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Privacy, la Russia verso il blocco di LinkedIn. A rischio anche Fb e Twitter?

L’ente governativo russo preposto al controllo dei mass media e delle telecomunicazioni ha annunciato di aver chiesto agli internet provider di bloccare LinkedIn, il popolare social network per i contatti professionali. Il 10 novembre scorso un tribunale di Mosca ha respinto il ricorso della società americana contro il blocco in Russia. Il governo russo accusa Linkedin di violare la legge sul trattamento dei dati personali non archiviando i dati dei suoi utenti in server nel territorio russo.

“Il social network LinkedIn è stato inserito nel registro dei siti che violano le regole per la protezione dei dati personali sulla base della sentenza di un tribunale e della sua entrata in vigore e deve essere bloccata dagli operatori”, si legge nel comunicato dell’agenzia governativa.

La decisione presa dall’ente per le comunicazioni apre la strada all’oscuramento di altri social, da Facebook a Twitter?

Non è da escludere.

Ricordiamo che LinkedIn è stato acquistato da Microsoft a giugno scorso per 26,2 mld di dollari, la più grande acquisizione da parte del colosso di Redmond. Il social network per i professionisti è stato fondato nel 2002 e oggi conta oltre 400 milioni di utenti in tutto il mondo.

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