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PMI digitali, dal Governo altri 242 milioni per i voucher e CDP investe 200 milioni in fondi per l’innovazione

Disposta nei giorni scorsi dal Ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, l’integrazione del fondo per i voucher, destinati alla digitalizzazione delle piccole e medie imprese (Pmi), con 242,5 milioni di euro. Il provvedimento è stato considerato come necessario, a fronte della presentazione di 90 mila domande, onde evitare che i fondi per ogni singola impresa fossero troppo inferiori alle necessità legate all’impellente trasformazione digitale in atto, relativa al tessuto economico nazionale.

Nei prossimi giorni – si legge in una nota del ministero – verrà comunicato l’importo del Voucher concedibile a ciascuna impresa per la realizzazione dei progetti di digitalizzazione e di ammodernamento tecnologico proposti”.

Ricordiamo che, secondo quanto previsto dal decreto 23 settembre 2014, quella dei voucher per la digitalizzazione delle micro imprese e le Pmi è una misura “agevolativa”, che mira ad offrire ad ogni singola impresa selezionata “un contributo di importo non superiore a 10 mila euro, finalizzato all’adozione di interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico”.

Sempre a sostegno dell’innovazione, della competitività e della digitalizzazione delle micro imprese, le Pmi e le stratup, la Cassa depositi e prestiti (Cdp) ha annunciato un piano di investimento di 200 milioni di euro circa in due nuovi fondi di venture capital e private equity.

Le risorse saranno canalizzate verso il fondo italiano d’investimento SGR e fondi che investono per supportare i settori del venture capital e del private equity, allo scopo di favorire lo sviluppo di startup e la crescita dimensionale delle piccole e medie imprese in Italia: “Questa operazione – si legge in una nota diffusa stamattina – conferma l’impegno di CDP per l’innovazione: dal trasferimento tecnologico alle iniziative connesse con il progetto Industria 4.0”.

Nello specifico, saranno promosse diverse iniziative, tra cui: le Piattaforme ‘ITAtech’ (trasferimento tecnologico), ‘Social Impact Italia’ (impact investing), il ‘Fondo di Fondi Venture Capital 2’, il fondo ‘FII Tech Growth’, il fondo Innovazione e Sviluppo e l’istituzione dell’Italian Innovation Hub nelle capitali dell’innovazione mondiale (a partire da San Francisco).

Complessivamente, considerando anche l’azione odierna, “Cassa depositi e prestiti nell’ultimo triennio ha raggiunto 1,2 miliardi di euro di impegni d’investimento per supportare lo sviluppo e la competitività dell’imprenditoria italiana”.

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