Key4biz

Pirateria audiovisiva e malware: serie tv veicolo d’infezione. Domani evento FAPAV/LUISS Business School a Roma

Guardare contenuti audiovisivi piratati è sempre più pericoloso per l’incolumità dei nostri dispositivi elettronici, dal tradizionale PA al tablet, allo smartphone o la smart tv. È ormai abitudine dei gruppi criminali, che stanno dietro alle piattaforme web che offrono illegalmente film o serie tv protetti da copyright, “allegare” al contenuto un qualche tipo di malware.

Un fenomeno in rapida crescita, che sarà il tema centrale dell’evento organizzato a Roma, domani, martedì 2 aprile, dalla FAPAV e dalla Luiss Business School, dedicato proprio al rapporto tra pirateria e rischi informatici dal titolo “Il prezzo della gratuità. Pirateria e rischi informatici”.

Prendiamo le serie tv più popolari al mondo.
Nel periodo 2017-2018, “Game of Thrones” ha guadagnato la prima posizione per tutto il biennio, arrivando l’anno scorso a rappresentare il 17% delle infezioni informatiche complessive, con un numero di utenti attaccati pari a 20.934; nella classifica stilata dai ricercatori di Kaspersky Lab, seguono gli episodi di “The Walking Dead” (con 18.794 utenti colpiti) e “Arrow” (con un numero pari a 12.163).

È ormai chiaro come i cybercriminali impegnati nella distribuzione di malware sfruttino le serie TV più ricercate sui siti web pirata: di solito si tratta di show televisivi drammatici o d’azione che hanno ricevuto ampia promozione pubblicitaria. Gli episodi che attraggono il maggior numero di telespettatori, di solito il primo e l’ultimo di una stagione, sono probabilmente quelli più a rischio “spoofing” malevolo”, ha dichiarato Morten Lehn, General Manager Italy di Kaspersky Lab.

I cybercriminali tendono a sfruttare la dedizione e l’impazienza del pubblico, promettendo contenuti nuovissimi da scaricare che, in realtà, sono delle minacce informatiche. Ricordiamo che la stagione finale di “Game of Thrones” verrà trasmessa questo mese: vorremmo, quindi, mettere in guardia gli utenti: un’impennata nella quantità di malware che sembrano essere nuovi episodi della serie TV è altamente probabile”. 

Una recente indagine condotta dalla Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali (FAPAV) e Ipsos ci ha ricorda che, nel 2017, il 37% degli italiani adulti ha consumato illegalmente film e serie tv, per un totale di circa 631 milioni di atti di pirateria.

Un danno enorme per le industrie culturali e creative nazionali ed internazionali, stimato dalla ricerca ni 617 milioni di euro, ma anche un pericolo concreto per gli stessi fruitori di tali contenuti offerti illegalmente dalle piattaforme pirata in violazione del diritto d’autore.
Sempre più spesso, infatti, chi si guarda un film, una serie tv o una partita di calcio su siti pirata (o applicazioni pirata) potrebbe ritrovarsi esposto a minacce informatiche di diverso tipo.

Come ci ha spiegato in una recente intervista Federico Bagnoli Rossi, Segretario Generale FAPAV: “I rischi sono molteplici e si va dal furto dei dati personali alla clonazione delle carte di credito, duplicazione di documenti di identità e attacchi hacker di vario tipo”.
Inoltre, ha precisato Bagnoli Rossi, “un virus potrebbe far sì che la propria attrezzatura venga utilizzata dai criminali informatici e il computer dell’ignaro utente potrebbe fungere da cosiddetto “zombie”, ossia ad esempio veicolare presso terzi degli attacchi hacker di tipo DDOS verso siti di altro tipo, inclusi quelli governativi”.

Secondo i dati di uno studio EUIPO, ha ricordato Bagnoli Rossi, sono stati individuati oltre 4.000 file contenenti malware su 1000 siti web che condividevano illegalmente contenuti protetti da copyright.

Exit mobile version