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Prezzo energia: ecco perché da gennaio si rischia di pagare di più

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Il prezzo dell’energia continua a variare con una frequenza elevata, sia per quanto riguarda l’energia elettrica che per il gas naturale. Nel corso del 2022, infatti, si è registrata una crescita costante nella prima parte dell’anno a cui è seguito un leggero calo.

Rubrica settimanale Sos Energia, frutto della collaborazione fra Key4biz e SosTariffe. Una guida per il consumatore con la comparazione dei prezzi dell’elettricità, del gas e dell’acqua. Per consultare tutti gli articoli, clicca qui.

Il prezzo dell’energia continua a variare con una frequenza elevata, sia per quanto riguarda l’energia elettrica che per il gas naturale. Nel corso del 2022, infatti, si è registrata una crescita costante nella prima parte dell’anno a cui è seguito un leggero calo. A partire dal mese di giugno, però, i prezzi dell’energia sono tornati a salire, fino a raggiungere valori record nel corso del mese di agosto.

Dopo un mese di settembre su valori alti, i prezzi all’ingrosso dell’energia hanno iniziato a far registrare un rapido calo, attestandosi su quotazioni decisamente più sostenibili nel corso del mese di novembre. Quest’andamento fortemente altalenante si è tradotto in costante oscillazioni del prezzo dell’energia al dettaglio con i consumatori finali che ne stanno facendo le spese.

Prendiamo il caso del servizio di Maggior Tutela e, in particolare, delle forniture di energia elettrica. Il costo dell’energia in questo caso è stato stabilito da ARERA a fine settembre ed è valido per tutto il quarto trimestre del 2022, quindi fino a fine dicembre. Attualmente, i clienti in Tutela pagano l’elettricità più di 50 centesimi al kWh. Si tratta di una quotazione più che doppia del prezzo del PUN di ottobre 2022 (circa 21 centesimi al kWh) a cui si agganciano quasi tutte le offerte del Mercato Libero.

Le frequenti modifiche delle quotazioni all’ingrosso dell’energia, quindi, hanno un impatto netto sulle bollette. A partire dal prossimo mese di gennaio 2023, inoltre, potrebbero esserci nuovi rincari per i prezzi all’ingrosso che potrebbero avere un nuovo impatto negativo sui prezzi al dettaglio. Ecco cosa potrebbe accadere e come fare per difendersi dai futuri aumenti e continuare a pagare il meno possibile le bollette.

Come potrebbero cambiare i prezzi dell’energia da gennaio 2023

Il mercato all’ingrosso dell’energia elettrica e del gas naturale in Europa continua a registrare un andamento molto altalenante. Dopo il forte calo dei prezzi registrato ad ottobre e confermato a novembre (o almeno nella prima metà di novembre), la situazione sembra essersi stabilizzata anche se lo spettro di nuovi aumenti resta incombente.

Diversi analisti hanno evidenziato il rischio di possibili aumenti nelle quotazioni all’ingrosso a partire da gennaio 2023. Alla base di questi aumenti potrebbero esserci vari fattori. Tutto o quasi ruota intorno al prezzo del gas all’ingrosso che incide ancora in modo determinante sul prezzo dell’energia elettrica. L’evoluzione della situazione geo-politica e della guerra in Ucraina così come l’andamento del clima (con un autunno che per ora è stato molto mite che ha aiutato a ridurre i consumi e le spese) saranno fattori determinanti per valutare l’evoluzione del mercato energetico nel corso del prossimo futuro.

Il rischio di aumento del prezzo dell’energia resta sul tavolo. Il mercato energetico ha dimostrato che fare previsioni nel medio-lungo periodo in questo momento è difficilissimo. Ci sono, infatti, troppi elementi che, in un modo o in un altro, possono incidere sull’andamento delle quotazioni all’ingrosso. Il calo registrato nelle ultime settimane, quindi, potrebbe essere momentaneo. Il rischio di un rapido ritorno su quotazioni più elevate da gennaio del prossimo anno resta e sarà necessario valutare di settimana in settimana l’evoluzione del mercato.

Ricordiamo che l’UE ha, di fatto, messo in standby il progetto al tetto del prezzo del gas che avrebbe potuto contrastare un nuovo aumento dei prezzi all’ingrosso. Al momento, sono ancora allo studio meccanismi in grado di contrastare la crisi energetica a livello europeo nel corso del 2023. In Italia, invece, il Governo, come ribadito con il recente Decreto Aiuti, ha stanziato nuovi fondi per contrastare l’emergenza, rinnovando le misure di sostegno a famiglie e imprese.

Anche in questo caso, però, si tratta di misure per il breve periodo e non di interventi strutturali in grado di garantirci una protezione da un nuovo aumento di prezzo dell’energia da gennaio 2023. Per questo motivo, sarà necessario navigare a vista, valutando l’evoluzione dei mercati, sia all’ingrosso che al dettaglio.

