il record storico

Poste Italiane, record in Borsa

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Lo sviluppo del digitale e della logistica legata all’ecommerce, insieme ai nuovi sistemi di pagamento hanno dunque cancellato l’eredità della pandemia e, in attesa che si alzi il velo sui prossimi risultati di novembre, hanno proiettato Poste Italiane su valori pari a poco meno del doppio rispetto al prezzo di debutto in Borsa, 6 anni fa, a quota 6,75 euro.

Poste Italiane ha registrato, ieri, in Borsa il suo nuovo record storico, con un prezzo di chiusura di 12,32 euro.

Un livello che determina un ritorno per l’azionista (total shareholder return) di oltre il 150% rispetto alla sua prima quotazione, risalente al 2015, e che segna, soltanto nel corso di quest’anno, un ritorno del 52%, nettamente superiore al 20% registrato nello stesso periodo dall’indice di Borsa.
Nel grafico allegato sono comparati l’andamento del ritorno per l’azionista di Poste Italiane con quello dell’indice generale di Borsa a partire dal gennaio scorso.


Il valore di Poste Italiane in Borsa è tornato ormai stabilmente al di sopra del picco toccato a 11,51 euro nel febbraio 2020, alla vigilia del primo lockdown e prima dell’impatto devastante del Covid-19 sul mercato.

Lo sviluppo del digitale e della logistica legata all’ecommerce, insieme ai nuovi sistemi di pagamento hanno dunque cancellato l’eredità della pandemia e, in attesa che si alzi il velo sui prossimi risultati di novembre, hanno proiettato Poste Italiane su valori pari a poco meno del doppio rispetto al prezzo di debutto in Borsa, 6 anni fa, a quota 6,75 euro.