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Privacy, Google non ‘leggerà’ più la posta di Gmail per personalizzare la pubblicità

Finalmente Google ha annunciato che Gmail non mostrerà più annunci pubblicitari basati sui contenuti delle proprie email, questo significa che Big G non metterà “più occhio” nella posta inviata e ricevuta con Gmail per fini pubblicitari. La scansione delle email è avvenuta per anni con l’obiettivo di mostrare agli utenti una pubblicità personalizzata, ma questa pratica ha attirato, giustamente, critiche e alcune iniziative legali da parte di associazioni per la tutela della privacy. Va subito precisato che i clienti aziendali (più di 3 milioni di società), che pagano per l’uso della posta e di altre applicazioni contenute nella G Suite, non sono infatti mai stati coinvolti.

La novità è stata annunciata dalla compagnia, che in questo modo punta ad attrarre gli utenti business rassicurandoli sulla confidenzialità delle email. Google, che finora ha “letto” la posta degli utenti privati così da poter mostrare pubblicità personalizzate, ha reso noto che metterà fine a questa pratica per “meglio allineare” i suoi servizi di posta elettronica per utenti consumer e business.

Google continuerà a “leggere” le email per evitare phishing e hackeraggio

L’annuncio è solo una mezza vittoria per la privacy degli utenti che usano Gmail. “La scansione delle email, per entrambe le tipologie di utente, proseguirà invece per la sicurezza, in modo da identificare spam e tentativi di phishing e hackeraggio, ha scritto la compagnia sul suo blog. Inoltre sulla versione gratuita di Gmail gli annunci pubblicitari continueranno a essere mostrati, ma i loro contenuti saranno basati sulla propria cronologia delle ricerche tramite Google e YouTube, come avviene già in altri servizi offerti da Google.

Pagamenti via email

Google, nel messaggio rivolto a 1,2 miliardi di utenti che utilizzano il suo servizio di posta elettronica, ha voluto comunicare anche un’altra novità: Gmail add-ons, una funzione che consentirà di effettuare pagamenti e fatturazione direttamente all’interno della posta elettronica. Sempre sotto gli occhi di Big G.

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