Se il tuo contenuto è stato rubato, chi chiamerai?
Esplorando i nuovi strumenti per la tutela dei contenuti audiovisivi
07 Ottobre 2025
Ore 17:30
Cinema Barberini – Sala 4
Roma
Lotta alla pirateria, Italia tra i Paesi più avanzati
L’Italia è uno dei Paesi più avanzati nella lotta alla pirateria audiovisiva. A seguito dell’approvazione da parte dell’Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) delle modifiche al Regolamento sul Diritto d’Autore online, la piattaforma tecnologica unica Piracy Shield, inizialmente pensata per i soli eventi sportivi in diretta, è stata ufficialmente estesa anche a film e serie tv.
Questa mossa strategica ha rafforzato l’impegno italiano contro la diffusione illegale di contenuti protetti, un fenomeno che infligge danni stimati in miliardi di euro all’economia nazionale.
L’evento a Roma: “Se il tuo contenuto è stato rubato, chi chiamerai? Esplorando i nuovi strumenti per la tutela dei contenuti audiovisivi”
In occasione del Mia Market 2025, per fare il punto sui risultati ottenuti e discutere le prospettive future di questa nuova era anti-pirateria, FAPAV (Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali), in collaborazione con ANICA e MPA (Motion Picture Association), promuove a Roma, presso il Cinema Barberini, un incontro dal titolo: “Se il tuo contenuto è stato rubato, chi chiamerai? Esplorando i nuovi strumenti per la tutela dei contenuti audiovisivi”.
Un momento di riflessione, confronto e discussione, che vedrà partecipare i rappresentanti della magistratura, delle forze dell’ordine, delle istituzioni e delle aziende, per fare il punto su risultati ottenuti e prospettive future nel contrasto alla pirateria online.
Programma
Saluti istituzionali:
Alessandro Usai, Presidente di ANICA
Introduce e modera:
Federico Bagnoli Rossi, Presidente della FAPAV
Speakers:
Gianluca Boffa, Director Anti-Piracy and Judicial Authority, Services di Sky Italia
Massimo Proietti, Amministratore Delegato di Vision Distribution
Sunniva Hansson, Vice President, Head of Policy di MPA EMEA
Stefano Selli, Direttore Relazioni Istituzionali Italia di Mediaset
Andrea Occhipinti, Produttore, Lucky Red
Crescenzo Sciaraffa, Comandante Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza
Sergio Colaiocco, Procuratore Aggiunto Dipartimento Criminalità Informatica
Ivano Gabrielli, Direttore del Servizio Polizia Postale e per la sicurezza cibernetica
Conclusioni:
Massimiliano Capitanio, Commissario AGCOM
Seguirà aperitivo
L’accesso all’evento e all’aperitivo è consentito agli accreditati MIA e prenotandosi a info@fapav.it fino a esaurimento posti
Pirateria audiovisiva, l’efficacia dei nuovi strumenti Agcom
Grazie alle recenti modifiche regolamentari, l’Autorità può ora disporre l’inibizione dell’accesso a siti che diffondono contenuti protetti in maniera illecita, inclusi film, serie e altri programmi audiovisivi, entro soli 30 minuti dalla segnalazione. L’azione avviene tramite il blocco dei DNS e dell’instradamento IP, un meccanismo che mira a disattivare in modo quasi istantaneo le fonti di streaming illegale.
Inizialmente focalizzata sul contrasto al “pezzotto” (l’accesso illecito a contenuti di TV a pagamento, in particolare partite di calcio e altri eventi sportivi), l’estensione di Piracy Shield a film e serie tv segna l’unificazione del fronte di battaglia, coinvolgendo l’intera industria audiovisiva, dal cinema allo sport.
L’evento mira a sottolineare l’importanza della cooperazione e dell’evoluzione tecnologica per mantenere un vantaggio sulla pirateria, i cui danni sono ingenti per l’industria italiana nel complesso (cinema, televisione e sport).
Danni miliardari all’industria audiovisiva e per l’intero Paese
Nel 2024, secondo gli ultimi dati FAPAV/Ipsos, si stimano circa 295 milioni di atti di pirateria compiuti con un danno economico complessivo stimato in oltre 1 miliardo e 100 milioni di euro. Una spina nel fianco non solo per l’industria audiovisiva ma per l’intero Paese.
Considerando tutti i contenuti (film, serie/fiction e sport live), si stimano ripercussioni per l’economia italiana pari a circa 2,2 miliardi di euro di perdita in termini di fatturato delle aziende, non soltanto dell’industria audiovisiva, che comportano una perdita di PIL pari a circa 904 milioni di euro.
A tutto questo va aggiunto un mancato introito per lo Stato pari a 407 milioni e una perdita occupazionale complessiva pari ad oltre 12 mila posti di lavoro.
Le azioni di repressione del fenomeno criminale
Questa sinergia tra legislazione, tecnologia e repressione (come dimostrano le recenti operazioni della Guardia di Finanza e della Polizia Postale) delinea un sistema di difesa del diritto d’autore più robusto e reattivo, proiettando l’Italia tra i Paesi all’avanguardia in Europa nella protezione dei contenuti audiovisivi digitali.
Di pochi giorni fa l’operazione della Polizia di Stato denominata “Gotha 2”, che ha fatto emergere circa il 70% dello streaming illegale nazionale, con diversi arresti a Catania, Siracusa, Roma, Brescia e in altri Paesi stranieri.
Smantellato, in pratica, una sorta di “vertice” dello streaming illegale in Italia, che coinvolgeva più di 900.000 utenti, per un danno stimato per l’industria audiovisiva nazionale di oltre 30 milioni di euro al mese.