CDP è sempre al lavoro per la creazione della rete unica attraverso la fusione di FiberCop e Open Fiber, nonostante il continuo battibecco tra le due società, anche a colpi di ricorsi a Bruxelles da parte della società guidata da Massimo Sarmi.
Scannapieco (CDP): “Pronti a lavorare per la rete unica”
A confermare la volontà da parte di Cassa Depositi e Prestiti, che attraverso la controllata CDP Equity possiede una quota del 60% di Open Fiber, di guardare sempre alla Rete unica viene direttamente dal suo amministratore delegato Dario Scannapieco.
“Noi crediamo che l’attuale assetto industriale non sia proprio ottimale, perché ci sono delle duplicazioni e siamo pronti a lavorare per la rete unica”, ha detto Scannapieco a margine dell’evento a Roma per celebrare i 150 anni del risparmio postale alla presenza del Capo dello Stato.
Come investire in innovazione?
Come investite i risparmi degli italiani nell’Innovazione tecnologica? Abbiamo chiesto all’AD di CDP.
“Molte di queste risorse vengono investite nel venture capital, CDP è il più grande player in questo senso, cerchiamo di far crescere l’’ecosistema dell’Innovazione, ma non in maniera spot. Serve far lavorare insieme startup, ricerca, università e imprese più grandi. Noi facciamo crescere sia nuovi fondi, dove l’Italia è più indietro rispetto ad altri Paesi, sia investiamo in fondi dedicati all’intelligenza artificiale’’.
Poste-Cdp: Mattarella: ‘Risparmio postale strumento di democratizzazione’
“Siamo qui per parlare dell’Italia, unita non solo territorialmente, ma anche dal risparmio postale, che conta 150 anni dei libretti postali e 100 anni dei buoni fruttiferi postali. Uno strumento di democratizzazione della finanza e del risparmio per lo sviluppo del Paese”, ha detto Sergio Mattarella, ricordando che CDP è nata nel 1850 nel Regno di Sardegna.
E che poi è stato Cavour ad introdurre il principio della garanzia statale per i buoni fruttiferi postali. “CDP e Poste italiane hanno dinanzi il compito di continuare a contribuire all’ammodernamento del Paese”, ha concluso il Presidente della Repubblica.
“CDP e Poste Italiane sono state pensate con lungimiranza e cura come un progetto finalizzato allo sviluppo del Paese, grazie all’idea di quell’internet della rete capillare degli uffici postali. Il risparmio postale, iniziato dai piccoli comuni 150 anni fa, oggi vale 320 miliardi di euro”, ha detto Matteo Del Fante, CEO di Poste Italiane, nel corso dell’evento presso la Nuvola a Roma per celebrare con CDP i 150 anni del risparmio postale, in particolare 150 anni di libretti postali e 100 anni di buoni fruttiferi postali. Tra l’altro, la Campania è la Regione con il più alto tasso di risparmio.

“Il risparmio postale è anche un risparmio digitale”. ha concluso Del Fante, “accessibile dalle app di Poste Italiane. Siamo lo strumento ideale per il risparmio delle famiglie e per il futuro del Paese”.
Altri numeri digital di Poste italiane
- 1,5 milioni di pacchi al giorno
- 30 milioni di Spid, il 72% di quelli erogati
“Grazie a Poste italiane e a CDP il risparmio privato è diventato un investimento pubblico”, ha dichiarato Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia e delle Finanze. “Le sfide internazionali ci impongono l`autonomia in alcuni settori chiave, come la Difesa e per far fronte a queste sfide sono necessari investimenti di vasta portata e a lungo periodo. Nell’era della digitalizzazione, che offre opportunità e rischi”, ha concluso Giorgetti, “’il miglior investimento è nella conoscenza”.
Silvia Maria Rovere, presidente di Poste italiane, ha sottolineato: “Poste è un’infrastruttura strategica a forte impegno sociale: siamo un`infrastruttura sociale”. Rovere ha poi ricordato quando l’educazione finanziaria iniziava dalle scuole, gli alunni potevano effettuare versamenti in un libro di risparmio collettivo e si potevano coinvolgere le famiglie, spesso analfabeti, che iniziarono ad avere a che fare con il risparmio. Quando le somme versate da un allievo raggiungevano l’importo minimo di una lira, allora veniva aperto il vero e proprio libretto di risparmio.

Risparmio postale, stock di circa 320 miliardi di euro
Il Risparmio Postale conta circa 27 milioni di sottoscrittori e ha raggiunto uno stock complessivo di circa 320 miliardi di euro. Oltre a essere cartacei, i libretti di risparmio e i buoni fruttiferi postali oggi sono anche dematerializzati e possono essere acquistati e rimborsati anche online, attraverso il sito di Poste Italiane e l’app P. Sui buoni fruttiferi postali la tassazione applicata sugli interessi è agevolata ed è pari al 12,50%. I buoni, inoltre, sono esenti dall’imposta di successione.


