Ente Parco, Fondazione Telecom Italia e Symbola presentano il progetto ‘Pollino People Experience’

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COMUNICATO STAMPA


Telecom Italia

Il Pollino raccontato da chi ci vive e ci lavora, da chi per amore dei suoi paesaggi ha fatto del Parco più grande d’Italia la propria terra d’elezione e della qualità la propria missione. E’ questa l’idea dalla quale nasce POLLINO PEOPLE EXPERIENCE: un progetto di promozione territoriale dell’ Ente Parco Nazionale del Pollino in partenariato con Fondazione Symbola, realizzato con il contributo di Fondazione Telecom Italia concesso nell’ambito del bando del 2011 “I Parchi e le Aree Marine Protette: un patrimonio unico dell’Italia“. Un nuovo format di promozione turistica che mira a fare della qualità e del racconto delle sue esperienze la chiave di lettura privilegiata per valorizzare il sistema di offerta turistica, culturale e imprenditoriale del Parco Nazionale del Pollino.

 

In particolare, il progetto è stato presentato oggi a Roma presso l’Opificio Telecom Italia da Ermete Realacci e Domenico Sturabotti (rispettivamente Presidente e Direttore della Fondazione Symbola), Renato Grimaldi (Direttore generale per la protezione della natura e del mare del Ministero dell’Ambiente), Domenico Pappaterra (Presidente Ente Parco Nazionale del Pollino), Marcella Logli (Segretario generale Fondazione Telecom Italia), Federico Valicenti (Chef del ristorante Luna Rossa) e Francesca Panebianco (Peperoncino Jazz Festival).

 

POLLINO PEOPLE EXPERIENCE, finalizzato alla promozione del territorio attraverso la voce dei suoi protagonisti e la condivisione delle sue eccellenze, mette in campo e ‘on-air’ un sito web in italiano e in inglese – www.pollinopeopleexperience.it – un account sulle pagine dei principali social network della rete e, dal mese di luglio, anche una app gratuita per smartphone e tablet. Ma non solo. Pollino People Experience è anche un fumetto, una mappa, un racconto per parole, immagini e video: 100 storie di imprese che hanno imboccato la strada della qualità e trovato il successo e 32 testimonial eccellenti che ci invitano a scoprire il meglio del parco più grande del Paese, che tocca due regioni (Calabria e Basilicata), comprende 56 comuni diversi e sul cui territorio vivono 175 mila persone.

 

POLLINO PEOPLE EXPERIENCE è inoltre un progetto di marketing territoriale che propone un modo nuovo di “vedere” il paesaggio, il made in Italy, il patrimonio culturale ed ambientale, materiale e immateriale, una modalità che prima certifica e poi comunica la qualità, che si trasforma così nella principale attrattiva turistica del territorio. POLLINO PEOPLE EXPERIENCE è pertanto un racconto che rende le persone che in questo territorio vivono e lavorano guide di viaggio autorevoli e inedite, capaci di accompagnarci per mano alla scoperta dei segreti, degli scorci, dei sapori e delle esperienze del Parco.

 

Raccontare il Pollino. Non si finisce mai di raccontare il Parco più grande d’Italia – commenta Domenico Pappaterra, Presidente Ente Parco Nazionale del Pollino – Millenni di storia. Centinaia di migliaia di abitanti. Migliaia di specie, di biodiversità tra le più rare del Pianeta. Raccontare il Pollino non è un’impresa semplice. Per questo può rendere un’idea di cos’è il Pollino solo la gente semplice. Mani callose che lavorano la terra o che stendono a mano l’impasto per fare la pasta in casa. O gambe forti, come quelle delle guide che, come moderni pastori, conducono i visitatori alla scoperta di uno dei patrimoni più incontaminati e selvaggi che esista al mondo. E’ un Pollino dalle mille meraviglie quello che esiste tra Basilicata e Calabria, due regioni del Mediterraneo unite dal massiccio montuoso caratterizzato tra l’altro dalla presenza del Pino loricato e delle alte faggete. Quello che cento testimonial raccontano attraverso la loro vita, la loro esperienza, il loro lavoro, nell’ambito del progetto della Banca delle Qualità del Pollino e la piattaforma multimediale Pollino People Experience, che racconta il Parco attraverso chi ci vive, ci lavora, lo ama. L’Ente Parco ha investito in questo progetto di comunicazione in partenariato con Fondazione Symbola e con il contributo di Fondazione Telecom Italia perché è fermamente convinto che le potenzialità di cui dispone, vadano divulgate attraverso i new media, in tutto il mondo. Lo sviluppo che ne potrà conseguire servirà a meglio tutelarlo e conservarlo, perché solo attraverso la conoscenza di ciò che sopravvive è possibile accrescere la consapevolezza dei propri valori e la necessità di tramandarli alle generazioni future“.

 

I parchi – commenta il presidente della Fondazione Symbola Ermete Realacci – sono un’opportunità straordinaria per conservare il nostro inestimabile patrimonio ambientale e paesaggistico ed anche per valorizzare quell’intreccio inimitabile di natura, storia, cultura e creatività che non è legato solo all’ambiente, ma che è legato a doppio filo anche alla coesione sociale, ai territori, ai saperi tradizionali e alla qualità del made in Italy e che contribuisce in maniera determinante a quella foto di gruppo che rende l’Italia unica e attraente nel mondo. Il progetto Pollino People Experience valorizza questa straordinaria opportunità, resa oggi più forte dall’alleanza possibile tra territori, antichi saperi e nuove tecnologie. Un’alleanza che può aiutare non solo il turismo responsabile ma, come accade in altre parti d’Italia, può aiutare anche a promuovere le produzioni legate al territorio. Si può essere presenti e competere nel mondo anche da un piccolo comune del Parco del Pollino se c’è la banda larga“.

 

L’idea che ci ha colpito nel progetto – afferma Marcella Logli, Segretario generale di Fondazione Telecom Italia – è stata quella di costruire un grande storytelling, quello del Parco appunto, che racconta, anche attraverso video e strumenti multimediali, la vita delle persone che vivono e lavorano in questo territorio. Alla base del progetto il fattore tecnologia ha giocato un ruolo fondamentale, ha consentito in modo semplice ed efficace di far rivivere questo territorio raccontando con mezzi innovativi storie semplici e autentiche, coinvolgendo direttamente i veri protagonisti di questi luoghi nella valorizzazione di un DNA tutto italiano“.