacy: ‘scudo’ sui dati personali di Stati Uniti e Unione europea

La Commissione europea ha presentato oggi le proposte di atti giuridici intesi a realizzare lo scudo UE-USA per la privacy.

Oggi la Commissione europea ha pubblicato i testi giuridici che instaurano lo scudo UE-USA per la privacy e una comunicazione che illustra le azioni adottate negli ultimi anni per ripristinare la fiducia nei flussi transatlantici di dati, dopo le divulgazioni sulle operazioni di sorveglianza di massa del 2013.

In linea con gli orientamenti politici del Presidente Juncker, la Commissione ha: i) messo a punto la riforma delle norme dell’UE sulla protezione dei dati, che si applicano a tutte le imprese che prestano servizi sul mercato della UE; ii) negoziato l’accordo quadro UE-USA, che garantisce norme elevate di protezione dei dati per il trasferimento di dati tra le due sponde dell’Atlantico a fini di operazioni di contrasto della criminalità; e iii) realizzato un rinnovato e solido quadro regolamentare per lo scambio dei dati: lo scudo UE-USA per la privacy.

La Commissione ha anche pubblicato oggi un progetto di “decisione sull’adeguatezza” della Commissione nonché i testi che costituiscono lo scudo UE-USA per la privacy. Ciò comprende i principi relativi allo scudo per la privacy che le imprese sono tenute a rispettare, nonché impegni scritti del governo degli Stati Uniti (che saranno pubblicati nel U.S. Federal Register) sull’applicazione dell’accordo, comprese assicurazioni sul rispetto delle garanzie e delle limitazioni in materia di accesso ai dati da parte delle autorità pubbliche.

Il vicepresidente Ansip ha dichiarato: “Oggi cominceremo a tradurre in realtà lo scudo UE-USA per la privacy. Su entrambe le sponde dell’Atlantico si lavora per garantire che i dati personali dei cittadini siano pienamente protetti e che siano adeguati alle opportunità offerte dall’era digitale. Spetta alle imprese dare concreta attuazione al quadro e noi siamo in contatto quotidiano con loro per fare in modo che la preparazione avvenga nel miglior modo possibile. Porteremo avanti i nostri sforzi, all’interno dell’UE e a livello mondiale, per rafforzare la fiducia nell’ambiente online. La fiducia è indispensabile come motore del nostro futuro digitale“.

La Commissaria Jourová ha affermato: “La tutela dei dati personali è la mia priorità sia all’interno dell’UE sia a livello internazionale. Lo scudo UE-USA per la privacy è un nuovo e solido quadro, basato sull’applicazione e sulla sorveglianza rigorose, sistemi di ricorso più semplici per i cittadini e, per la prima volta, una garanzia scritta dei nostri partner statunitensi sulle limitazioni e le salvaguardie in materia di accesso ai dati da parte delle autorità pubbliche per motivi di sicurezza nazionale. Inoltre, ora che il presidente Obama ha firmato il Judicial Redress Act che conferisce ai cittadini dell’UE il diritto di far valere i propri diritti alla protezione dei dati dinanzi ai tribunali USA, proporremo a breve la firma dell’accordo quadro UE-USA che dà garanzie in materia di trasferimento di dati ai fini dell’azione di contrasto della criminalità. Questi forti misure di tutela consentono all’Europa e all’America di ripristinare la fiducia nei trasferimenti transatlantici di dati.”

Una volta adottato, il meccanismo di accertamento dell’adeguatezza della protezione dei dati stabilirà che le garanzie fornite al momento del trasferimento dei dati in virtù del nuovo scudo UE-USA per la privacy sono equivalenti alle norme in materia di protezione dei dati nell’UE. Il nuovo quadro rispecchia i requisiti stabiliti dalla Corte europea di giustizia nella sentenza del 6 ottobre 2015. Le autorità statunitensi si sono risolutamente impegnate a che lo scudo per la privacy sia rigorosamente rispettato e hanno escluso qualsiasi atto di sorveglianza di massa o indiscriminata da parte delle autorità di sicurezza nazionali in futuro.

Ciò sarà garantito mediante:

Prossime fasi

Nell’immediato: sarà consultato un comitato composto da rappresentanti degli Stati membri e le autorità europee per la protezione dei dati (Gruppo di lavoro “Articolo 29”) esprimeranno il loro parere prima che il collegio prenda una decisione finale. Nel frattempo, la parte statunitense provvederà ai necessari preparativi per porre in atto il nuovo quadro, i meccanismi di monitoraggio e il nuovo meccanismo di mediazione.

In seguito all’adozione del Judicial Redress Act da parte del Congresso degli Stati Uniti, firmato dal presidente Obama il 24 febbraio, la Commissione proporrà a breve la firma dell’accordo quadro. La decisione di conclusione dell’accordo dovrebbe essere adottata dal Consiglio dopo aver ottenuto l’approvazione del Parlamento europeo.

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