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Poste: operaio di Firenze denuncia alla Ue le consegne a giorni alterni

Poste

Una denuncia formale alla Commissione Europea, articoli di legge alla mano, contro il piano di Poste di introdurre il regime di consegna a giorni alterni della posta in migliaia di comuni. A presentarla è stato Marco Bazzoni, operaio metalmeccanico fiorentino, che non è nuovo a iniziative del genere che alla fine, tra l’altro, hanno dato i loro frutti. Basti pensare che in passato Bazzoni ha già provocato l’apertura di due procedure d’infrazione ai danni dell’Italia  per violazioni delle norme europee in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Non c’è due senza tre, avrà pensato Bazzoni, che questa volta prende di mira il piano dell’amministratore delegato di Poste Italiane Francesco Caio, peraltro accolto la settimana scorsa dall’Agcom (con il voto contrario del solo commissario Antonio Preto), che prevede la graduale introduzione della consegna a giorni alterni nel 25% dei comuni italiani entro il 2017.

 

“Non c’è bisogno di avere dei legali per presentare una denuncia a Bruxelles”, dice Bazzoni, aggiungendo che chiunque può farlo. Basta riempire un modulo online della Commissione Europea e inviarlo, potrebbe farlo chiunque, basta conoscere un po’ la normativa Ue.

La denuncia

Secondo Bazzoni, il piano Caio approvato dall’Agcom contiene una chiara violazione della direttiva europea 97/67/CEE (modificata dalla direttiva europea 2008/6/CEE) che all’articolo 3, prima comma, paragrafo 3 recita che “Gli Stati membri si attivano per assicurare che il servizio universale sia garantito come minimo cinque giorni lavorativi a settimana, salvo circostanze o condizioni geografiche eccezionali”.

In pratica questo articolo prevede per Poste Italiane (gestore del servizio universale di posta), del recapito per un minimo di 5 giorni alla settimana.
Inoltre, c’è anche una violazione della direttiva europea 2008/6/CEE, che al considerando n 21 della direttiva europea, stabilisce che “il servizio universale garantisce in linea di massima una raccolta e una consegna presso l’abitazione o la sede di ogni persona fisica o giuridica ogni giorno lavorativo, anche nelle zone remote e scarsamente popolate”.

La direttiva europea 97/67/CEE stabilisce inoltre che, eventuali deroghe possono essere concesse solo in circostanze o condizioni geografiche “eccezionali”, un requisito che secondo il denunciante non sussiste per la maggior parte dei comuni che saranno coinvolti nel piano di accorpamento e soppressione delle consegne giornaliere.
Infine, per quanto riguarda la revisione delle tariffe, anche “aver consentito a Poste Italiane di applicare al nuovo servizio di posta ordinaria le stesse tariffe della posta prioritaria è molto grave. Questi sono due servizi distinti”. L’articolo 12 della direttiva europea 97/67/CEE, stabilisce che “i prezzi dei servizi postali devono essere correlati ai costi”.

 

Già l’anno scorso l’operaio fiorentino aveva presentato già una denuncia contro Poste Italiane “per il servizio scadente che davano ai cittadini italiani (1200 tonnellate di posta non consegnata secondo stime dei sindacati nei mesi estivi e durante le feste natalizie, uffici postali chiusi, raccomandate perse, licenziamento portalettere ecc), ma non ero riuscito a convincere Bruxelles.

Link agli articoli correlati:
http://www.corriere.it/cronache/11_ottobre_16/bazzoni-operaio-denuncia-morti-su-lavoro-ue-mette-sotto-accusa-italia_7f6aa636-f822-11e0-8d07-8d98f96385a3.shtml

http://www.tg3.rai.it/dl/tg3/articoli/ContentItem-3edeb732-15be-4a02-b04c-6e62481d9908.html

http://www.repubblica.it/economia/2011/10/16/news/sicurezza_sul_lavoro_la_ue_mette_in_mora_l_italia-23340033/

http://www.repubblica.it/economia/2014/08/15/news/sicurezza_sul_lavoro_testo_unico_governo_ue_nif_denunce_6_anni_di_ritardo_marco_bazzoni-93843385/

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