Come cambierà il prezzo dell’energia per le forniture in Tutela dal 2023

Il Mercato Tutelato continua ad essere un caso particolare nel settore energetico. I prezzi al dettaglio vengono, infatti, stabiliti da ARERA. L’autorità dell’energia italiana ha introdotto lo scorso mese di ottobre un nuovo meccanismo per determinare il prezzo del gas che ora viene aggiornato su base mensile e non più su base trimestrale, andando a legare le quotazioni all’indice PSV che regola il mercato all’ingrosso del gas italiano.

Questa modifica rappresenta una novità importantissima per il mercato. Con aggiornamenti mensili, infatti, ARERA riesce a collegare il prezzo del gas applicato ai clienti in Tutela all’andamento effettivo del mercato all’ingrosso, evitando improvvisi aumenti di prezzo come accaduto in passato. Il sistema prevede che il prezzo del mese corrente venga comunicato soltanto il mese successivo. È così, quindi, che il prezzo di novembre 2022 sarà comunicato ad inizio dicembre 2022. Il regime tutelato per i clienti domestici è stato esteso fino a gennaio 2024 e per il prossimo anno continuerà ad essere adottato lo stesso meccanismo.

La situazione cambia, in modo netto, per quanto riguarda l’energia elettrica. In questo caso, infatti, gli aggiornamenti continuano su base trimestrale. Questo sistema, come anticipato in precedenza, ha creato una forte disparità tra il prezzo della Tutela (oltre 50 centesimi al kWh) e il prezzo del PUN (poco più di 20 centesimi al kWh) a cui fanno riferimento le offerte del Mercato Libero. Di conseguenza, per il quarto trimestre del 2022, i clienti in Tutela continueranno a pagare molto di più l’energia elettrica.

In caso di aumento dei prezzi all’ingrosso a fine dicembre, però, il nuovo aggiornamento trimestrale dei prezzi rischia di tradursi in prezzi ancora alti per le forniture in Tutela che, di fatto, non hanno potuto beneficiare del calo registrato dal PUN nel corso degli ultimi mesi, come invece hanno fatto i clienti passati al Mercato Libero.

Come cambierà il prezzo dell’energia per le forniture del Mercato Libero nel 2023

In questo caso, l’andamento dei prezzi di luce e gas per il Mercato Libero è strettamente collegato all’andamento dei prezzi all’ingrosso e, in particolare, dell’indice PUN per la luce e dell’indice PSV per il gas. Quasi tutte le offerte del Mercato Libero, infatti, si collegano a questi due indici prevedendo aggiornamenti mensili di prezzo.

Di conseguenza, un aumento degli indici del mercato all’ingrosso ha un impatto immediato sui clienti finali. Allo stesso modo, come avvenuto ad ottobre, un calo dei prezzi all’ingrosso incide immediatamente anche sui prezzi al dettaglio. Per valutare l’andamento del prezzo dell’energia nel Mercato Libero nel corso del 2023 sarà necessario verificare di mese in mese l’evoluzione delle quotazioni all’ingrosso.

Il rischio di un aumento della spesa rispetto a quanto si registrerà nel corso del quarto trimestre del 2022 resta sul tavolo. Per evitare di dover fare i conti con una maxi stangata diventa, quindi, prioritario individuare e attivare le tariffe più vantaggiose disponibili sul mercato.

Come massimizzare il risparmio in bolletta nel 2023

Le incertezze che caratterizzano il servizio di Maggior Tutela confermano come, per risparmiare, sia necessario puntare sulle migliori offerte del Mercato Libero. Anche nel 2023, infatti, il risparmio garantito dalle tariffe disponibili nel mercato di libera concorrenza sarà notevole anche se, ad oggi, non è possibile effettuare delle stime precise visto che il prezzo si aggiornerà sempre su base mensile.

Ricordiamo che per individuare le offerte più vantaggiose del momento è possibile affidarsi alla comparazione online. Basta accedere al comparatore di SOStariffe.it per offerte luce e gas e inserire una stima del proprio consumo annuo (il dato può essere recuperato dall’ultima bolletta inviata dall’attuale fornitore) per accedere ad una panoramica delle tariffe più vantaggiose.

In questo modo, scegliere l’offerta giusta da attivare direttamente online sarà semplicissimo. Per completare l’attivazione è sufficiente avere a disposizione i dati dell’intestatario della fornitura ed i dati della fornitura, in particolare il codice POD per la luce e il codice PDR per il gas. L’attivazione delle offerte è sempre gratuita.

Come sottolineato in precedenza, quasi tutte le offerte del Mercato Libero sono di tipo “indicizzato”. Questo vuol dire che:

  • le tariffe consentono l’accesso diretto al prezzo del PUN per la luce e del PSV per il gas
  • tali prezzi si aggiornano su base mensile, seguendo l’andamento degli indici di riferimento
  • alcuni fornitori possono applicare un rincaro al prezzo del PUN e del PSV; le offerte più vantaggiose non prevedono alcun rincaro o solo un rincaro minimo
  • tutte le offerte presentano un “costo fisso”; si tratta di un canone mensile completamente indipendente dal consumo; le offerte più vantaggiose presentano un canone ridottissimo

Con questo tipo di offerte è possibile assicurarsi l’accesso al mercato all’ingrosso. In questo modo si avrà la certezza di poter contare su di un prezzo sempre basso, almeno rispetto alla media del resto del mercato.