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Poste, Del Fante: ‘Nessun progetto di ingresso nel Cda di Tim’. E apre al quarto mandato

Da parte di Poste Italiane “non c’è nessun progetto di ingresso nel Cda di Tim”. Lo ha ribadito l’amministratore delegato Matteo Del Fante, a Milano per i 10 anni della quotazione. Per quanto riguarda l’integrazione con Tim, ha aggiunto, “abbiamo fatto i primi passi. Sulla parte retail è partita il 29 settembre l’offerta nei principali uffici di Tim del nostro prodotto luce e gas e devo dire che sta andando bene, la reazione della rete è molto soddisfacente. Lavoreremo ancora sulla componente retail, quindi per rendere più efficiente la vendita da parte della nostra rete e da parte della rete di Tim dei prodotti che abbiamo a disposizione dei due gruppi (non servizi Tlc, però, almeno fino al 2028 come emerso dal piano industriale di Poste ndr)”. Dopo, ha chiosato, “ci sarà un focus crescente sulla parte entrerprise dell’azienda ma per quello – ha concluso – dovete sentire Tim”. Nel contempo Del Fante, in scadenza a primavera, ha aperto ad un quarto mandato al vertice del gruppo ma, come detto, non è previsto un ingresso nel cda di Tim. Quanto meno a breve.

Del Fante (Poste), ‘Spid per ora gratuito, facciamo valutazioni’

“Il mercato non lo sta più rendendo gratuito, stiamo facendo le nostre valutazioni. Per adesso lo è in Poste”. Così Matteo Del Fante a proposito del servizio Spid, per cui molti provider stanno introducendo delle tariffe a pagamento. Il servizio Spid di Poste Italiane registra 24 milioni di utenti e nei primi 9 mesi dell’anno, ha sottolineato Del Fante in conferenza stampa, ci sono stati oltre 900 milioni di utilizzi.

Del Fante (Poste), ‘Prospettive fine anno buone, ottimisti’

“Siamo focalizzati sulla nostra attività industriale. Le prospettive per fine anno sono buone, abbiamo rialzato a luglio gli obiettivi sia per margine operativo che utile netto. Abbiamo la trimestrale il 12 novembre e la presentiamo il 13 e siamo ottimisti”. Così Matteo Del Fante. “Il mercato si aspetta i dividendi in crescita, noi abbiamo una politica di dividendi che è basata sul 70% dell’utile netto, quindi per definizione quando sale l’utile netto il 70% sono più dividendi”, ha sottolineato Del Fante.

Del Fante (Poste): ‘Il 60% contratti energia con nuovi clienti’

“Abbiamo costruito la nostra offerta di energia in due anni di lavoro. Con nostro grande stupore, al di là di avere registrato un grande ritorno da parte dei clienti, abbiamo notato che il 60% dei contratti luce o gas retail è stipulato da nuovi clienti di Poste, che non hanno quindi un rapporto continuativo con noi. Questo stupisce”, ha detto Del Fante. Inoltre, “più del 50% dei preventivi si trasforma in contratto. Tra 10-15 anni il segmento, secondo le mie stime, sarà circa un quarto della bottom line della nostra azienda, vedendo dove va il settore che subirà una concentrazione complessiva”, ha aggiunto Del Fante, precisando infine che BancoPosta e Poste Vita restano indipendenti.

Freni (MEF): ‘Fuori discussione ulteriore privatizzazione di Poste’

Il sottosegretario al Mef Federico Freni, presente alla cerimonia, ha confermato inoltre che al momento non c’è, e quindi non torna d’attualità, la privatizzazione di ulteriori quote pubbliche di Poste, controllata dal Mef al 29% circa, e da Cassa Depositi e Prestiti al 35 per cento.

Ipotesi contenuta in un dpcm del Consiglio dei Ministri che autorizzava la cessione di una quota di capitale detenuta dal Mef, poi finito su un binario morto.

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