PNRR, CGR nel progetto nazionale per la salvaguardia e il recupero degli habitat marini

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L'ISPRA ha selezionato CGR, in partnership con Furgo, per realizzare il progetto di Ripristino dell'Ecosistema Marino (MER) pianificato dal Governo italiano.

CGR è stata selezionata in partnership con Furgo, leader mondiale di soluzioni di geodati, dall’Istituto Italiano per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) per realizzare il progetto di Ripristino dell’Ecosistema Marino (MER) del governo italiano.

Il progetto MER ha l’obiettivo di ripristinare gli habitat marini, fortificare il sistema nazionale per l’osservazione degli ecosistemi marini e costieri e mappare in modo completo gli habitat costieri e marini nelle acque italiane (in particolare le praterie di posidonia oceanica e cymodocea nodosa). CGR e i suoi partner svolgeranno un ruolo fondamentale nel successo del progetto MER, eseguendo la fase di mappatura del progetto MER attraverso un mix di metodologie di mappatura.

Giordano Giorgi, Direttore del Progetto presso ISPRA, ha dichiarato: “Siamo lieti di annunciare l’assegnazione di questo progetto a un consorzio guidato da Fugro e CGR insieme ai loro partner. Questo contratto rappresenta un traguardo significativo nei nostri sforzi ambientali all’interno del progetto di Ripristino degli Ecosistemi Marini del PNRR e si allinea specificamente con la Missione 2: Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica e gli obiettivi di protezione del territorio e delle risorse idriche e di ripristino e tutela del fondale marino e degli ambienti marini. Il progetto è amministrato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, con finanziamenti provenienti dal programma Next Generation EU dell’Unione Europea”.

Giovanni Banchini CEO di CGR: “Sono estremamente lieto di prendere parte al progetto di Ripristino dell’Ecosistema Marino. Questa opportunità rappresenta non solo un importante traguardo per la nostra azienda, ma anche un momento di profonda gratitudine verso tutto il team e il Consiglio di amministrazione che mi supporta nel guidare il cambiamento e promuove l’innovazione e la responsabilità ambientale e sociale”.

Il progetto inizierà nei prossimi mesi e si concluderà entro giugno 2026. In particolare è prevista l’acquisizione di dati idrografici utilizzando sensori aviotrasportati all’avanguardia, tra cui LIDAR topografico/batimetrico, camere fotogrammetriche digitali ed iperspettrali, sensori gravimetrici, a copertura di circa 10.200 km2 di fascia costiera; tecnologia multibeam basata su navi che si estende su 4.000 km2; e il dispiegamento di un veicolo subacqueo autonomo, uno dei droni subacquei all’avanguardia nel panorama mondiale.

I dati raccolti saranno gestiti attraverso VirGeo di Fugro, la piattaforma di coinvolgimento dei geodati basata su cloud, per fornire approfondimenti sulla mappatura dei fondali marini e degli habitat, migliorando il processo decisionale dei governi locali per la protezione degli habitat marini costieri.