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PMI e digital transformation, in Italia a che punto siamo?

Oggi l’Italia è il Paese che cresce meno in Europa e uno dei membri con il più alto tasso di disoccupazione giovanile. Anche a livello competitivo le nostre migliori aziende non riescono, o faticano, a tenere il passo con le realtà internazionali.

Le cause individuabili sono molteplici, ma sicuramente il ritardo patologico del Bel Paese sulla trasformazione digitale non è d’aiuto.

Per Impresa Digitale, o 4.0, si intende una realtà che negli anni è riuscita ad attuare la propria trasformazione digitale con successo. In Italia, purtroppo, sono ben poche le realtà private o pubbliche che possono pregiarsi di questa definizione. Le cause sono da ricercare sia nell’atteggiamento conservatore, molto diffuso nel Paese, sia nella natura del nostro tessuto industriale e terziario.

Le PMI

Data la presenza maggioritaria di PMI nel panorama italiano, molte a gestione familiare e strettamente legate al territorio, risulta infatti complesso per questioni di competenze e mentalità che avvenga la tanto agognata trasformazione digitale.

Questo ovviamente è un limite delle nostre aziende in un mercato ipercompetitivo. dove i grandi soggetti nazionali e internazionali hanno trovato nell’innovazione digitale un discriminante che ha permesso loro di distinguersi e continuare a crescere.

La speranza, tuttavia, è l’ultima a morire. Il digitale è, come abbiamo visto in questi anni, un elemento che ha un peso strategico rilevante. Se prima potevano approfittarne solo le grandi aziende, a causa del budget proibitivo, oggi non è più così. Il problema è che normalmente continuiamo per la nostra strada senza considerare che il digitale, per quanto possa sembrare alieno e costoso, oggi non lo è più.

Oggi esistono tantissime realtà italiane medio-piccole che si sono specializzate nell’aiutare e consigliare le PMI nella loro trasformazione digitale, sviluppando per loro anche software su misura.

eCommerce B2B

In questo articolo tireremo le file degli strumenti che questi propongono e che possono essere implementati, in economia e semplicità, nelle strategie e nei processi delle PMI italiane.

In primis, è interessante citare gli eCommerce per il B2B, che in questi anni stanno crescendo in maniera esponenziale e hanno dimostrato di ottenere ottimi risultati per quanto riguarda la semplificazione dei processi aziendali e l’aumento delle revenues.

Gartner prevede che nei prossimi 5 anni il mercato B2B si trasferirà principalmente online, con il 75% delle vendite che avverrà su marketplace e eCommerce. Le motivazioni sono molto semplici: fare business in questo modo è indubbiamente più economico e semplice.

Al momento, però, in Italia solo il 10% delle aziende vende su eCommerce e Marketplace, e solo il 44% degli italiani acquista online, contro il 68% della media europea.

Eppure è un mercato che ogni anno cresce in doppia cifra. Fino a quando le aziende italiane potranno far finta di niente e ignorare i segnali di una trasformazione inevitabile?

Smart Contract

Inoltre, se si prendono in considerazione le ultime innovazioni in ambito B2B, come i cosiddetti Cataloghi Aumentati o gli Smart Contract tramite Blockchain, che si stanno affermando oggi in alcune delle grandi realtà internazionali, il nostro ritardo come Paese rischia di aumentare sempre di più.

Oltre ad abilitare maggiori vendite ed efficienza a livello di gestione di business, gli eCommerce B2B permettono, attraverso la raccolta dei dati dei clienti e dei prospect, di migliorare l’esperienza d’acquisto degli utenti, personalizzando l’offerta e risparmiando tempo.

Attraverso l’analisi del Customer Journey del proprio cliente ideale, è possibile comunicare il messaggio corretto e identificare il momento giusto in cui proporre il proprio business.

Inoltre, grazie ai sistemi ERP e CRM, oggi più che mai essenziali per distinguersi e per riuscire a gestire tutti i momenti/processi di produzione e vendita, è possibile utilizzare il proprio eCommerce B2B e B2C sia come vetrina, sia come calamita di informazioni di valore.

La Customer Data Platform

Le Customer Data Platform (CDP) sono la naturale evoluzione degli strumenti CRM, e permettono di utilizzare le informazioni dei clienti e di creare un’esperienza di vendita, e una raccolta dati, ancora più personalizzata ed efficace. Si basano sul mixaggio delle informazioni interne ai propri canali digitali (eCommerce, social, etc.) ed esterne, creando così un profilo del proprio clienti/lead definito.

Questi sono i più diffusi strumenti che una qualsiasi PMI italiana è in grado di utilizzare per migliorare la propria gestione aziendale e la propria efficienza nella vendita.

Esistono, come abbiamo già detto, numerose realtà nazionali che si sono specializzata nella creazione di queste soluzioni per il business, o che aiutano le aziende ad abbracciare la propria trasformazione digitale.

La trasformazione digitale non si può fermare, è un dato di fatto. Abbracciare i suoi paradigmi, magari con l’aiuto di chi è esperto, è oggi più che mai essenziale, anche fra le piccole e medie imprese.

Photo by Fernando Arcos from Pexels

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