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Pirateria online, 41 siti illegali di film e eventi sportivi oscurati dalla Finanza

“The End”. E’ finita la pacchia per 41 siti che consentivano l’illecita fruizione di film di primissima visione, nonché di eventi sportivi di cartello, in violazione della legge sul diritto d’autore. I 41 domini sono stati oscurati dalle Unità Speciali della Guardia di Finanza, su apposito decreto emesso dal Gip del Tribunale di Roma.

I film e gli eventi sportivi trasmessi illegalmente

In particolare i portali rendevano disponibile, in totale evasione dei diritti, il più aggiornato catalogo di film di prima visione, da I Magnifici 7 a Suicide Squad, da Ghostbusters a Oceania passando per La Leggenda di Tarzan nonché Passengers, solo per fare un esempio. Inoltre altri domini permettevano la visione di eventi sportivi di livello internazionale quali i campionati di calcio di maggiore richiamo in Europa come la Premier League, La Ligue1, Bundesliga, La Liga, Champions League, nonché le principali manifestazioni automobilistiche e motociclistiche, Formula 1, Moto GP, senza dimenticare i più importanti tornei di tennis ATP, da Wimbledon al Roland Garros, dagli US Open, agli appena conclusisi Australian Open.

 “L’operazione condotta dalle Unità speciali della Guardia di Finanza che ha portato all’oscuramento di 41 siti web che consentivano la visione illecita di film e eventi sportivi in violazione del diritto d’autore, rappresenta un importante colpo inferto alla pirateria on line”. Ad affermarlo è stato il presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Angelo Marcello Cardani. “Sul rispetto del diritto d’autore on line, Agcom ha competenze specifiche che le sono assegnate dal legislatore. In tale contesto la collaborazione tra l’Autorità e la Guardia di Finanza è particolarmente importante, anche in virtù del protocollo d’intesa rinnovato nel 2015”, ha aggiunto Cardani, ricordando che, con l’entrata in vigore del Regolamento in materia di diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica, è stato istituito il Comitato per lo sviluppo e la tutela dell’offerta legale di opere digitali a cui partecipa anche il Nucleo speciale per la Radiodiffusione e l’Editoria della Guardia di Finanza. “Il costante e attento monitoraggio effettuato su Internet da parte dei Reparti delle Fiamme Gialle è indispensabile per il contrasto della pirateria on line che comporta evidenti distorsioni di mercato”, ha concluso il presidente di Agcom.

Perché sempre più siti pirata vengono oscurati?

Questi nuovi sequestri sono stati resi possibili grazie alle innovative metodiche investigative messe a punto, per la prima volta in Italia, dagli operatori del Nucleo Speciale Radiodiffusione Editoria secondo gli impulsi ricevuti dalla Procura della Repubblica di Roma, che hanno consentito il superamento dei sistemi di anonimizzazione, volti all’esterovestizione, utilizzati dai siti web che pubblicano illecitamente materiale protetto dal diritto d’autore.

La strategia operativa scelta dalle Unità Speciali della Guardia di Finanza negli ultimi tre anni ha comportato l’adozione di due metodologie innovative a contrasto delle attività illecite sul web, la prima è la nota follow the money ed ha riguardato la pubblicità che sosteneva i siti pirata, la seconda definita “follow the hosting”, evoluzione della prima, mira a rendere vano il tentativo di far risultare all’estero il “server” del sito pirata, che utilizza, a tal fine, sistemi di anonimizzazione disponibili in modalità “cloud”. In pratica, individuato il sito web che opera illegalmente, viene richiesto ai provider di verificare sui propri server la presenza di un servizio “Web Hosting, Cloud Hosting, VPS Hosting, Server Dedicato”, oppure la fornitura di un servizio per il trasferimento o registrazione del nome a dominio.

Bagnoli Rossi (FAPAV): maggiore responsabilità agli intermediari

 

“La problematica del mascheramento dei server dei siti illeciti è ben nota alla FAPAV, che da anni opera a contrasto della pirateria audiovisiva online e che dunque guarda con estremo interesse a questo tipo di indagini” – ha dichiarato Federico Bagnoli Rossi, Segretario Generale FAPAV – “Grazie ad un nuovo approccio al contrasto degli illeciti sul web, ancora una volta le Forze dell’Ordine si dimostrano sensibili al fenomeno pirateria che colpisce duramente il settore audiovisivo e non solo. Siamo convinti che l’attribuzione di una maggiore responsabilità agli intermediari – come fornitori di hosting o di servizi di anonimizzazione e di nomi a dominio, nonché tutte le realtà digitali definite come Over the Top – rappresenti una più efficace azione a contrasto dei fenomeni illeciti online”, ha concluso il Segretario Generale FAPAV.

Prima dell’adozione di tali metodologie operative, secondo analisi approfondite svolte dalla Fapav, Federazione per la tutela dei contenuti audiovisivi e multimediali, il tasso di diffusione della pirateria audiovisiva in Italia era del 37% da cui si evince un danno economico stimato di circa 500mln di euro. Sempre secondo Fapav il 34% dei prodotti cinematografici era già disponibile online illecitamente il primo giorno di programmazione nelle sale, entro il primo weekend era invece online illegalmente il 58% dei film. Ogni giorno in Italia avvenivano 1.239.000 visioni illecite di contenuti audiovisivi, giusta quanto emerge da una rilevazione effettuata nel 2014.

Tutto questo a fronte della chiusura di 857 sale cinematografiche nel Paese, maggiormente piccole sale cittadine, quale effetto determinato dalla crisi e dalla pirateria.

Con questa ultima operazione salgono a ben 290 i siti oscurati nell’ultimo trimestre dalle Unità Speciali della Guardia di Finanza a tutela del Diritto d’Autore, attraverso l’applicazione di un innovativo approccio al contrasto degli illeciti sul web, con una progressione che non ha paragoni negli ultimi anni.

Cosa si rischia quando si scaricano film e serie

Oltre a violare la legge, nel caso venga scaricato e condiviso, consumando un prodotto illegale in streaming si rischia concretamente di danneggiare, con effetti spesso irreparabili, il proprio Pc o Tablet attraverso applicazioni terze che vengono scaricate ovvero si rischia di cliccare su finte icone “play” che celano pubblicità con virus, malware, popup, script malevoli.

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