L'infrastruttura

Porto di Livorno, grazie al 5G taglio CO2 e +25% di produttività

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L’adozione del progetto pilota 5G nel Porto di Livorno ha come obiettivo l’ottimizzazione delle attività logistiche portuali. In tal modo è possibile ridurre la CO2 dell’8,2% per ogni terminal e parallelamente di ottenere un risparmio di 2,5 milioni di euro l’anno.

I sistemi portuali di tutto il mondo giocano oggi un ruolo fondamentale, nell’economia globalizzata del XXI secolo. Si calcola che ogni anno il 90% delle merci o quasi passino per i porti di tutto il pianeta.

Ci sono però delle criticità, su cui il sistema nel suo insieme deve ragionare e deve intervenire. Ad esempio, l’inquinamento, i cambiamenti climatici e i fenomeni atmosferici estremi, il surriscaldamento globale e l’innalzamento dei livelli dei mari e degli oceani, la sicurezza fisica e virtuale delle infrastrutture e delle persone.

L’innovazione tecnologica e la trasformazione digitale possono contribuire alla risoluzione di tali problematiche, sfruttando il potenziale delle tecnologie emergenti e in particolare del 5G.

Il Porto 5G

Come tutti gli altri, anche il Porto di Livorno deve crescere e diventare più competitivo, efficiente e sostenibile su scala europea e globale. Tutti obiettivi a portata di mano con il nuovo standard di rete mobile.

Grazie al il progetto “5G Port of the Future”, che ha come protagonista proprio il Porto di Livorno, Ericsson ha ricevuto il prestigioso premio “Industrial Energy Efficiency Award”, durante gli Hannover Messe Digital Days del 14 e 15 luglio 2020.

Il riconoscimento è stato assegnato “per i risultati raggiunti in termini di sostenibilità, di aumento di efficienza e di riduzione dell’impatto ambientale delle operazioni di logistica all’interno del porto, ottenuti grazie all’implementazione di tecnologie quali 5G, Internet of Things, Realtà Virtuale, Realtà Aumentata e Intelligenza Artificiale”.

Un progetto che vede come partner il CNIT, Consorzio Nazionale Interuniversitario delle Telecomunicazioni, e all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, e che grazie all’impiego del 5G ha visto un consistente taglio delle emissioni di CO2 e un altrettanto rilevante aumento di produttività.

Vantaggi e benefici

A partire da un modello elaborato insieme ai partners di progetto ed alla Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM), si calcola che in questo modo ogni anno sia possibile ridurre le emissioni dell’8,2% per terminal portuale, pari a quasi 148.000 kg di CO2, contribuendo gli obiettivi definiti dall’SDG numero 13 (Climate Action) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

In termini economici, invece, le stime indicano un risparmio di 2,5 milioni di euro all’anno, grazie all’ottimizzazione dei tempi di ormeggio delle navi e un miglioramento del 25% della produttività attraverso l’utilizzo di gru controllate da remoto in 5G.