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“Più poteri all’Antitrust, il Senato si mette di traverso. Un favore alle Big tech?”. Videointervista a Fabio Bassan (RomaTre)

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Intervista a Fabio Bassan, professore di Diritto internazionale dell’Economia all’Università Roma Tre, sulla legge di delegazione europea che attribuisce nuovi poteri sanzionatori all'Antitrust, annacquati però in Senato da quattro emendamenti bipartisan.

La legge di delegazione europea sui diritti dei consumatori darebbe ad Agcm (Autorità garante della concorrenza e del mercato) la possibilità di stabilire sanzioni fino al 4% del fatturato di chi viola i diritti dei consumatori. Ma quattro emendamenti-fotocopia in discussione al Senato limitano le maxi-multe solo alle violazioni transfrontaliere.

Un favore alle Big Tech?

Ne abbiamo parlato oggi con Fabio Bassan, professore di Diritto internazionale dell’Economia all’Università Roma Tre.

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“La sanzione economica ha un valore più importante, che è quello di costringere poi le imprese a sedersi intorno a un tavolo e negoziare le regole perché di fatto oggi c’è una serie di vincoli imposti dalla Commissione Europea, ma l’applicazione delle norme è poi obiettivamente in mano alle Autorità indipendenti. Le Autorità devono avere il potere di dare esecuzione alle norme”, ha detto il professor Fabio Bassan.

Prima dell’emendamento, il 4% del fatturato globale veniva applicato a tutte le violazioni di pratiche commerciali scorrette e anche ad altre violazioni contrattuali. L’emendamento invece riduce il perimetro e lo riconduce all’ipotesi indicata strettamente dalla direttiva, cioè il caso che ci sia stata una violazione transfrontaliera in almeno tre Stati da parte della stessa impresa. Ma questa ipotesi è come rendere disapplicata la norma e non si è mai verificata.

Infine, il 4% del fatturato è uno standard in molti paesi ormai, e lo è anche nel nostro paese in altre norme, ad esempio le violazioni della norma a tutela dei dati personali (GDPR).

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