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PMI, al via il rating di legalità e registro delle imprese

Dall’autunno di quest’anno il Rating di legalità delle imprese, introdotto con l’art. 5 ter del D.L. 1/2012 (cd. Decreto Cresci Italia), sarà inserito nelle certificazioni rilasciate dal Registro delle Imprese delle Camere di Commercio, come annunciato nel comunicato stampa congiunto di InfoCamere e della Autorità Garante della Concorrenza.

Le aziende che avranno ottenuto il riconoscimento godranno, quindi, di uno strumento ulteriore di riconoscimento e visibilità del loro percorso virtuoso di rispetto e adeguamento alle normative di riferimento (Modello organizzativo ex D.lgs.231/01, Sistema di Sicurezza sul lavoro, Modello Anticorruzione e Antiriciclaggio etc.) al fine di ottenere agevolazioni all’accesso al credito pubblico e privato e significative referenze e vantaggi per la partecipazione a bandi di gare.

A livello statistico è interessante notare che delle oltre tremila imprese (alla data di aprile 2017) che hanno ottenuto il riconoscimento circa il 90% sono PMI (secondo una classificazione europea sono considerate tali quelle con volume d’affari uguale o inferiore a 50 milioni di euro e con meno di 250 addetti), di cui la maggior parte (52,1%), però, piccole imprese ovvero con fatturato inferiore ai 10 milioni di euro e con meno di 50 addetti.

Altro dato interessante che si ricava dal comunicato è che delle 3.460 imprese soltanto 187 hanno ottenuto il massimo punteggio costituito dalle 3 (tre) stellette, per il quale occorre una maggiore consapevolezza unitamente ad un più intenso sforzo organizzativo da parte delle stesse, sforzo che sarà ricompensato da un sicuro vantaggio competitivo in ambito nazionale e internazionale.

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