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Rapporto annuale RAEE, gestite in Italia oltre 27 mila tonnellate di rifiuti nel 2013

COMUNICATO STAMPA


European Recycling Platform, il Sistema Collettivo leader in Europa nella gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), si conferma player di riferimento anche in Italia gestendo oltre 27.000 tonnellate di rifiuti tecnologici, pari al 12% di tutti i RAEE trattati nel corso del 2013 dall’intero sistema nazionale.

 

Questo è uno dei dati più significativi che emergono dal 6° Rapporto Annuale redatto dal Centro di Coordinamento RAEE, che ogni anno fotografa il fenomeno sui volumi di raccolta, presentato ieri a Milano.

 

Il documento ha messo in evidenza una flessione dei quantitativi di RAEE gestiti nel 2013, attestata attorno a un -5%, con una raccolta complessiva che è stata pari a 225.931.218 kg, equivalenti a un consumo medio pro capite di 3,8 kg per abitante.

 

Sebbene a livello nazionale si registri una contrazione nei volumi di raccolta rispetto al 2012, ERP vede confermato nel Rapporto annuale il proprio ruolo di player di rilievo in un mercato sempre più frammentato” – ha dichiarato Alberto Canni Ferrari, Country General Manager ERP Italia “La nostra organizzazione, infatti, può vantare 1.457 punti di prelievo attivi in Italia, di cui 896 per quanto riguarda le batterie e 27 impianti di trattamento RAEE e pile. Inoltre, posso aggiungere che nel 2013 abbiamo ulteriormente migliorato le nostre performance in termini di rispetto dei TMI, ossia i tempi di risposta alle richieste di intervento, passati dal 98,31% del 2012 all’attuale 98,86%.”

 

Secondo il Centro di Coordinamento, il principale fattore che ha determinato la diminuzione nei volumi raccolti è la crisi economica, che ha provocato una sensibile contrazione del settore delle apparecchiature elettriche ed elettroniche, sia nel comparto consumer che in quello professionale, con la conseguente diminuzione dell’immesso sul mercato.

 

Tuttavia, non è da trascurare anche l’incidenza della gestione “informale e illegale” dei RAEE, accentuatasi negli ultimi anni, con la sottrazione dei rifiuti dalla filiera ufficiale, spostati su circuiti del sommerso e dell’illegalità per lucrare sul recupero dei materiali preziosi.

 

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